Donelli soddisfatto di Zelig Off, io no

Si è chiusa con la puntata di ieri sera l’ennesima stagione di Zelig Off, il programma comico che potremmo definire il “fratellino minore” – sia per importanza che per qualità – del tanto osannato Zelig Circus.
Il direttore di Canale5, Massimo Donelli, si è dichiarato molto soddisfatto della trasmissione, sia sul piano degli ascolti – che non erano il reale obiettivo – che su quello “dell’innovazione” che Zelig Off ha cercato di portare.

Leggendo le parole di Donelli, mi sono chiesta a quale innovazione si stesse riferendo. Al cambio di conduzione? Personalmente, l’ho trovata una scelta azzardata: non trovavo particolarmente divertente Teresa Mannino nemmeno nei panni di Cetti la siciliana a Zelig Circus, e l’ho trovata forzata e poco adatta nel ruolo di conduttrice. Migliore invece l’outsider Federico Basso.
Anche per quanto riguarda gli artisti, a mio giudizio non c’era la qualità che invece era presente nelle precedenti edizioni. Se per tanti anni Zelig Off ha portato in scena dei veri e propri gioiellini della comicità, il denominatore comune delle varie puntate di quest’edizione è stato, salvo qualche caso isolato, la ripetitività.

Per il primo anno invece devo dire di essere rimasta piacevolmente stupita da Colorado Cafè, sul quale mi ero espressa negativamente in passato. Ironica e “sciolta” la conduzione – non tanto per merito di Rossella Brescia, quanto per le due spalle Bebbe Braida e Giuseppe Cacioppo – e buona la qualità dei comici. Alcuni volti nuovi hanno indubbiamente rafforzato il cast, mentre molti dei veterani hanno portato in scena personaggi migliori dei precedenti.

A mio parere quest’anno Colorado vince nettamente su Zelig Off. Spero che Zelig Circus, di ritorno a settembre dopo la pausa, sia più frizzante.