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Doctor Who, il discorso del Dottore contro guerra e terrorismo (Video)

Anche le serie tv, spesso e volentieri, possono dare spunti di riflessione sull’attualità. La penultima puntata di Doctor Who, andata in onda pochi giorni prima i tragici fatti di Parigi, è un inno alla pace e vogliamo condividerlo.

di grazias
pubblicato 15 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 08:23

Doctor Who, serie BBC, nona stagione. The Zygon Inversion è la puntata andata in onda sabato scorso, otto giorni fa. Ve ne parliamo perché l’episodio si è concluso con un discorso del Dottore che, oltre ad essere un’ottima prova d’attore per Peter Capaldi, ha un’attinenza sbalorditiva con i tragici fatti che hanno colpito Parigi venerdì notte. Non importa nemmeno, ora come ora, entrare troppo nello specifico della trama della puntata: vi basti sapere che siamo sull’orlo di una guerra tra alieni (Zygon, nella fattispecie) ed esseri umani. Kate (#teamTerra) e Bonnie (#TeamUfo) sono a un passo dallo scatenere una guerra interplanetaria, il Dottore cerca di fare da paciere. Leggete queste parole, ascoltatele nel video in apertura, oppure passate oltre. Noi, intanto, le pubblichiamo.

Doctor Who: You just want cruelty to beget cruelty. You’re not superior to people who were cruel to you. You’re just a whole bunch of new cruel people. A whole bunch of new cruel people, being cruel to some other people, who’ll end up being cruel to you. The only way anyone can live in peace is if they’re prepared to forgive. Why don’t you break the cycle?

Doctor Who: Voi volete solo crudeltà e la crudeltà non può che generare altra crudeltà. Non siete superiori alle persone che sono state crudeli con voi. Siete solo una nuova schiera di gente crudele che lo sarà con altri esseri viventi che a loro volta non potranno che esserlo con voi. È un cerchio, un circolo vizioso. Il solo modo possibile per cui tutti possano vivere in pace è essere pronti a perdonare. Perché non volete rompere questo circolo vizioso?

Bonnie: Perché dovremmo?
Doctor Who: Cos’è che volete esattamente?
Bonnie: La guerra.

Doctor Who: Ah. And when this war is over, when — when you have the homeland free from humans, what do you think it’s going to be like? Do you know? Have you thought about it? Have you given it any consideration? Because you’re very close to getting what you want. What’s it going to be like? Paint me a picture. Are you going to live in houses? Do you want people to go to work? What’ll be holidays? Oh! Will there be music? Do you think people will be allowed to play violins? Who will make the violins? Well? Oh, You don’t actually know, do you? Because, just like every other tantruming child in history, Bonnie, you don’t actually know what you want. So, let me ask you a question about this brave new world of yours. When you’ve killed all the bad guys, and it’s all perfect and just and fair, when you have finally got it exactly the way you want it, what are you going to do with the people like you? The troublemakers. How are you going to protect your glorious revolution from the next one?

Doctor Who: Ah. E quando questa guerra sarà finita, quando finalmente i vostri saranno liberati da quelli che non vi vanno bene, come pensate che sarà il mondo? Ci avete riflettuto almeno un po’? L’avete mai presa in considerazione questa cosa? Perché siete davvero molto vicini ad ottenere ciò che volete. Quindi, come sarà? Raccontamelo un po’. Vivrete nelle stesse case? Le persone andranno al lavoro? Ci saranno le vacanze? Oh! Ci sarà la musica? La gente potrà suonare il violino? Chi li farà questi violini? Dunque? Oh, non lo sapete, vero? Perché, come qualunque altro bambino che fa i capricci, non sapete davvero quello che volete. Quindi, lasciate che vi chieda una cosa su questo nuovo coraggioso mondo che volete costruire: una volta che avrete fatto fuori tutti i cattivi e tutto sarà perfetto e giusto, quando avrete ottenuto tutto ciò che pensavate di volere esattamente per come lo volevate, cosa farete con quelli “come voi”? Con i delinquenti, intendo. Come proteggerete la vostra gloriosa rivoluzione dal prossimo pericolo, dai prossimi cattivi?

Bonnie: Vinceremo

Doctor Who: You’ll win? Well maybe — maybe you will win. But nobody wins for long. The wheel just keepts turning. So, come on. Break the cycle.

Doctor Who: Vincerete? Beh, forse sì, forse vincerete. Ma nessuno vince a lungo. La ruota continua a girare. Quindi, coraggio, rompete questo cerchio.

[…]

Doctor Who: Because it’s not a game, Kate. This is a scale model of war. Every war ever fought right there in front of you. Because it’s always the same. When you fire that first shot, no matter how right you feel, you have no idea who’s going to die. You don’t know who’s children are going to scream and burn. How many hearts will be broken! How many lives shattered! How much blood will spill until everybody does what they’re always going to have to do from the very beginning — sit down and talk! Listen to me, listen. I just — I just want you to think. Do you know what thinking is? It’s just a fancy word for changing your mind.

Doctor Who: Perché non è un gioco. È la perfetta riproduzione in scala di una guerra. Ogni guerra che sia mai stata combattuta è qui di fronte a voi: è sempre la stessa storia che si ripete. Quando sparate il primo colpo, non importa quanto vi sentiate nel giusto, non avete idea di chi ucciderete. Non sapete quali bambini staranno per urlare e bruciare, quanti cuori verranno spezzati, quante vite spazzate via, quanto sangue sarà versato finché tutti non faranno l’unica cosa che c’era da fare dall’inizio ovvero sedersi e parlare. Ascoltatemi, voglio solo che cominciate a pensare. Sapete cosa significa “pensare”? “Pensare” è solo un modo gentile che sta a significare “cambiare idea”.

Bonnie: Non cambierò idea

Doctor Who: Then you will die stupid. Alternatively, you could step away from that box. You could walk right out of that door, and you could stand your revolution down. Of course I understand. I mean, do you call this a war, this funny little thing? This is not a war. I fought in a bigger war than you will ever know. I did worse things than you could ever imagine, and when I close my eyes… I hear more screams than anyone could ever be able to count! And do you know what you do with all that pain? Shall I tell you where you put it? You hold it tight… Til it burns your hand. And you say this — no one else will ever have to live like this. No one else will ever have to feel this pain. Not on my watch.

E allora morirete in modo stupido. In alternativa, potete fare un passo indietro, uscire da quella porta e lasciar perdere questa rivoluzione. Io vi capisco, certo che vi capisco. Voglio dire, questa robetta qui voi la chiamate guerra? Questa non è una guerra. Ho combattuto in una guerra, una guerra vera, molto più grande di quanto vi possiate immaginare e quando chiudo gli occhi sento molte più grida di quante mai ne possiate contare. E sapete come si convive con tutto questo dolore? Lo si può solo tenere stretto finché non ti brucia la mano. E ti dici: “nessuno mai dovrà vivere questo inferno. Nessun altro dovrà mai sentire tutta questa sofferenza, non sotto i miei occhi”.

Su Reddit, la conversazione completa tratta dall’episodio.

(Ho lasciato anche la versione in inglese per evitare che la mia traduzione potesse intaccare l’intensità di quanto detto nella lingua originale. Ho tradotto ogni “you” come un “voi”, lo so. Non credo ci sia davvero bisogno di spiegare perché).

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