Non è l’arena, Massimo Giletti conduce in diretta da Mosca il 5 giugno
Non pago delle critiche ricevute dopo la trasferta in Ucraina, Massimo Giletti condurrà da Mosca la puntata di “Non è l’arena” del 5 giugno.
AGGIORNAMENTO 4 GIUGNO. Detto, fatto. Massimo Giletti condurrà da Mosca la prossima puntata di Non è l’arena, in onda domenica 5 giugno dalle 21.15 su La7. In onda dalla famosa Piazza Rossa, ma non in esterna, il giornalista intervisterà Maria Zakharova, la portavoce del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, e il giornalista russo Vladimir Solovyev, considerato molto vicino a Vladimir Putin.
Nello studio di Roma, invece, ci saranno Sandra Amurri, Myrta Merlino, Alessandro Sallusti, Emanuele Fiano e Luigi Scordamaglia. In collegamento anche il filosofo Massimo Cacciari per un faccia a faccia con lo stesso Giletti.
Dopo il fiasco di Odessa, Giletti vuole fare il bis con una puntata in diretta da Mosca
Non ce l’ha fatta Matteo Salvini a volare a Mosca in un misterioso atto di ritrovato pacifismo, ma potrebbe riuscirci Massimo Giletti. Dopo essere stato travolto da feroci critiche per aver condotto una puntata di “Non è l’Arena” in diretta da Odessa per motivi mai davvero capiti, Giletti sarebbe a un passo dal volare verso Mosca per una puntata speciale del talk show di La7 dall’iconica Piazza Rossa su cui affaccia il Cremlino.
Nelle stesse ore in cui Enrico Mentana ha annunciato la sospensione dello Speciale TgLa7 dopo 100 giorni di diretta pomeridiana sulla guerra in Ucraina, Giletti si sta organizzando da settimane, anche stavolta senza un vero motivo che non sia legato al proprio ego e ad un desiderio di spettacolarizzare una guerra che non ha bisogno di queste trovate per essere raccontata, per una puntata speciale che potrebbe vedere in diretta Marija Zakharova, portavoce del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, è stata confermata in queste ore da fonti di Repubblica, secondo le quali La7 avrebbe già prenotato un locale con affaccio sulla Piazza Rossa, anche se la trasmissione dovrebbe svolgersi in interna. È stata Rachele Fontanesi, produttrice esecutiva di “Non è l’Arena”, a spiegare che se è vero che sul fronte della location sarebbe tutto pronto, i problemi organizzativi sarebbero legati agli ospiti:
Noi, certo, vorremmo il conduttore a Mosca, ma eviteremmo volentieri una situazione in cui si trovasse da solo in trasferta e con gli ospiti da intervistare tutti nello studio romano. Sarebbe surreale.
Surreale e inutile, come accaduto nel caso di Odessa, col conduttore da solo in trasferta e gli ospiti in studio a Roma. Ma questo non è l’unico problema. Avere ospiti in Russia significherebbe ospitare persone che sostengono l’invasione russa dell’Ucraina col rischio di avere una puntata filo-russa con un contraddittorio tutt’altro che semplice rappresentato dagli ospiti in Italia.
In casa La7, però, starebbero al 100% con Giletti, nonostante la pioggia di critiche che si appresta a travolgere il talk show e lo stesso conduttore, così come avevano fatto dopo la puntata da Odessa. La nota di La7, se ricordate, recitava:
Lui, videomaker, operatori e tecnici hanno lavorato al meglio e in una situazione di grande rischio per offrire al pubblico un racconto inedito e originale. Le critiche che ha ricevuto sono del tutto ingenerose, l’oggettività di quanto è stato fatto è un dato incontrovertibile che il pubblico ha riconosciuto e apprezzato.
Sull’oggettività ci sarebbe da discutere a lungo. L’apporto dato da Giletti al racconto è stato superfluo, inutile se comparato al lavoro che ogni giorno fanno sul campo centinaia di invitati con esperienza e contatti, spesso anche ospiti dei programmi di La7. Staremo a vedere come andrà a finire con l’esperienza di Mosca.