Dopofestival, terza puntata con Gabriel Garko in Diretta

Nicola Savino anticipa che Gabriel Garko arriverà al Dopofestival. Sarà vero? Di certo c’è anche il ripescato Gabbani, ci sarà da divertirsi!

Nicola Savino viene redarguito manco a dirlo dalla Gialappa’s sul look e perché ha chiamato quartetto una composizione di sei elementi.

Si affronta l’errore sui voti della sfida Gabbani contro Miele. Gabbani dice la sua: “E’ nata una polemica dietro il palco. Gli addetti ai lavori si sono accorti dell’inghippo tecnico. Mancava la parte della sala stampa che valeva il 50% del voto”. Elio: “A Sanremo ci sono sempre truffe. E’ assurdo che Rocco Hunt sia arrivato solo quinto”.

Collegamento con un finto Maurizio Costanzo sotto la doccia.

A Silvia Motta Sanremo è piaciuto. Chi l’avrebbe mai detto. Leiner cita i The Jackal dicendo di aver accolto la loro sfida di dire sul palco cose improponibili.

La Gialappa’s mette a posto il giornalista di Rockol Mattia Marzi, visto che se la crede un po’ (e non sa chi sia Maccio Capatonda).

Cecile canta a cappella le parti censurate di Negra. La Gialappa’s ha un debole per lei. Poi arriva Gabriel Garko, preso in giro come non mai: “Ci si stanca a leggere, vero? Dici che a Sanremo sta andando tutto bene? Figurati se ti fosse andato male”.

Finalmente un vero tributo a David Bowie con Heroes. Elio è estasiato.

Geppi critica la regia del Dopofestival su Twitter.

Garko, quando la Motta gli dice che ha fatto il picco di 15 milioni, teme di aver fatto una figura di merda davanti a troppa gente. Intanto arrivano gli sposini.

Beppe Vessicchio porta il leggio a Garko per fargli leggere delle poesie di San Valentino. E Savino gli chiede se si chiama Beppe o Peppe. A quanto pare dipende dal fatto se si trova sopra o sotto il Po.

Garko inizia a spazientirsi: “Soffro della sindrome di Tourette. Potrei prendervi a parolacce”. E se ne va.

Costanzo è vicino allo studio, ma dice che gli è sopraggiunto un languorino.

Interviene la giornalista italo-canadese da Toronto e si rivolge agli Stadio: “All’estero questo Festival è importante. Ve ne rendete conto di quanto siete famosi?”. Rocco Hunt cita con autoironia una critica ricevuta sui social: “Sembra che stavi alla sagra della carcioffola”.

Nicola Savino promette che si faranno le ore piccole. NOOOO.

Max Giusti in versione Bono Vox remixa One e altri suoi successi con i testi dei classici di Sanremo.

Praticamente la gag del finto Costanzo che non arriva sopperisce all’assenza di giudici di qualità.

Sambruna mitica con Mahmood: “Se non fossi passato da cosa ti vestivi?”. Per il resto puntata fiacca con pochi ospiti e zero ciccia, che delusione!