Domenica In – L’Arena – La tv è specchio dell’Italia? Domenica su TvBlog
Propone, tutto sommato, un tema interessante, la puntata di oggi della Domenica In condotta da Massimo Giletti. La domanda è di quelle importanti, anche se trattata con leggerezza – ovviamente -: La tv italiana è lo specchio del Paese?Ospiti in studio: Caterina Balivo, Eleonora Giorgi, Enrico Vaime, Luca Giurato, Flavia Vento, Lori Del Santo, Klaus
Propone, tutto sommato, un tema interessante, la puntata di oggi della Domenica In condotta da Massimo Giletti. La domanda è di quelle importanti, anche se trattata con leggerezza – ovviamente -: La tv italiana è lo specchio del Paese?
Ospiti in studio: Caterina Balivo, Eleonora Giorgi, Enrico Vaime, Luca Giurato, Flavia Vento, Lori Del Santo, Klaus Davi.
La Balivo si scaglia in difesa della generalista e della meravigliosa pluralità di offerta garantita dalla televisione stessa, e usa il solito mezzo: esiste il telecomando.
Giurato si dichiara spaventato dalla continua esaltazione della tv del passato, ma il succo è sempre lo stesso: a fronte di critiche legittime da parte del pubblico – comunque televisivo – si fa barricata e si difende tutto quello che la tv ci propina.
Dopodiché, si ragiona su argomenti molto, ma davvero molto più interessanti: la verginità all’asta di Raffaella Fico. E Giletti da lei vorrebbe la verità. Verità che è – mammamia, davvero? – una boutade. Anzi, una iniziativa benefica.
Detto ciò, si potrebbe anche passare ad altro. Ma c’è un punto fondamentale, che ruota tutto intorno a una questione: il femminile della Fico.
Poi ci si scalda: prima si commenta – ancora – Fiorello e le sue esternazioni sulla tv che è troppo vecchia. E la si difende. Poi si riapre l’eterna querelle sulla donna in tv, approfittando di alcune dichiarazioni della brava e bella Lagerbach, che lamenta lo status della femminilità in tv dicendo che in Italia donna è sinonimo di valletta. Come darle torto.
Il dibattito volge al termine, e qui ci si trova persino a dar ragione a Flavia Vento, che vorrebbe meno straniere e donne un po’ più coperte. Brava Flavia, no?
In definitiva, però, l’impressione è sempre la stessa. A fronte di certi temi, c’è un nucleo forte, quello che si potrebbe definire la conventicola della tivvù che fa quadrato, rifiuta il confronto e la critica, la butta sul personale e si trincera dietro le solite motivazioni, dietro la democraticità di quell’oggetto chiamato telecomando, per citar la Balivo (e molti altri, eh).
Democraticità che viene meno se vengono meno le alternative e le offerte. Che molto spesso non ci sono, con buona pace di chi sostiene il contrario.
Nel frattempo, prima della chiusura de L’Arena, il risultato del televoto: sì, secondo il pubblico a casa la tv italiana è specchi del Paese. Povera Italia.