(Buona) Domenica in Non è la Rai. Tra lacrime, sangue e inciuci è tutto un déjavu (ben scritto)
Paola Perego e Salvo Sottile al debutto con la nuova edizione di Domenica in targata Maurizio Costanzo: il resoconto in tempo reale su Blogo
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16.30
Si comincia con l’anteprima. Per Paola Perego è come se fosse la prima volta a Domenica in, ricorda che tutto era cominciato con Corrado. Salvo Sottile conferma il ‘buon pomeriggio’ squillante di Estate in diretta. Il programma ha avuto sicuramente più budget, tra lo studio tutto nuovo e l’orchestra.
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16.41
Gli ospiti si accomodano tutti al tavolo. Il programma è scrittissimo. La conduttrice insiste sulle pasterelle della domenica, mangiate in famiglia, dicendo di condividerle idealmente con il pubblico. Il primo argomento della puntata è La passione in amore, un pretesto per promuovere il film di Gerini e Bocci.
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16.56
Parte l’intermezzo orchestrale, Per un’ora d’amore.
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17.04
Ogni ospite ha una busta con una domanda a cui rispondere. Morelli dice che la sua domanda è più degna della conduttrice. Sottile puntualizza: “E del conduttore”. Poi lei sviolina lui: “La passione più grande è vedere te tutti i giorni”. Bella l’idea dei conduttori seduti sulle sedie a rotelle, l’uno di spalle all’altro, ognuno diretto verso un tavolo.
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17.05
Morelli ha chiesto a tutti un segreto e ne legge uno anonimo: “Per un anno ho vissuto una storia clandestina col mio partner e il mio vicino di casa”. Parte musica tensiva stile Talpa. Di chi sarà questo aneddoto?
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17.09
Morelli risponde a tono alla Perego: “Se i conduttori non parlano di sé vuoi che lo facciano gli psichiatri?”
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17.11
Gli intermezzi delle Lady’s Gang, ovvero Le vicine di casa, sono alquanto vetusti. Sono delle signore di Sondrio appassionate di musica, ma che nella vita fanno tutt’altro.
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17.46
La Perego invoca Costanzo per chiedere come stanno andando. Maurizio interviene stile Guardì: “Ci difendiamo”.
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17.53
Paola Perego: “Pensateci, signore a casa”. Pubblicità.
Il daytime Rai ha imparato la lezione: la tv generalista ha bisogno, più che di format, di capiprogetto come la musica italiana di cantautori. Come La vita in diretta è sopravvissuta al pensionamento di Toaff con la cura Gregorio Paolini, senza cui la coppia Cristina Parodi e Marco Liorni non avrebbe la stessa forza, così Domenica in aveva un bisogno vitale di una mente televisiva per sopravvivere.
Sottratta a una crisi di identità, che rischiava di farla chiudere per sempre, la trasmissione di Corrado è ripartita da Maurizio Costanzo, pronto a reimporre la sua arzilla telecrazia dopo un periodo in cui le forze lo avevano abbandonato.
Così la nuova Domenica in è in fondo la Buona che fu, il sogno proibito dell’ennesimo revival dopo quello del Costanzo Show. La conduttrice è la stessa che prese il testimone da Costanzo su Canale5 e torna anche lei sul luogo del delitto, come se non avesse, però, già condotto un’edizione di Domenica in.
La Domenica in di Maurizio Costanzo, in fondo, “Non è la Rai”. Lui è un po’ Gianni Boncompagni che ha costruito una sintassi narrativa a immagine e somiglianza del suo credo televisivo. Nella scaletta, ben scritta e pensata con un’acribia quasi perversa, si alterna il leit motiv più ricorrente della sua carriera: l’ospite vip che dissimula la marketta interagendo con l’uomo della strada che, a sua volta, gli ruba la scena. Per il resto il talento televisivo del giornalista coi baffi ha sempre avuto luci e ombre, tendenti a volte alla morbosità e a scivoloni trash (ante reality).
Così il momento dell’intervista alla donna picchiata è stato un ritorno ai casi umani di spalle che furono, con un pizzico di rimodernata noir data dall’effetto Quarto grado. Le lacrime della signora e il sangue evocato nelle sue rivelazioni sono troppo per il pomeriggio di una tv di stato e forse il Moige potrebbe creare dei problemi.
