Su Rete4 il giovedì sera è tornato Dritto e Rovescio, il talk show di Paolo Del Debbio che con Fuori dal coro e Quarta Repubblica costituisce una triade di talk show ormai spina dorsale del canale cadetto di Mediaset (per non parlare dell’access prime time Stasera Italia).
Se Fuori dal coro si caratterizza per l’egocentrismo di Mario Giordano e Quarta Repubblica per le prese di posizione di Nicola Porro, Dritto e Rovescio al confronto sembra quasi una trasmissione moderata, se non altro per Del Debbio che cerca in tutti i modi di portare a casa tre ore di programma senza che i telespettatori possano sentirsi danneggiati nei padiglioni auricolari per le liti in studio.
Purtroppo, la missione gli riesce solo a metà, anche per via dell’impossibilità di instaurare sani momenti di confronto tra Giuseppe Cruciani e l’ex corrispondente per il Tg1 dal Regno Unito Antonio Caprarica. Ma come ha rilevato il nostro Massimo Falcioni, ormai i talk show hanno inaugurato una nuova tendenza: gli scontri destra contro destra.
A scontrarsi stasera sono stati Maurizio Gasparri di Forza Italia e Gianluigi Paragone. Il secondo, dopo anni tra direzione de La Padania e conduzioni de L’Ultima Parola e La Gabbia, è successivamente approdato in politica nel Movimento 5 Stelle per poi staccarsi e fondare Italexit. Attualmente è garanzia di scontri in televisione (si è candidato anche alla carica di sindaco di Milano).
Naturalmente il tema portante della prima puntata di Dritto e Rovescio non potevano che essere vaccini e green pass. Del Debbio, che anche in questa stagione dimostra di avere attriti con la regia quando va in difficoltà, ha mostrato gli insulti che ha ricevuto l’infettivologo Matteo Bassetti (ospite in collegamento) dai no vax, anche se il servizio ha enfatizzato certe parole con effetto eco. Conduttore e ospiti hanno poi preso naturalmente le distanze dagli attacchi dei no vax.