Don Matteo 5
Augurarsi che le cose cambino per la fiction italiana è cosa buona e giusta. Scoprire via ANSA che a giugno prenderanno il via le riprese di Don Matteo Cinque (!) è cosa triste. Non perché il prodotto sia necessariamente brutto ma perché è vecchio, nella concezione, nelle tematiche, nell’impostazione, nella scrittura e nelle riprese.Rendersi conto
Augurarsi che le cose cambino per la fiction italiana è cosa buona e giusta.
Scoprire via ANSA che a giugno prenderanno il via le riprese di Don Matteo Cinque (!) è cosa triste. Non perché il prodotto sia necessariamente brutto ma perché è vecchio, nella concezione, nelle tematiche, nell’impostazione, nella scrittura e nelle riprese.
Rendersi conto che il motivo di questa decisione risiede nell’ottimo risultato in termini di ascolti ottenuto dalla serie di RaiUno, protagonisti Terence Hill e Nino Frassica, è cosa addirittura sconfortante.
Anche perché non si capisce se tirare in ballo l’inettitudine di un pubblico il cui palato è ormai abituato al nulla rivestito di buono, o le reti che programmano Don Matteo in prima serata su RaiUno (rete ammiraglia RAI) e, per dirne una, 24 in seconda – o terza – su Rete4 (fanalino di coda Mediaset).