Dov’è Mario?, su Sky Atlantic Corrado Guzzanti racconta la crisi degli ideali
Su Sky Atlantic Dov’è Mario?, serie tv con Corrado Guzzanti nei panni di un intellettuale che, dopo un incidente, si ritrova a dover affrontare il suo alter ego
Corrado Guzzanti ha deciso di provare la strada della serialità comica e satirica, una strada abbastanza inusuale per l’Italia ma che solo un attore comico del suo calibro poteva affrontare. Dov’è Mario?, in onda da questa sera alle 21:10 su Sky Atlantic (il primo episodio andrà in onda anche su Sky Uno e su Tv8), permette all’attore romano di cimentarsi in un racconto che unisce satira a commedia, passando per il thriller ed il dramma.
Mario Bambea (Guzzanti) è un intellettuale di sinistra, opinionista dalle idee progressiste e dalla grande intelligenza che, come tutti gli altri intellettuali italiani, sta vivendo un periodo di crisi, dimostrato dall’insuccesso del suo ultimo libro. Quando resta vittima di un incidente stradale, finisce in coma ma, al suo risveglio, nota che il suo comportamento è cambiato.
Chi lo circonda, come la moglie scrittrice Milly (Rosanna Gentili), alle prese con il debutto della sua ultima opera teatrale, crede che Mario stia solo cercando di attirare l’attenzione. Ma l’uomo è consapevole che dentro di sè stia succedendo qualcosa: ne ottiene conferma quando, appena addormentato, prende il sopravvento il suo alter ego, Bizio Capoccetti, romano di borgata dalla battuta facile e cattiva, che sfoga il suo istinto di commentare con cattiveria ciò che lo circonda scappando di casa ed andando al teatro Odeon, dove si esibiscono cabarettisti di vario tipo sotto gli occhi del proprietario Faglia (Nicola Rignanese).
Nessuno, a parte l’infermiera di origini rumene Dragomira (Evelina Meghnagi) che si prende cura di Mario dopo l’incidente, è a conoscenza del suo segreto. Lo stesso Mario evita che si sappia in giro, dal momento che sarebbe un grave danno alla sua immagine. Per questo, deve nascondere la verità sia a Cinzia (Emanuela Fanelli), l’assistente di Faglia con cui condivide un segreto, che a Muscio (Valerio Aprea), comico sul viale del tramonto con cui si ritrova a lavorare Bizio al Festival di Nepi e che, avendo imitato Mario tempo prima, potrebbe scoprire la vera identità del comico.
Dov’è Mario?, quattro episodi prodotti dalla Wildside e scritti dallo stesso Guzzanti e da Mattia Torre, per la regia di Edoardo Gabbriellini, è un interessante esperimento in cui la satira dei tempi in cui la superficialità sembra prendere il sopravvento viene raccontata attraverso il formato della commedia, ma anche del thriller. Il tutto, sfruttando le capacità comiche di Guzzanti che, come ha detto durante la conferenza stampa, sentiva il bisogno di raccontare questa storia in televisione:
“Sono commosso nel vedere questa serie finita. C’è stato un iter creativo molto lungo. Sarebbe bello se anche altri colleghi si divertissero a sperimentare. E’ un lavoro originale, diverso dagli show che ho fatto per anni e che riprenderò a fare. In Italia, questo genere latita. Negli ultimi anni, c’è stato solo Boris. Lavori come Romanzo Criminale o Gomorra ci hanno fatto riscoprire il fatto che siamo capaci a fare serie. Sarebbe bello se il genere comedy si sviluppasse.”
I fan di Guzzanti non rimarranno delusi: lo stesso Bizio, ha spiegato Torre, ben s’inscrive all’interno della galleria di personaggi dell’attore comico:
“Bizio era una creatura che Guzzanti aveva nel cassetto. Ero emozionato all’idea di scrivere con Corrado. E’ stato un privilegio. Attorno alla creatura di Bizio, abbiamo costruito questo racconto morale. E’ stata una scrittura divertente. Lui sfornava 180 battute al giorno”.
A Dov’è Mario? spetta il compito non facile di portare la satira in tv, all’interno di una serie scritta con l’obiettivo di raccontare vizi e difetti della società evitando però facili moralismi.