Dritto e rovescio, Pavlovic attacca Del Debbio: “Da un mese trasmissione contro i rom”. E se ne va
L’attrice al conduttore: “Ti invito a prendere la registrazione di questa puntata e a guardare come sono i sottotitoli, come sono messi e come è costruita”. Dura la replica: “Queste accuse a me non le fa”
“Avete costruito una macchina perfetta contro i rom”. Dijana Pavlovic è andata all’attacco di Paolo Del Debbio durante la puntata di Dritto e rovescio e ha abbandonato lo studio in segno di polemica. A far infuriare l’attrice, rappresentante del movimento Kethane, è stato il taglio dato dalla trasmissione sul tema delle borseggiatrici rom, ormai cavalcato da quasi un mese.
“Ti invito a prendere la registrazione di questa puntata e a guardare come sono i sottotitoli, come sono messi e come è costruita – ha accusato l’attivista – vedrai che non è per attaccare le borseggiatrici e i ladri, ma per attaccare la comunità rom”.
Istantanea la reazione stizzita del conduttore: “La nostra trasmissione è costruita solo su fatti concreti, sono tre settimane che ci occupiamo delle borseggiatrici rom, di Roma e di Milano. E’ vero o no che ci sono?”.
La Pavlovic, però, lo ha subito corretto: “Sono quattro puntate. Certo, dopo quattro settimane lo abbiamo capito. Ti chiedo, per favore, per ogni minuto in cui parliamo di case occupate dai rom, facciamo un minuto di racconto positivo. Io non posso servire come scusa per buttare fango su 180 mila persone”.
Il padrone di casa, a quel punto, ha difeso a spada tratta la linea del programma: “Se non vuole venire non viene, e siamo tutti tranquilli. Queste accuse a me non le fa, è sempre venuta qui e l’ho sempre rispettata”.
La Pavlovic ha quindi abbandonato la sua postazione per andare a stringere la mano a Del Debbio: “Io rispetto lei, ma questa roba no, andate avanti”. Una volta allontanatasi, il giornalista è tornato sull’argomento: “A me non me ne fotte niente di accusare tutta la comunità rom, quelli che ho portato io qua mi hanno detto sempre sostanzialmente la stessa cosa, sennò è chiaro che non farei trasmissioni di questo tipo. Se vogliono fare un campo rom a me che me ne frega, bisogna vedere se c’è la legalità. Non è un caso, ne parla tutta Italia, perché? Perché è una cosa che impaurisce e rende la vita non tranquilla a persone che vanno a lavorare con la metropolitana. Non è che ci vuole molto”.