Distretto di Polizia chiude: stop alla storica fiction di Canale 5
Distretto di Polizia, la storica fiction di Canale 5, non avrà una dodicesima stagione: ad annunciarlo Pietro Valsecchi, che ha prodotto la serie dal 2000
“Distretto di Polizia” non avrà una dodicesima stagione: l’ultima puntata, andata in onda ieri sera, ha segnato la conclusione della storica fiction di Canale 5, trasmessa dal 2000 e prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi. Ad annunciarlo, proprio quest’ultimo, attraverso una dichiarazione all’Ansa.
Valsecchi, molto legato alla serie tv che ha contribuito notevolmente anche a rendere popolare la sua casa di produzione, ne ha approfittato per ringraziare il pubblico ”per aver seguito con tanta passione ed entusiasmo la nostra serie per ben 11 anni.”
“E’ stata una lunga, bellissima avventura”, aggiunge il produttore, “che ci ha regalato emozioni a non finire, che vi ha divertito e commosso in compagnia di tanti bravissimi attori. Come per tutte le cose belle pero’, anche per Distretto di Polizia e’ arrivato il momento di lasciare spazio a nuove e ancora piu’ appassionanti serie tv targate Taodue e Canale 5“.
“Distretto di Polizia” ha debuttato il 26 settembre del 2000, ottenendo 5,4 milioni di telespettatori, destinati però a crescere nel corso delle puntate, fino a finire la prima stagione con 7,3 milioni di persone. Un successo proseguito l’anno successivo, con picchi sopra gli otto milioni di telespettatori. Complici, nella buona riuscita delle prime stagioni della serie, un cast azzeccato, subito entrato nel cuore della gente.
E’ stata Isabella Ferrari la prima protagonista della fiction, interpretando il commissario di polizia Giovanna Scalise, donna forte e determinata costrette a fuggire da Palermo a Roma dopo un agguato mafioso che causò la morte del marito (interpretato, in un cameo, da Raoul Bova). Il suo ingresso nel Decimo Tuscolano, commissariato romano formato da giovani poliziotti alle prese, fino ad allora, con casi semplici e poco impegnativi, sconvolgerà le vite di molti.
Inizia così il percorso della serie, che negli anni ha regalato numerosi colpi di scena (con personaggi all’apparenza dalla parte dei “buoni” e poi rivelatisi cattivi: il primo fu “il prete”, come veniva soprannominato dalla mafia il procuratore Arturo Stasi, amico della Scalise), e morti improvvise dei personaggi più amati, creando così “traumi” al pubblico ogni stagione -il primo personaggio ad essere ucciso fu la poliziotta Nina, interpretata da Serena Bonanno-.
“Distretto di polizia” era diventato un appuntamento fisso per milioni di italiani, anche quando la Ferrari decise di abbandonare la serie, alla fine del secondo anno, insieme a Lorenzo Flaherty. Al suo posto (e questo fu la prima di una lunga serie di staffette sul set) arrivò Claudia Pandolfi, nei panni di Giulia Corsi, accompagnata dalla sorella Sabina (Giulia Michelin) e dal fidanzato Paolo (Giorgio Pasotti). A tenere incollato il pubblico, stavolta, la risoluzione del caso dell’omicidio di Angela (Carlotta Natoli), moglie di Ardenzi (Giorgio Tirabassi), per mano di Carla Monti, sorella di un paziente della donna. 10 i milioni di telespettatori che seguirono il finale di quella stagione.
Le stagioni continuano con l’esclusione, ogni anno, di un personaggio chiave: se nella quarta stagione era tocca a Paolo Libero, per avere un altro colpo di scena dal forte impatto bisognerà aspettare la sesta stagione, con l’uscita dalla serie di Ricky Memphis, interprete di Mauro Belli. La puntata in questione, vista da 8,2 milioni di persone, segna anche il mistero del possibile ritorno sul set dell’attore, dal momento che il finale della stagione mostra un flashback in cui, prima di operare Belli ferito dopo una sparatoria, il medico riceve l’ordine dai servizi segreti di dichiararlo morto, in modo da poter sfruttare il poliziotto per operazioni sotto copertura. L’ipotesi era quella di far tornare Memphis, ma non si è mai realizzata.
Dalla settima stagione in poi, inizia il declino degli ascolti. Nonostante la serie cerchi sempre di rimanere fedele a sè stessa, non snaturandosi e proponendo ogni stagione una linea gialla (insieme ai casi di puntata) che potesse affezionare il pubblico anche con nuovi personaggi. Dopo la Corsi, infatti, arriva Marcello Fontana, interpretato da Massimo Dapporto, presente solo per un anno. Successivamente, a diventare commissario sarà Luca Benvenuto (Simone Corrente), personaggio presente fin dalla prima stagione e comparso fino alle prime puntate dell’ultima (anche lui fa una brutta fine). Sarà lui a guidare il Distretto -fatta eccezione per la decima stagione, col ritorno della Pandolfi a dividere la scena da protagonista con Corrente- fino alla dodicesima stagione, quando arriva l’ultimo commissario, Leonardo Brandi (Andrea Renzi).
In mezzo a tutto questi scambi, sono da ricordare anche i personaggi “secondari”, agenti in forza al commissariato ed utili a smorzare la tensione della trama orizzontale, come Vittoria Guerra (Simona Daniela Morozzi) e Giuseppe Ingargiola (Gianni Ferreri), Parmesan (Roberto Nobile) ed Ugo Lombardi (Marco Marzocca). Molti, inoltre, gli ispettori che si sono avvicendati al Decimo Tuscolano: da Davide Rea (Giampaolo Morelli) ad Anna Gori (Giulia Bevilacqua), da Irene Valli (Francesca Inaudi) ad Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), arrivando a Raffaele Marchetti (Max Giusti) Barbara Rostagno (Lucilla Agosti) e Pietro Espositi (Dino Abbrescia).
La chiusura, d’altra parte, sembrava inevitabile. Il calo di ascolti iniziato negli scorsi anni si è fatto sentire in questi mesi, arrivando a picchi negativi sotto i tre milioni di telespettatori (la puntata di ieri è stata vista da tre milioni di persone, 11,13% di share). Non è servito allungare la messa in onda con un episodio a settimana, nè tantomeno cercare di garantire una continuità con la stagione in corso annunciando (un po’ troppo presto, verrebbe da dire), che la dodicesima stagione ci sarebbe stata.
“Distretto di Polizia” chiude, ed è un bene: la stanchezza della serie si era fatta notare negli ultimi anni, e nonostante un cast quasi sempre azzeccato, erano le storie ad iniziare a ripetersi. Ora Taodue potrà puntare sui suoi nuovi successi, come “Squadra antimafia” ed il recente “Il tredicesimo apostolo”, mentre tra poco andranno in onda “Ultimo 4” con Raoul Bova, “Il clan dei camorristi” e “Famiglia italiana”.