DiMartedì | Puntata 8 novembre 2016

Floris apre la puntata dando la notizia della morte di Umberto Veronesi

Matteo Salvini in studio.

Salvini sulla riforma costituzionale: “Mandiamo a casa Renzi, la riforma è scritta male, fa schifo e complica la vita agli italiani”.

Maurizio Crozza, versione Luttwak.

Sulla foto con il fratello di un camorrista, Di Maio: “Non sapevo chi fosse, l’ho scoperto dai giornali, faccio tante foto da quando sono parlamentare”.

Di Maio spiega di trovarsi a Londra per incontrare gli italiani e che “nessuno di loro mi ha parlato della necessità della riforma”.

Secondo Di Maio, il M5S è “l’unica forza politica trasversale a tutte le parti del Paese”.

Di Maio: “Quando ha vinto Brexit, Cameron si è dimesso. Renzi ha detto che avrebbe lasciato la politica se avesse vinto il no. Spero che i cittadini italiani manifestino e chiedano a Renzi di mantenere la parola data”.

Di Maio, ancora sul referendum: “Il No boccerebbe anche il modo di fare politica di Renzi”.

Sulla legge di bilancio: “Siamo all’assurdo, non ci sono le coperture! Lo afferma l’ufficio bilancio Senato”.

Di Maio non si esprime su Trump e Clinton.

Giannini ricorda però che Di Maio ha detto di non volersi pronunciare su Clinton e Trump per non influenzare gli americani: “Delirio di onnipotenza”. Il grillino nega.

Di Maio su Equitalia: “Abolirla significa modificare aggi e more che hanno indici da usurai”.

Su Roma: “La metro C se si deve fare si fa ma non deve essere uno spreco di soldi. Mettiamo prima da parte i lestofanti e poi continuiamo l’opera”.

Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, in studio.

Gratteri: “La mafie prima minacciavano, ora con i soldi corrompono gli amministratori e c’è minore vergogna”.

Gratteri spiega che la strage di Duisburg fu un “errore, le cosche furono rimproverate per aver agito all’estero in quanto i panni sporchi vanno lavati in casa”. Poi precisa che la ‘Ndrangheta “è presente anche in Val d’Aosta e in Emilia Romagna”.

Collegamento con la redazione per aggiornamenti sul voto americano. Pubblicità.

Si apre la pagina dedicata a salute, alimentazione e igiene. Si parte dalla barba.

In studio l’avvocato Anna Falcone (comitati per il no al referendum) e Anna Finocchiaro del Pd (che voterà per il sì).

Si passa alla alimentazione. In un servizio si parla della digestione dei cibi. Verdura e fiorentina allungano i tempi di digestione.

Tutto ciò che ha la buccia non va messo nel microonde. E neanche pollo e pesce, che hanno bisogno di una cottura completa.

Viene analizzata anche l’erba sintetica dei campetti da calcetto.

Tombini. Ma anche la scadenza dei chiodi.

In collegamento il professore Marcello Ticca. Si parla di diete.

“Il burro non fa ingrassare più dell’olio. Acqua ok anche nei pasti”.

Dopo la pubblicità, il viaggio nel lusso a Napoli.

Viene riproposta la copertina di Crozza della scorsa settimana.

In collegamento il ministro della Giustizia Orlando, in studio Piercamillo Davigo, presidente Anm.

Davigo contesta la decisione di posticipare al 7 dicembre, cioè dopo il referendum, l’approvazione della riforma della giustizia. Il ministro si dice d’accordo.

Davido sulla voluntary disclosure: “Non ha senso fare il condono, coloro che non hanno dichiarato… peggio per loro”. Orlando sulla corruzione annuncia “novità importanti e anche la riduzione della pena per chi collabora”.

Cinema. In studio il regista Marco Bellocchio e l’attore Valerio Mastandrea per il film Fai bei sogni.

Finisce la puntata. Alè. Ora la maratona di Mentana.