Domenica In, la “Zia” Mara ritorna con una prima puntata di ritmo e riflessione
La quindicesima “Domenica In” di Mara Venier nel segno del pop: musica, parole, protagonisti. E’ ripartita “LA” domenica di Rai 1.
“Siamo sempre qua per il pubblico, non mi ha mai abbandonato e per questo vi voglio bene” dice una Zia Mara Venier carica a pallettoni in apertura della prima puntata della sua quindicesima edizione di Domenica In. Di bianco vestita (perché il bianco porta bene, Raffaella insegna) la padrona di casa ha gli occhi illuminati al primo lungo, lunghissimo applauso del pubblico che quasi non la lascia parlare. La zia è ancora qua “la pensione è rimandata di un po’” anche perché si vede a occhio nudo, lei ha fame di Domenica In, un programma che ha installato un suo format: il format Mara. Chiunque arriverà dopo e chiunque esso/a sia, avrà un’eredità bella pesante.
Domenica In: recensione puntata 17 settembre
Ma intanto, pensiamo a questa nuova prima. E’ subito ritmo, è subito musica, è subito karaoke. I Pooh hanno rotto il ghiaccio in un mix di musica e parole. Successi e ricordi, live e amicizia. Non si resiste al microfono per cantare, i Pooh fanno i Pooh e Mara fa Mara, si lascia andare scavallando l’emozione dei primissimi minuti. Red Canzian, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli e Dodi Battaglia ripercorrono la loro carriera con aneddoti e retroscena. Impossibile non ricordare Stefano d’Orazio, Red esprime per lui parole d’affetto “Ci sta aiutando tanto anche adesso, il suo ‘Che meraviglia’ è ancora nell’aria. Ci manca il suo sorriso“. Un omaggio che si tramuta in musica per la chiusura.
Carlo Verdone ospite di Domanica In
A seguire entra Carlo Verdone, Mara vuole subito giocare con lui. Ne approfitta guardando la sua passione per la musica, lo ‘rapisce’ buttandolo nell’orchestra di Stefano Magnanensi per un’improvvisata. Bacchette in mano, Verdone diventa batterista per caso, si diverte e fa divertire. Poi l’intervista entra nel vivo, un atto in cui l’ospite viene mostrato nelle sue molteplici sfaccettature.
Le interviste alla Mara Venier prevedono sempre una carezza al lato familiare ed uno a quello professionale. Si parte con le foto di famiglia, all’apparizione delle immagini dell’attore con sua madre gli occhi brillano, Verdone non lo nasconde “Siete bravi in questi montaggi, mi fate emozionare“, ma le risate non mancano. Il successo, l’avvento di “Viaggi di nozze” e “Compagni di scuola“, la Sora Lella. L’evoluzione che ci porta ai progetti di oggi e a Vita da Carlo 2. L’occasione per una promuovere una produzione, ma soprattutto per concludere una chiacchierata spensierata.
Il fil rouge è continuato poi con Stash Fiordispino, frontman dei The Kolors ma anche dell’estate 2023 con Italodisco. Un successo testimoniato dai numeri, dalle classifiche. Lo si celebra, risuona anche in studio (e non poteva essere altrimenti).
La prima parte della puntata potremmo riassumerla in una parola chiave: ritmo. Mara è ordinata, sembra persino non sbrodolare i tempi. Via i The Kolors, la musica continua nel segno di Matteo Bocelli.
Mara Venier intervista Daniela Di Maggio
Poi, la cronaca. L’attesa annunciata intervista a Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo (il giovane 24enne ucciso a Napoli lo scorso agosto), ha impatto emotivamente forte sin dai primi istanti. “Ci tenevo tanto ad averti qua” dice Mara abbracciando la donna. L’ospite si accomoda, luci abbassate, l’atmosfera attorno è più raccolta.
Tra Mamma Daniela e Mara s’instaura una conversazione confidenziale: “Dove la trovi tutta questa forza?” chiede la conduttrice, “Io mi sento una condottiera, voglio giustizia e voglio combattere per mio figlio” risponde l’ospite scusandosi per il suo sfogo. Mara è rispettosa, le domanda se può trasmettere filmati preparati per raccontare la cronaca del triste fatto, le lascia tutto lo spazio a disposizione “Davanti al dolore di una mamma sto zitta, non posso interromperti, puoi dire quello che vuoi“.
Non c’è morbosità, bensì la sobrietà. Soprattutto l’ascolto è primario in queste circostanze.
L’esibizione in studio dell’Orchestra Scarlatti Junior, di cui Giovanbattista ha fatto parte, è una botta al cuore. Da lacrime agli occhi. L’emozione evidente del direttore Gaetano Russo si trasmette al pubblico, il messaggio è chiaro “Tutti dicono che la cultura ci cambierà il mondo, io chiedo: che cosa è la cultura? Se la cultura vuol dire anche musica e vuol dire anche Beethoven, allora Giovanbattista avrebbe dovuto suonare anche quelle sinfonie, era in grado di farlo. Amava la cultura“.
Matteo Garrone a Domenica In
Il primo appuntamento si chiude con l’intervista al regista Matteo Garrone, recentemente vincitore del Leone d’argento per il film Io Capitano al Festival del cinema di Venezia per la miglior regia insieme ai due protagonisti del film Seydou Sarr (che ha vinto il premio miglior attore) e Moustapha Fall.
Anche in questo caso più che un’intervista è una chiacchierata leggera. Mara, rendendosi conto che la prima puntata sta per essere portata a casa, si sbottona dopo aver mantenuto pulito tutto il suo corso. Domanda ai due attori (che non parlano italiano) come si trovano alla loro prima volta in un programma italiano, loro rispondono “Siete dei matti“.
Mara a quel punto li abbraccia rispondendo “Hai ragione! Soprattutto oggi, è un manicomio!” eppure bisogna dire la verità, pure in gergo cinematografico: per Domenica In è buona la prima!