Domenica Cinque: da Barbara d’Urso le cugine di Sarah Scazzi. Sabrina Misseri: “Contraria alla pena di morte per mio padre, deve pagare giorno per giorno”
Gli ospiti che non ti aspetti. O meglio gli ospiti che tutti in questi giorni avrebbero voluto e che forse la redazione di “Domenica Cinque” ha tenuto segreti per evitare improbabili corse al rialzo. Oggi Barbara d’Urso, nel consueto appuntamento domenicale di Canale 5 ha iniziato parlando di Sarah Scazzi, così come peraltro ha fatto
Gli ospiti che non ti aspetti. O meglio gli ospiti che tutti in questi giorni avrebbero voluto e che forse la redazione di “Domenica Cinque” ha tenuto segreti per evitare improbabili corse al rialzo. Oggi Barbara d’Urso, nel consueto appuntamento domenicale di Canale 5 ha iniziato parlando di Sarah Scazzi, così come peraltro ha fatto su Rai 1 Massimo Giletti nella sua fortissima “Arena“. Al di là degli ascolti che conosceremo solamente domani, mi sento personalmente di fare un elogio al talk non urlato, ricco di spunti e soprattutto di “vere” esclusive della d’Urso che ha aperto il segmento dedicato alla discussione con un lungo applauso del pubblico a Sarah Scazzi.
Tacciata spesso e volentieri di fare trash, quest’anno Barbara ha rinunciato a chi spesso alza i toni delle discussioni (Vittorio Sgarbi) e oggi ha potuto contare in esclusiva, in collegamento da Avetrana delle cugine di Sarah, Sabrina e Valentina Misseri, insieme a Ivano, di cui si diceva che la quindicenne si fosse invaghita e fosse argomento di discussione con la cugina. Un vero e proprio scoop giornalistico: mentre si discuteva su Rai 1 con la presenza di Federica Sciarelli e di illustri ospiti della coincidenza che “Chi l’ha visto?” ha avuto di poter dare in diretta la conferma della notizia dell’omicidio avvenuto, con pareri pro e contro, dalla d’Urso parlavano le parti in causa e, soprattutto, grazie alla brava giornalista Ilaria Cavo, venivano letti i verbali dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Michele Misseri, già mostrati nella puntata di venerdì di “Matrix“. Da una parte dunque le discussioni, dall’altra i fatti concreti. E sono stati propri i fatti a contraddistinguere il lungo talk dedicato a Sarah Scazzi.
Update: per dovere di cronaca, rendiamo noto un’Ansa di qualche ora fa dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori presieduto da Antonio Marziale che critica la presenza di un minore durante il talk dedicato alla tragedia di Avetrana e invoca l’intervento delle istituzioni e del Capo dello Stato:
“Al dibattito non avrebbe dovuto partecipare, per nessuna ragione al mondo, una minorenne, né tantomeno un talk show domenicale in piena fascia protetta può trattare un tema cosi’ doloroso e scabroso. La presenza in studio dei genitori della minorenne non basta a giustificare una lesione gravissima alla legge che regolamenta il rapporto tra Tv e Minori e che, all’art. 1.1, impone il divieto alle emittenti di affrontare con i minorenni argomenti scabrosi. Chiedo al Ministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, al presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò e alla presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia, Alessandra Mussolini, di occuparsi di quanto accaduto, che ha scatenato un’orda di proteste da parte degli utenti. Chiedo altresì al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di voler accertare che quanti sono preposti ad applicare le normative vigenti in tema di tutela dei minori facciano il loro dovere”.
Riportiamo alcune tra le notizie salenti emerse dai diretti protagonisti della vicenda:
Alla domanda del motivo per cui non sono andate ai funerali, Sabrina ha risposto:
“Ci hanno sconsigliato di uscire poiché fuori ci potrebbero essere delle persone esaltate. Tutta la gente ci sta dicendo che siamo complici e colpevoli e non è per niente vero”.
Relativamente al giorno della scomparsa di Sarah, Michele Misseri ha detto in deposizione che la quindicenne prima di andare a casa, si era affacciata dall’androne delle scale chiamando lo zio. Sabrina ha smentito:
“Mi sembra assurdo perchè non credo che Sarah sia entrata di sua spontanea volontà nel garage. Non so se mio padre stesse già fuori, si siano salutati e lui le abbia chiesto di darle una mano.. Non so…Stavo dentro casa con mia madre. Io sono scesa giù dalle scale quando è arrivata Mariangela e mio padre era già fuori. Era tranquillissimo, gli ho chiesto se avesse visto Sarah emi ha detto di no. Ho iniziato a chiamarla anche entrando in macchina per andare a casa di mia zia. E ho chiesto a mio padre che qualora l’avesse vista, di avvisarci che la saremmo andati a prendere. Non ho mai dubitato di lui, era sempre tranquillo. Mentre io e Mariangela eravamo in macchina squillava il telefonino di Sarah, e ad un certo punto ha smesso e ho sentito il messaggio della segreteria telefonica”.
