Dimmi quando, Simona Ventura è ‘sul mercato’, perciò va anche su Deejay Tv: “Ho lavorato su tutte le reti con ottimi risultati”
Chi sarà la conduttrice che Simona Ventura ha nominato sua erede e poi si è montata la testa? La frecciatina alla prima puntata di Dimmi quando 2
Quando una è sul mercato può godere del fatto di andare ospite dove le pare, senza esclusiva. Così Simona Ventura è andata prima su National Geographic Channel a parlare di anni Novanta, poi a Ballando (per una notte) e poi ancora all’Arena di Giletti. In queste ultime due apparizioni è apparsa talmente distesa e in forma da evocare wellness a palate. Poi stasera l’abbiamo vista transitare su Deejay Tv e, complici delle luci orrende, l’incantesimo si è interrotto.
Anche SuperSimo non ha resistito a farsi celebrare dall’eterno groupie Diego Passoni, al debutto della seconda edizione di Dimmi quando. Ironia della sorte vuole che la nuova collocazione sia una presa per i fondelli, perché il programma è annunciato alle 20.40 (che poi sono diventate praticamente le 21.00), Passoni cazzeggia per un quarto d’ora, poi dà la linea a Fuori Frigo (tipo la Parodi con l’Ispettore Barnaby) e poi scongela la promessa intervista alla Ventura alle 21.45 (rischiando di farti perdere Reputescion di Scanzi su La3).
Complice il clima à la Will & Grace, la conduttrice non ha risparmiato qualche frecciatina:
“Una volta ho detto a una che era la mia erede e ci crede veramente (si riferiva a Victoria Cabello che le ha soffiato tutti i programmi, o a Caterina Balivo ndr?)”.
Oppure:
“Emis Killa da quel momento in cui ha ballato Maracanà con Sandro Mayer ha detto di no alla Carrà (ridendo, ndr)”.
E’ presto arrivato per lei, però, il momento di prendersi sul serio:
“Non ho mai cercato visibilità facile. Sono andata su Sky, ho lavorato in tutte le reti con ottimi risultati, preferisco non avere l’esclusiva per avere uno stimolo in più. Sai quante hanno fatto la scorciatoia… Io uno scalino alla volta e vedevo quelle che cadevano”.
Poi c’è stato spazio per qualche sana amarcord, tipo la storica telefonata di Maurizio Gasparri, allora ministro delle telecomunicazioni, durante Quelli che il calcio:
“Il famoso sfogo dopo tre mesi di Rai… alla telefonata di Gasparri. Era il 23 dicembre, l’ultima puntata dell’anno di tre mesi straordinari di Quelli che il calcio col 30% di media. Avevamo tutti voglia di andarcene in vacanza… Sai quelle puntate in cui portavo i peluche a tutti. C’era il presidente Zaccaria, in tutta la puntata era stato preso in giro da Gene Gnocchi. Si cambiava di un cambio di management con Freccero. Le cose bisogna vederle, poi semmai mi incavolo o no. Era stata fatta una telefonata, ti stanno a prendere per culo a Quelli che il calcio. Io pensavo fosse uno scherzo di un imitatore, siccome Gene lo nominava sempre… Noi eravamo molto goliardici lì. Quindi da lì ho pensato che… E poi mi sono resa conto che stava facendo l’apologia di una cosa che ho sempre combattuto in Rai e non apparteneva alla mia storia di Mediaset. Lui mi ha lanciato nei giornali di sinistra, che mi trattavamo come una dopo Fabio Fazio… Ero arrivata io più pop. Dicevano, ‘la Ventura può andare in discoteca’. Questa cosa li ha completamente ribaltati”.
A proposito dello scendere a compromessi, Simona è sempre andata dritta per la sua strada:
“La televisione la richiedono alle donne belle, quelle brutte è un po’ difficile. Allora le donne belle per forza devono aver fatto dei passi per lavorare. Però è un pregiudizio ridicolo, che non fa parte né di destra né di sinistra. E’ un pregiudizio stupido secondo me superato dalla prova dei fatti. Ci sono bellissime donne che sono anche molto preparate..”.
La Ventura ha anche ripercorso la sua sfuriata cult all’Isola dei Famosi, in rosso Valentino:
“Mi ricordo l’Isola dei famosi con Malgioglio. Un simpaticone, che era stato amante di una delle concorrenti, aveva chiamato il giornale Chi dando tutte le foto… Vedo che è successo anche la settimana scorsa, questi galantuomini ci sono sempre. Siccome questa ragazza era sposata con dei figli, poi era sull’Isola, l’ho trovata una cosa veramente infame e lì l’ho infamato. Credo di avergli fatto capire che queste cose non si fanno”.
L’intervista è proseguita con una Ventura dal volto umano, a proposito della bella storia della sua figlia adottiva, Caterina:
“Vedo che è molto di moda adesso parlare di bambini maltrattati, bambini in difficoltà. Ma io, per esperienza personale, ho visto che ci sono case famiglia che accolgono questi bambini.. Sono un po’ i bambini della terra di mezzo, in un divorzio molto discusso il pm decide di allontanare il bambino sia dalla mamma che dal padre, per uno scontro così furibondo tra i genitori. Oppure bambini vittime di abusi e maltrattamenti. Una casa famiglia l’ho conosciuta per esperienza personale, da lì è nato questo mio appoggio. Erano sei educatrici e otto bambini. Ho deciso di dare una mano. Adesso siamo un polo educativo, una perla dell’Emilia Romagna. Abbiamo 28 ragazzi, dagli 0 ai 14 anni. Poi mi occupo di un’altra associazione. Mi son detta, perché non occuparmi di casa famiglia anche a Milano, che è ormai la mia città? Così adesso seguo altre due associazioni”.
Oggi Simona è una mamma realizzata:
“Si vive da Dio con la famiglia allargata, Caterina da subito è stata tutta la nostra gioia. Poi adesso siamo veramente una famiglia molto unita. Da subito i ragazzi l’hanno presa come propria sorella. Essendo io personaggio pubblico, da 4 anni le ho sempre raccontato…. E’ una bambina solare, felice. Adesso ha anche il mio cognome, è una grande soddisfazione”.
La Ventura si dice favorevole all’affido anche quando non è strettamente legato a un’adozione definitiva:
“Ci sono molte famiglie – e io so per certo che ci sono famiglie gay con bimbi in affido – che hanno paura che magari un giorno questi possano tornare alla famiglia d’origine. Per molti è un possesso, è un dolore talmente grande che poi non succede quasi mai. Io non ho classismo sul sesso. A me interessa che ci siano persone di buon cuore. Non è che uno è più o meno capace perché è omosessuale”.
Diego Passoni ha concluso la puntata con il tormentone di quest’edizione, dare a ogni ospite un uovo di una gallina adottata dal programma, Chanel. La Ventura è apparsa tra l’entusiasta e l’imbarazzato:
“Che meraviglia. Ma non è bello per i Totti che si chiama Chanel (frecciatina, ndr). Mia nonna aveva un sacco di galline, per me è fantastico. Io andavo sempre a dar da mangiare alle galline… andavo a prendere le uova la mattina. Andavo da mia nonna dicendole che la gallina aveva rotto l’uovo. Ma è nato prima l’uovo o la gallina”.
Se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Simona Ventura a Dimmi quando