Due uomini ed un garage: Un nuovo format sulle Start Up
Un nuovo format fermo nei cassetti della nostra televisione.
Si dice spesso che “le idee sono nell’aria”, sarà forse così, ma alcune “girano” più di altre. E’ il caso di una idea televisiva che sembra circolare spesso e volentieri negli uffici dei dirigenti televisivi, con grande difficoltà però in fase di realizzazione. Nello specifico ci riferiamo ad un format che prevede la sponsorizzazione di alcune idee per mettere in piedi un attività lavorativa. Proprio nelle prossime settimane andrà in onda su Italia1 il programma Shark Tank, in cui alcuni giovani aspiranti imprenditori, devono convincere cinque magnati a finanziare il loro progetto.
Ma, senza andare a scomodare format stranieri, nel nostro paese sono stati presentati progetti in questo senso, come lo Start Up di cui proprio qui vi avevamo parlato e che avrebbe potuto vedere l’ingresso in Rai di Alessandro Cattelan, poi bocciato dai dirigenti Rai dell’epoca (commettendo un enorme errore, ora Cattelan è il miglior conduttore delle nuove leve). Non solo quello però, perchè secondo quanto ci risulta, lo scorso anno sarebbe stato presentato alla Rai da Tiberio Timperi, con un gruppo di autori, un format di questo tipo. Il titolo del programma è Due uomini ed un garage. La trasmissione parte da un parallelismo piuttosto efficace, quello cioè che alcune delle migliori idee siano nate proprio in luoghi particolari, come può essere appunto un garage.
La mente va ovviamente a quel garage in cui Steve Jobs partorì l’idea della Apple, oppure a quello di Nerio Alessandri dove prese vita la Tecnogym. In ogni puntata di questo programma verrebbero ospitate cinque start up, ciascuna delle quali viene illustrata con una clip. In studio un gruppo formato da un giornalista economico, un imprenditore ed un tecnico del settore, insieme ad un personaggio, illustrerà l’idea dell’aspirante giovane imprenditore.
Una giuria composta da un giornalista economico, un imprenditore, un commercialista ed un VIP, giudicherà le cinque proposte presentate durante la puntata, un giudizio integrato dal televoto del pubblico da casa. Insomma la televisione che aiuta le giovani, nuove idee, ad uscire da quei anonimi garage, per arrivare sulla ribalta del palcoscenico della televisione.
Una idea questa che però, nonostante alcuni buoni auspici, come quelli dell’ormai uscente consigliere di amministrazione della Rai De Laurentiis, è rimasta chiusa in un cassetto. Evidentemente le idee italiane, artigianalmente costruite in casa, non incontrano il gusto dei nostri dirigenti televisivi, mentre quelle straniere, vedi Shark Thank su Italia1, hanno un sapore ed un colore a cui non si può resistere. Ma questo è un altro discorso.