Dove è sempre Sole nel posto dei Santi
Dividersi fra la ricerca del nuovo e la memoria di quello che è stato e ora non c’è più
C’è un momento in cui i riflettori si spengono. C’è un momento in cui la titolatrice elettronica genera quattro lettere: F I N E. Tutto sembra finito esattamente in quel momento, sempre che qualcuno decida diversamente. Spesso però quelle quattro lettere coincidono con un percorso che termina, inderogabilmente. Quella strada che faticosamente si è percorsa per tanto tempo è alle spalle. Pagine e pagine di lettere scritte su dei fogli bianchi elettronici o vergate sulla cara e vecchia carta, volano nell’aria senza più una casa dove rifugiarsi. Cadono come le foglie d’autunno spinte dal vento dell’inverno ormai incipiente.
Tutto ciò accade un po’ come la vita che ha un inizio ed una fine, questo se non ci fosse una parolina magica che tutto fa tornare in un baleno: la memoria. Ebbene, se noi guardassimo indietro con gli occhi della memoria, quei riflettori li vedremmo ancora accesi, pronti a fornirci di nuovo quelle sensazioni che avevano dato a chi li aveva visti la prima volta insieme a noi. Ci sono programmi del passato che non hanno tempo, perchè sono l’ABC della nostra televisione e seppur in molti erano vestiti in bianco e nero, ci appaiano ancora oggi molto più moderni di tanti “files televisivi” con tutti i colori dell’arcobaleno cuciti addosso.
E’ un vecchio discorso, ma ricordarlo proprio oggi, che la televisione ha moltiplicato le sue piattaforme, in un tempo in cui i media ormai ci bombardano in ogni dove, è cosa paradossalmente più intrigante. Tutto questo per arrivare a puntare il cannocchiale della nostra memoria, non verso lo spazio infinito, terra non conquistata, ma verso quelle porzioni di ciò che è trascorso e che ci aprono occhi e mente verso piccoli grandi capolavori del passato televisivo ed in questo caso vedremmo apparire una piccola magia. Li vedremmo ancora accesi, brillanti e pieni di vita quei programmi, pronti a germogliare di nuovo.
Andiamo dunque da quelle parti più spesso, in quello che sembra essere il posto dei Santi, per scrivere il futuro con i semi di un passato fecondo, che non è solo da rimpiangere, ma anche da trapiantare ed innestare nel nostro domani. Andiamo dove è sempre sole, anche se sono stati spenti i riflettori da tanto tempo, per illuminare il presente ed il futuro della nostra televisione.