DopoFestival | Puntata 7 febbraio 2017

Inizio trasmissione. Nicola Savino intervista subito Ron che si trova in “zona retrocessione”: “La musica, poi, non è la cosa più importante…”. Luzzatto Fegiz e Dondoni difendono la canzone di Ron.

A Villa Ormond, c’è anche Samuel: “Anche a me dispiace per Ron”.

Partono gli highlights della prima serata di Sanremo commentati dalla Gialappa’s Band: “Bova mi ha fatto rimpiangere Garko”.

Valerio Palmieri commenta la prima serata: “C’è stata un’ibridazione di generi”. Entrano Lodovica Comello ed Elodie.

Laffranchi non ha apprezzato il pezzo di Elodie ma ha apprezzato Elodie. Nel parterre dei giornalisti, troviamo Antonio Albanese.

Albanese nei panni del giornalista de L’eco di Lecco che apprezza praticamente tutte le canzoni. A Villa Ormond, appare anche la Cortellesi che annuncia la pubblicità.

Dopo la pubblicità, troviamo Clementino, Ermal Meta e Fiorella Mannoia. Mannoia: “All’inizio ho avuto il fiato corto”.

Clementino fa parte dei retrocessi: “Mi dispiace per la cover di Svalutation che non farò”.

Ermal Meta in difficoltà nel valutare le canzoni dei suoi colleghi. Fiorella Mannoia non capisce l’etichetta di vincitrice annunciata. Paola Cortellesi si esibisce con l’orchestra di Vittorio Cosma.

Paola Cortellesi canta una versione di un minuto di Nel blu dipinto di blu. Poco dopo, collegamento con un finto di Maurizio Costanzo.

Dopo il Tg1, troviamo Lodovica Comello cantare Signed, Sealed, Delivered I’m Yours con l’orchestra di Vittorio Cosma.

Entra Ubaldo Pantani nei panni di Roberto D’Agostino. Samuel scambiato per Maccio Capatonda.

Fiorella Mannoia paragona la sua esperienza sanremese a quelle passate: “Sono sempre emozioni forti”.

Elodie non usa troppo lo smartphone, Samuel è juventino. Secondo collegamento con il finto Costanzo che sta tentando di raggiungere Villa Ormond.

Si parla di bullismo con Clementino che esegue una sua canzone a cappella.

Clementino ricorda anche Pino Daniele. Commento della Gialappa su Diletta Leotta: “Era vestita da giornalista!”.

Piero Degli Antoni critica Crozza. Ermal Meta è stato definito da alcuni giornalisti “l’albanese d’Italia”.

La prima puntata del Dopofestival termina qui.