Domenica In, la Venier riprende la crociata “Sanremo, questo sconosciuto”. La Di Meana contro Fazio: “Sinistrese polveroso”
Nella Domenica in di Mara Venier si spara a zero sui Big sconosciuti del Festival di Sanremo
La Mara Venier degli sghignazzamenti e delle frecciatine mascherate dalla caciara è tornata. Ma, soprattutto, è tornato il suo salotto con gli amici Magalli, Lippi e Bartoletti e i vip d’annata.
L’ex regina de La vita in diretta ha rispolverato un suo cavallo di battaglia anti-sanremese, che tenne banco già nel daytime di RaiUno dell’ultima vigilia festivaliera: il ‘Carneade, chi è costui?’. Allora, però, la Direzione di rete la costrinse a un certo punto a tornare sui suoi passi, tant’è che – dopo aver esultato per non andare in trasferta a Sanremo – iniziò all’improvviso a parlar bene del Festival di Fazio.
Quest’anno il copione si ripete. Innanzitutto la Venier ha mandato Giurato come suo inviato (!!!) nella città dei fiori, per far chiedere alla gente per strada chi fossero i nuovi Marta sui tubi, ovvero i Perturbazione (chiamandoli i Propaganda), o storpiando il nome di Frankie Hi-nrg. Per Magalli in studio, invece, “Senigallia per me era una località di mare, sull’Adriatico”.
Poi ha invitato Iva Zanicchi, protagonista della copertina polemica di Di Più Tv contro gli sconosciuti del Festival. L’aquila di Ligonchio non ha smentito le sue dichiarazioni, puntualizzando di non apprezzare che si chiamino Big molti cantanti sconosciuti tra il grande pubblico:
“Io mi ritengo parte di un certo pubblico.. Frankie sarà bravissimo, ma noi non lo conosciamo”.
Per non parlare di Marina Ripa di Meana, che è tornata a prendere una posizione dura contro Fabio Fazio e Luciana Littizzetto:
“Io contesto i due presentatori. Già l’anno scorso ero da te e ti dissi che sembrano un curato di campagna con la sua badante un po’ sboccata. Lo dissi sbagliandomi, perché è piaciuto da morire. Però a me quella sinistrese un po’ polveroso della coppiuccia a me non è mai piaciuto. Però mi sbaglio io, per carità. Io mi auguro che ci sia anche qualche messaggio civile, per esempio quello di occuparsi di questi poveretti dei Marò. Che mandino un messaggio per i due Marò che rischiano dieci anni di galera”.
Magalli ha risposto con il suo solito sarcasmo:
“Minacciamo di trasmettere in India Sanremo, se non ci mandano i marò”.
Per non parlare del vidiwall con la scritta “Sanremo l’illusione del successo” e la parola data ad Aleandro Baldi, con cui Mara ha parlato – un po’ infelicemente – di caduta in penombra. Oltre al vox populi di chi vorrebbe solo Al Bano e Romina a Sanremo. O, infine, i trash-pronostici di Giucas Casella sul vincitore.
Quando si dice, la Rai che fa sfottò, anziché squadra.
Domenica in contro il Festival di Sanremo, 16 febbraio 2014