Home Sky Crime Dove nessuno guarda, Il caso Elisa Claps – La Serie, Pablo Trincia a Tvblog: “Una grande onda emotiva ha investito la famiglia Claps” (video)

Dove nessuno guarda, Il caso Elisa Claps – La Serie, Pablo Trincia a Tvblog: “Una grande onda emotiva ha investito la famiglia Claps” (video)

Video intervista a Pablo Trincia per il lancio di Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie su Sky Tg24 e Sky Crime

13 Novembre 2023 13:44

Qualche giorno fa, nella sede Sky di Rogoredo a Milano, abbiamo incontrato Pablo Trincia, voce, volto ed ideatore (assieme a Riccardo Spagnoli), di Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie, disponibile oggi e domani, alle 21, con due episodi per serata, in esclusiva su Sky TG24 e Sky Crime e alle 22.20 circa su Sky Documentaries, in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand.

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie
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Sul caso Claps ha realizzato un podcast ed una serie. Sembrano due linguaggi apparentemente differenti. Come sei riuscito a conciliare i due generi raccontando la stessa storia?

“Quando è partita l’idea di lavorare su questo caso, siamo partiti subito con un progetto che aveva due teste e due identità, ovvero un podcast ed una docuserie video. Ovviamente il problema di cui abbiamo discusso a lungo è stato come non renderli troppo simili. Il podcast, in totale, dura 6 ore e, quindi, racconta tanto della storia. La docuserie ne dura 2. Abbiamo parlato a lungo di come evitare che si accavallassero, che avessero due identità distinte. In realtà, abbiamo capito che la migliore cosa da fare, una volta fatto il podcast (che è stato realizzato prima), quando è stato il momento di scrivere la docuserie, che è un lavoro di Riccardo Spagnoli, abbiamo deciso di mischiare le carte, raccontarla come se non l’avessimo mai raccontata. E’ difficile, è un’operazione molto complessa. Poi, ci siamo resi conto che è possibile. Basta resettare, ricominciare e ricordarsi di non percorrere quel sentiero già percorso ma una storia si può raccontare in diversi modi. Abbiamo semplicemente cambiato il modo di raccontare la stessa storia, però, con l’aiuto delle immagini. E’ tutta un’altra cosa. Nel senso che non è meglio del podcast ma è totalmente diversa”

La video intervista a Pablo Trincia per Dove nessuno guarda, Il caso Elisa Claps – La Serie

Il caso Claps ha scosso molto l’opinione pubblica in tutti questi anni. Volvevo chiederti se, in questa, che io considero una vera e propria inchiesta giornalistica, sono venuti fuori aspetti inediti di questa vicenda…

“Uno degli aspetti inediti che raccontiamo di questa storia e che, secondo noi, ha un peso rilevante, sta nella figura di Don Mimì Sabia. Abbiamo lavorato sulla sua figura, ovvero sul parroco della Santissima Trinità, la chiesa dove è stato nascosto il corpo di Elisa Claps per 17 anni. Lui aveva dichiarato di non conoscere Danilo Restivo, il killer di Elisa. In realtà, noi abbiamo scoperto che, non solo sapeva benissimo chi era, ma che, addirittura lo conosceva da anni. Addirittura lo aveva aiutato ad uscire dai guai diversi anni prima. Aveva, di fatto, una frequentazione, una conoscenza con questa famiglia. Questo è un elemento non da poco. Sulla figura di Don Mimì Sabia, che è venuto a mancare nel 2008 e che non ha mai dato risposte. Ci sono ovviamente ancora tanti misteri. E credo che questo sia l’aspetto più interessante del lavoro che abbiamo fatto. Unito anche ad un’inchiesta del caso di Ok, la terza donna che è stata uccisa a Bournemouth. Anche in questo caso, dobbiamo ribadirlo, formalmente, Danilo Restivo non ha alcuna responsabilità ma tanti sospetti sono concentrati su di lui. E noi abbiamo fatto un ottimo lavoro di ricostruzione di questo caso”

Secondo te, questa docuserie, ed in precedenza il podcast, hanno una sorta di aspetto risarcitorio per la famiglia Claps. Ad Elisa sono state dedicate fiction, trasmissioni a trent’anni dalla sua scomparsa:

“Tutti quanti ci sentiamo spesso con la famiglia Claps, con la quale è nata anche un bel rapporto umano. Proprio ieri (l’intervista è stata registrata lunedì scorso), Gildo Claps mi diceva che loro stanno vivendo qualcosa che non hanno mai vissuto. Manifestazioni continue di solidarietà in giro per strada. Persone li chiamano, gli scrivono, li fermano. Gente che gli scrive da tutta Italia, lettere che arrivano a casa, disegni di bambini. Per loro questo è assolutamente risarcitorio. Perché è una famiglia che è stata beffata talmente tante volte dal killer della loro figlia, dalla Procura, dalla Chiesa, da questo oblio, da questo silenzio, da queste mezze parole che ancora oggi, a Potenza, si dicono ancora su Elisa Claps. C’è sempre chi sparla. Questa grande onda emotiva che li ha investiti, adesso, gli restituisce un pochettino di sollievo e gioia dopo trent’anni di dolore e di rabbia”

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