Home Domenica Live Domenica Live: cinque ore, cinque ore sindaco, di nulla (e poi l’Isola non si poteva fare)

Domenica Live: cinque ore, cinque ore sindaco, di nulla (e poi l’Isola non si poteva fare)

Abbiamo guardato cinque ore di Domenica Live. E siamo sopravvissuti al nulla che rischiava di inghiottirci.

di grazias
pubblicato 1 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 19:08

La carne, il pane ammollato e poi che altro ci metti tu? chiede Barbara d’Urso a nonna Iolanda, madre di Al Bano Carrisi, in collegamento da Cellino San Marco direttamente dalla sua cucina, intenta a preparare polpette. E proprio le polpette di nonna Iolanda, se non contiamo i Dubsmash di Jasmine e Cristel, sono state il momento clou, il gran finale di una puntata che, a giudicare dallo spessore degli ospiti attirati nel salottino tv di Domenica Live, deve aver avuto come budget due pacche sulla spalla. Un po’ come sempre, direte voi. Sì, ma oggi Barbarella si è ritrovata a scandagliare davvero i meandri dell’abisso. Abisso che, a quanto pare, è pur sempre ricco di carciofi:

Guardare cinque ore di Domenica Live è stato come osservare una balla di fieno rotolare inesorabile avanti e indietro nel più arido dei deserti. Dopo il talk sul neopresidente della Repubblica Sergio Mattarella e il lungo spazio dedicato alla cronaca nera tra il caso di Elena Ceste e quello del piccolo Loris, è cominciata la parte “bollicine” del programma, quella riservata alle interviste vip-che-passano-in-convento.

Vittima inaugurale Enzo Miccio che si è ritrovato, suo evidente malgrado, a commentare il primo collegamento con nonna Iolanda, pronta a preparare le polpette già dalle quattro del pomeriggio. Subito dopo, il parentado di Mino Reitano, ovvero vedova e figlie accolte in studio come fossero apparizioni mariane, e poi Dayane Mello, anche lei, come Miccio, concorrente di Ballando con le Stelle, che ha avuto giusto il tempo di ripetere ossessivamente “Bello” e “Ballo” prima di essere congedata in tutta fretta subito dopo un breve stacchetto da velina wannabe.

Perché è così che Nostra Signora di Cologno conduce le proprie interviste: racconta a spizzichi e bocconi frammenti della storia del personaggio che le si para davanti e gli concede giusto il tempo di qualche monosillabo come risposta. La d’Urso sa che, in assenza di budget e quindi di ospiti, l’unico modo per portarsi a casa la puntata è quello di insistere su di sé, sul proprio personaggio enfatizzando il nulla con frasi ad effetto, come quel “Nove anni sindaco, nove anni” di pomeriggiocinquana memoria, illudendo il pubblico a colpi di “Non potete immaginare cosa succederà fra poco“. E se lo dice lei, c’è da fidarsi.

E la comare Cozzolino ormai si fida, tra le pile di panni da lavare e il marito addormentato sul divano. Si fida per trovarsi davanti, poco dopo, Manuela Villa che incontra per l’ennesima volta sua zia, tale suor Adalgisa, e pure la tata, oggi novantenne, che la curò in fasce. Un’emozione da pennica sul divano che spera di evolversi in coma profondo.

Il pensiero, dunque, non può che andare a lunedì scorso quando la prima puntata dell’Isola dei Famosi venne interrotta anzitempo causa tempesta in Honduras. Non ci sarebbe stato nulla da dire, come si riempiono due ore di trasmissione a queste condizioni? è stata la giustificazione, più che legittima, della conduttrice Alessia Marcuzzi. E proprio a lei, a questo punto, consigliamo di dare un’occhiata ad una puntata qualsiasi di Domenica Live.

O forse no. Ci manca solo che pure i cocchi si trasformino in polpette.

Barbara D'UrsoDomenica Live