Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio: “Berlusconi? Un genio. Ha portato molta ricchezza in Italia” (video)
Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio del 15 giugno 2023 loda Silvio Berlusconi: la ramanzina ai nemici storici del Cavaliere (video)
Paolo Del Debbio ha dedicato gran parte della puntata di oggi, giovedì 15 giugno 2023, di ‘Dritto e Rovescio’ a Silvio Berlusconi, a tre giorni dalla sua scomparsa. Il giornalista, ad inizio trasmissione, ha rivolto un lungo editoriale all’uomo che gli ha cambiato la vita professionale (Qui, il video completo):
“Una serata speciale, una puntata difficile. E’ morto chi ha fondato questa azienda. Vogliamo rendere onorare al nostro fondatore. Qualcuno ha parlato di trasmissioni dal tono ‘sdolcinato’. Allora non avete capito nulla come al solito. Non mi meraviglia la cosa. Non conoscete le parole affetto, riconoscenza, ammirazione, gratitudine. Questi sono i sentimenti che noi di Mediaset sentiamo nei confronti del nostro fondatore. Avremo il diritto di onorarlo, noi di Mediaset, oppure dobbiamo venire dietro alla vostra vulgata volgare per cui non è giusto neanche questo dopo la morte?. Vi dovreste vergognare. Migliaia di famiglie hanno vissuto, vivono e vivranno grazie a questo signore qui. In Italia questo signore qui ha portato molta ricchezza alle famiglie attraverso la pubblicità e tante altre cose. Noi onoriamo il nostro fondatore, punto e basta”.
Il conduttore del talk show di Rete 4, vistosamente provato emotivamente, si è voluto togliere qualche ‘sassolino dalla scarpa’:
“Ogni può pensare di Berlusconi, legittimamente quello che vuole. Nei limiti della decenza. Qualche giornale ha cominciato a scrivere cose ignobili il giorno stesso della morte ed il giorno dopo in edicola. Esiste nel codice cavalleresco, che certamente non conoscerete, figurati il codice militare… non sapete nemmeno cosa è… esiste una cosa che si chiama ‘onore delle armi’. Quando il nemico è sconfitto c’è un giorno di silenzio, un giorno che è il giorno del cordoglio che si dà anche al nemico. Anche nei duelli cavallereschi non si portava il corpo del morto in giro sfregiandolo. Si rendeva onore pur essendo nemico era un uomo che non c’era più per la famiglia, gli amici. Non avete avuto il senso cavalleresco di aspettare un giorno. Questa è umanità, che noi che lavoriamo qui non c’ha fatto bene di vederlo oltraggiato così”.
Paolo Del Debbio chiude l’editoriale, di stasera, con un ricordo personale del Cavaliere:
“Berlusconi è stato un genio, un genio un po’ particolare. Non era genio solo nel concepire le idee, che lo sono stati in tanti. Aveva già in testa già tutto il percorso per realizzarla. Non tralasciava un particolare. Ce l’aveva tutta in testa. Prima non dopo. Io sono testimone di questo, avevo 34 anni… sono testimone della discesa in campo, dell’ingresso di Berlusconi in politica. Quando ci riunimmo a novembre c’ero, ero incaricato a scrivere il programma. Aveva già tracciato il percorso per arrivare al 27 marzo 1994. Abbiate un po’ di rispetto per chi è più grande di voi. Anche se ne pensate il peggio possibile. Abbiate almeno il coraggio di riconoscere la grandezza del vostro nemico, nemico perché lo avete voluto voi. Abbiate almeno il dovuto rispetto alla grandezza di un uomo che è stata riconosciuta da tutti. Per noi che lavoriamo qui ne saremmo contenti”.