Home Lorella Cuccarini Domenica In – Così è la vita: anche la Cuccarini punta sui neonati (nip) ma l’angoscia resta

Domenica In – Così è la vita: anche la Cuccarini punta sui neonati (nip) ma l’angoscia resta

A Domenica In – Così è la vita Lorella Cuccarini ci parla delle adolescenti che diventano mamme molto presto e già che c’è ci sciacalla su. Perché questo dovrebbe essere considerato intrattenimento?

di grazias
pubblicato 28 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 18:51

Oggi ho perso il conto del numero di neonati-che-fanno-tanta-tenerezza comparsi a Domenica In – Così è la vita, il contenitore di intrattenimento (?) pomeridiano condotto da Lorella Cuccarini. Proprio la Cuccarini deve essersi resa conto di una cosa: i bambini in tivvù vanno fortissimo quasi sempre, come insegna Barbarella alle prese in contemporanea con Domenica Live e allora perché, in assenza di ospiti vip di rilievo, non invitare una caterva di fagottini nel corso della puntata?

L’intuizione poteva anche sembrare sensata se solo non fosse stata condita con l’ingrediente fondamentale che corrode ogni appuntamento domenicale con Lorella: l’angoscia. Se su Canale Cinque vige il colore (e va bene, chiamiamolo pure trash a profusione), dalla Cuccarini il clima è sempre molto ingessato, dimesso e tendenzialmente triste. L’unico modo per riuscire ad inserire in questo contesto dei bambini era puntare sul disagio sociale (se non effettivo, quantomeno estorto) delle “mamme teen”, come le definisce la stessa conduttrice, ovvero quelle ragazze che, come tiene a precisare una signora con gli occhiali nell’rvm di introduzione al blocco “si rovinano la vita presto per un errore stupido”.

Questa è l’accoglienza riservata alle adolescenti intervenute in puntata per raccontare la loro storia e, com’era prevedibile, nessuna di loro (che fosse in studio o in collegamento) è riuscita a trattenere le lacrime. Ovviamente si sono dette tutte molto felici delle loro creaturine ma qualche domanda di troppo (nonché assolutamente priva di tatto) le ha portate ad incupirsi per entrare meglio nel mood del format, oserei dire.

I momenti di maggior accanimento? Beh, sicuramente quando la Cuccarini, per aumentare la (scarsa) drammaticità della ragazzina madre da lei ospitata in studio con i genitori, le chiede: “Sì comunque tu pensi di aver deluso la tua famiglia? Credi che riuscirai mai a recuperare la fiducia dei tuoi, per quanto possa essere difficile?”. Non fa certo di meglio l’inviata a casa di una coppietta di giovanissimi bresciani che hanno avuto la loro pargoletta all’età di sedici anni (lei) e venti (lui). Dopo aver visto la (intollerabile?) gioia negli occhi dei due che ammiravano il frutto del loro amore, l’inviata interviene per chiedere: “Ma quando vai in giro cosa dice la gente che ti vede con la carrozzina?”.

La ragazza a questo punto perde il sorriso e comincia a soffocare qualche lacrima naturalmente catturata in primo piano. Perché sta succedendo tutto questo? Per fare del terrorismo psicologico verso gli adolescenti dell’Italia tutta (o per infondere una maggiore dose d’ansia nelle testoline dei loro genitori?). Non ne ho idea, ma questo, qualunque cosa sia, non è intrattenimento. Mentre guardavo tutto ciò, rimpiangevo i vari Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi da Barbarella che, quantomeno, non sentono l’esigenza di far piangere nessuno. A proposito: l’ospite successiva di Lorella è stata la sfortunata mamma Piera Maggio che da anni continua la sua battaglia per ritrovare la sua piccola Denise Pipitone. Buona domenica, eh?

Lorella Cuccarini