Dopo Sabrina è ritornata a casa e ha rivisto il padre:
“Dopo un paio di minuti sono ritornata a casa con Mariangela, mio padre stava uscendo dalla cantina, gli ho chiesto se avesse visto Sarah e mi ha detto di no. Faceva trasparire qualche preoccupazione, chiedeva cosa potesse essere successo. Non vedendo più Sarah, sono andata da mia zia e ho dato l’allarme. In questi giorni ho avuto spesso brutte sensazioni perchè, sia io che mia zia, conoscendo bene Sarah sapevamo che la sua non poteva essere stata una fuga volontaria. Ho additato tante persone, ho fatto tante ipotesi, ma mai avrei pensato che l’assassino fosse in casa. Mio padre non ha mai detto niente neanche per difendermi. Ha pianto dopo il ritrovamento del telefonino, e prima una volta dopo una settimana dalla scomparsa quando si chiedeva commuovendosi se fosse ancora viva “.
L’altra cugina, Valentina, visibilmente commossa ha avuto più difficoltà a raccontare ma ha voluto precisare che nonostante le accuse e le minacce di morte, loro non sapevano niente del padre:
“Non so bene, non stiamo ancora realizzando cosa sia accaduto. Non avremmo mai nascosto una simile gravità. Se solo Sarah ci avesse parlato di brutte intenzioni da parte di mio padre, le avremmo creduto perchè aveva sempre detto la verità. Vedo strano il fatto che mio padre abbia detto di averci provato altre volte perchè lei non ci ha mai detto niente e trovo strano che non l’abbia scritto sui diari. Sarah veniva sempre volentieri a casa nostra, anche senza avvisare. Non so neppure come fare a credere a papà”.
Spazio anche ad Ivano, il ragazzo di cui si era invaghita Sarah per colpa del quale era scaturita la lite tra lei e Sabrina:
“Credo che Sarah stesse confondendo l’affetto nei miei confronti con qualcosa di più grande. Sabrina ha rimproverato Sarah, una ragazzina di 15 anni, dicendole che se si fosse legata a me avrebbe fatto parlare la gente. Poi non so se abbiano discusso come si è letto, credo l’abbia solo ripresa. Sarah era molto sensibile e probabilmente se ne è risentita”.
Sabrina ha parlato anche delle minacce di morte pesanti che ha ricevuto, giunte anche a Domenica Cinque durante la diretta:
“La gente è convinta che noi abbiamo coperto mio padre e siamo state sue complici, ma fino alla notte di quel mercoledì io non mi rendevo conto di ciò che stava accadendo. Sono ferita perchè è stato un padre esemplare per tutti questi anni ma se avessi saputo una cosa simile non l’avrei di certo coperto”.
In conclusione Sabrina ha chiesto per suo padre una pena giusta ed esemplare ma non la pena di morte, come richiesto dai compagni di Sarah:
“Sono d’accordo che mio padre debba pagare ma sono contraria alla pena di morte perchè deve pagare giorno per giorno lentamente. La pena di morte sarebbe la via più facile”.
Valentina ha aggiunto:
“Spero che mio padre non sia così vigliacco a farsi del male in carcere. Io non andrò a trovarlo, mentre mia sorella Sabrina ci andrà”.
Sabrina: “Voglio vedere guardandolo in faccia con che coraggio mi dirà le cose e gli domanderò Che ti è venuto in mente? Che ti è successo?”
A queste parole delle cugine è seguita la lettura dei verbali, le dichiarazioni dell’interrogatorio di garanzia in cui il papà di Sabrina ha raccontato tutto quello che ha fatto, le modalità, e come ha occultato il cadavere di Sarah.
E’ stato un bell’esempio questo, di giornalismo non urlato ricco di notizie concrete. Peccato che, dopo un doveroso saluto ai quattro militari uccisi in Afghanistan, una bella intervista alla quasi mamma Lucilla Agosti e la presentazione del cast del musical “Mamma Mia“, il talk sull’Iran sia sfociato nuovamente nella discussione accesa con una Santanchè urlante e il rappresentante della comunità musulmana a rispondere in maniera veemente. Un vero peccato, ma le contrapposizioni evidentemente erano troppo forti e si è sfociati nuovamente nella quasi lite.