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Domenica Live: Flavia Vento elemosina firme elettorali. Ci crede davvero?

Flavia Vento, ospite a Domenica Live, parla del suo nuovo movimento politico.

pubblicato 2 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:42

In televisione, presenziano determinate categorie che fanno del masochismo estremo, la loro punta di diamante: gli avvocati degli assassini, puntualmente massacrati per il “vizietto” dell’insanità mentale per i loro assistiti, i politici che si vantano delle loro pensioni d’oro e Flavia Vento.

La Vento, l’unica personalità televisiva italiana che ha dimostrato la sua inettitudine anche ai reality, ha un rapporto altalenante con la politica: inizialmente passata da Rutelli a Storace (dalla padella alla brace), bruciandosi subito anche il minimo di credibilità di default, la showgirl e la politica sono come due fidanzati che si lasciano ma che ogni tanto ritornano insieme perché in giro non c’è nessuno che se li prende.

Abbandonate le aspirazioni di “Alda Merini de noantri”, Flavia ha tentato di corteggiare Beppe Grillo, che si è liberato subito dai tentacoli della showgirl, bloccandola su Twitter, neanche fosse una stalker qualunque. A Domenica Live, Flavia Vento non ci sta, rinnega l’amore per il comico genovese, decidendo di sfidare Grillo sul suo stesso terreno: il movimento politico.

Flavia Vento, al suo ingresso, diventa subito cavia da laboratorio, sorbendosi i commenti dei grillini:

“Flavia Vento non so chi è e non mi interessa”. “Flavia Vento conosce certi meccanismi e i giornali le danno spazio”.

La showgirl, successivamente, si cala subito nella parte assegnatale, ricopre il ruolo della pasionaria delusa e grida addirittura alla dittatura:

Tutti possono seguire Obama e Obama non mette il blocco. Io non miro ad avere nessun incarico. Siamo in democrazia e non si può bloccare nessuno. Sembra che ho la peste.

Barbara D’Urso sa benissimo che mettere a segno certi goal a porta vuota è facile e troppo gustoso per rinunciarci. La conduttrice, di conseguenza, realizza una doppietta: consiglia a Flavia Vento di seguire Grillo su Twitter con un altro account e non fa neanche la figura della tardona che non sa accedere un pc.

La soubrette, non ancora esausta degli sfottò talmente elementari e prevedibili da non divertire nemmeno, continua imperterrita con il suo show:

Ho raccolto 100 firme in 10 minuti. Ho ricevuto inviti ai convegni sia dal PD che dal PDL.

C’è anche il servizio sadico: la raccolta delle firme in diretta. In questo frangente, vediamo Flavia Vento elemosinare le firme, realizzando exit-poll anticipati e trattando questioni sociali estratte come bussolotti del lotto: la vivisezione, Equitalia (che fa tanto presa popolare) e i ticket sanitari.

Per fortuna, la conversazione è tornata immediatamente a livelli accettabili:

Chi è quel figo pazzesco di TgCom24?

Così facendo, anche la pubblicità al canale all news è assicurata e tutto fa brodo.

I personaggi televisivi che operano il ruolo di riempitivo o saltimbanco sono sempre esistiti e non sempre sono sinonimo di qualità. In Flavia Vento, però, c’è l’aggravante di una voglia di farsi male che non è professionalmente decifrabile e che, a posteriori, risulta essere il principale elemento che ha caratterizzato quasi 15 anni di carriera: sottoporsi al pubblico scherno pur di esserci.

Neanche fosse un film di Tod Browning.