Home Domenica Live Domenica Cinque, telefonata a sorpresa in diretta di Vespa: “La trans Natalie non è stata pagata per l’ospitata a Porta a Porta”

Domenica Cinque, telefonata a sorpresa in diretta di Vespa: “La trans Natalie non è stata pagata per l’ospitata a Porta a Porta”

Per fare la tv, quella di inchiesta, quella delle interviste ci vogliono i giornalisti. Non basta Barbara D’Urso, deliziosa e professionale in altri contesti, ma non in quello appena passato sulle nostre tv domenicali e casalinghe, in una delle puntate di Domenica Cinque da cancellare, tanto è stata volgare, trash e anche inutile. Al centro

di marina
29 Novembre 2009 16:00

Per fare la tv, quella di inchiesta, quella delle interviste ci vogliono i giornalisti. Non basta Barbara D’Urso, deliziosa e professionale in altri contesti, ma non in quello appena passato sulle nostre tv domenicali e casalinghe, in una delle puntate di Domenica Cinque da cancellare, tanto è stata volgare, trash e anche inutile. Al centro del blocco la vicenda Marrazzo e la morte della trans Brenda deceduta alcuni giorni fa in circostanze da chiarire e al vaglio degli inquirenti.

In studio tre delle trans amiche di Brenda, mentre per il contraddittorio ci sono Candida Morvillo, Vladimir Luxuria e l’On. Gianluca Buonanno della Lega Nord. Il culmine dello svilimento è stato raggiunto alla fine del blocco, nel momento della presentazione di un filmato “rubato” in cui Natalie dichiarava di avere ricevuto offerte economiche per partecipare a trasmissioni televisive e lasciava intendere che fossero trasmissioni Rai.

E’ insorto l’On.Buonanno che ha dichiarato che qualora si trattasse di trasmissioni della televisione pubblica allora c’era da vergognarsi (e richiederà una interrogazione parlamentare) e ha chiesto in diretta a Natalie, intervenuta, spiega Barbara D’Urso a sorpresa, dalla postazione in diretta da via Gradoli, se davvero avesse percepito dei soldi, circa 25mila euro per partecipare a Porta a Porta di Bruno Vespa. Natalie ha negato in maniera veemente. Il dubbio è stato poi risollevato da Vittorio Sgarbi che è andato in rotta di collisione con la D’Urso accusando lei e la redazione giornalistica di fare il medesimo gioco della trans Natalie. Risultato? dopo una ventina di minuti e l’intervista al Ministro Brunetta ha telefonato in diretta Bruno Vespa che ha smentito categoricamente di avere pagato Natalie per la sua presenza a Porta a Porta.

Diciamola tutta, la discussione tutta non è stata proprio pertinente con l’orario scelto: siamo in fascia protetta e va tenuta da conto quando si parla di certi argomenti in televisione. Ci sono indagini in corso e gli ospiti della D’Urso tra cui la trans China, sono andate oltre il dovuto lanciando non solo, offese e minacce, ma anche accuse. Si è parlato di un presunto omicidio, forse un suicidio, quello della trans Brenda, in maniera superficiale e svilente senza approfondire le dinamiche che avrebbero potuto interessare lo spettatore. Si è preferito affondare la discussione nel morboso, come a sbirciare una lite di cortile, nella vana illusione che basti dare spazio al contraddittorio per offrire al pubblico il compimento del diritto di cronaca.

Purtroppo non è così, non basta il contraddittorio, non basta citare una fonte per ottenere il risultato sperato, cioè una discussione civile e equilibrata che faccia comprendere al pubblico i termini del problema o dell’analisi che si vuole condurre, il nocciolo del diritto di cronaca, insomma. E come non avere comprensione verso il comitato dei cittadini di via Gradoli, avviliti e sviliti e che hanno tentato in ogni maniera di portare avanti la loro testimonianza fatta di richieste di maggiore sicurezza, di un rientro alla normalità per le famiglie che vi abitano. Al termine delle interviste e delle testimonianze è restato solo un gran vuoto, disgusto e smarrimento e la certezza di capirci sempre di meno in questa tv urlata e senza limite che non offre, non dico risposte, ma almeno spunti di riflessione.

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