Per il resto Costanzo ha preso due conduttori di lungo corso, ma in qualche modo bisognosi di una rinforzata, per fargli recitare il verbo Signora mia, ma con un occhio caciarone a Forum. Entrambi si adeguano ai comandi come in una trasmissione di Michele Guardì, tant’è che lo stesso Costanzo ormai benedice i conduttori in voice over, come il Comitato. Tanto valeva, allora, affidare la co-conduzione a due giovani volti nuovi, vista la scarsa libertà di movimento di Paola Perego e Salvo Sottile (liberi solo di dirci che vanno a cena insieme tutte le sere).
Gli ingredienti sono quelli costanziani di sempre: i ricordi, gli inciuci e gli esistenzialismi (un po’ fumosi) di Morelli, col valore aggiunto agiografico delle Teche Rai. Un repertorio ben consolidato, nulla da dire. Tanto di cappello alla scelta di “sfruttare” Claudia Gerini e Veronica Pivetti come opinioniste di profilo, preferibili ai soliti prezzemolini (che pure, anche qui, non mancano ma sono gli unici di cui non faremo i nomi, per evitare rogne).
Insomma, questa Domenica in ha il merito di essere partita senza lo strillo “esclusiva” e senza urlare allo scandalo, pur ammiccandovi parlando di tradimenti e passione. Saranno i Dati Auditel a dirci se tutto l’impegno profuso dagli autori quest’estate verrà prontamente cestinato, per tornare a inseguire la concorrenza, dalla prossima settimana, come nelle passate edizioni.
Domenica In, firmata da Maurizio Costanzo e condotta da Paola Perego e Salvo Sottile, debutta il 27 settembre alle 16.45 su Rai1 (trainata da Aspettando L’Arena, il programma di Massimo Giletti in versione ridotta dalle 16.00 causa Formula 1) Un programma pensato per il pubblico della tv generalista, che ama rilassarsi davanti al piccolo schermo e divertirsi.
Il progetto – firmato tra gli altri autori da Luca Zanforlin, storica voce narrante di Amici – farà leva in primo luogo sulla memoria, “la memoria è vita, un antidoto alla vecchiaia”, ha detto Costanzo, “e il pubblico ama la memoria, la piacevolezza del racconto, le storie”. È per questo che uno dei serbatoi a cui si andrà ad attingere sarà quello delle Teche Rai, una miniera di immagini e documenti che hanno fatto la storia della televisione italiana. Al centro della trasmissione un grande tavolo attorno al quale, come accade la domenica in famiglia, siederanno gli ospiti, invitati a chiacchierare su temi di attualità e di interesse pubblico, ma anche su fatti che interpellano le loro vite private.
Accanto ai conduttori ci sarà una grande famiglia mediatica composta di volti noti e meno noti, personaggi famosi e professionisti, come lo psichiatra Raffaele Morelli. Uno spazio significativo sarà dedicato alla cronaca: verranno ricostruiti fatti di ieri e di oggi che ancora incuriosiscono e interessano il pubblico. Una rubrica dedicata agli anziani darà suggerimenti a carattere nutrizionale e consigli per prevenire truffe e raggiri.
Ritorna anche una piccola finestra sullo sport affidata a Giampiero Galeazzi che commenterà brevemente i principali risultati delle partite di calcio. Non mancherà poi la musica, con l’orchestra capitanata dal maestro Marco Sabiu, e l’intrattenimento più leggero con la giusta dose di comicità (targata Antonio Giuliani), gioco e spettacolo.
Domenica in, gli ospiti della prima puntata del 27 settembre 2015
Ospiti della prima puntata di Domenica in, tra gli altri, Loretta Goggi, Veronica Pivetti, Claudia Gerini e Marco Bocci.
Domenica in, dove vederlo in streaming
Domenica in è visibile in tempo reale in streaming sul sito della Rai, www.rai.tv.
Domenica in, Second Screen
Domenica in è presente su Facebook e Twitter. Il suo sito ufficiale è www.domenicain.rai.it.