DiMartedì | Puntata 19 dicembre 2017

Si parte con il consueto lancio flash di Floris. E con gli aggiornamenti live sull’incidente avvenuto in Messico.

Fabrizio Bosso in studio interpreta la sigla. Alessandro Di Battista assiste da dietro le quinte.

Ecco Alessandro Di Battista del M5S in studio. Si parte da Visco e dalle banche: “I renziani hanno utilizzato cariche pubbliche per fatti personali, privati. Non solo Renzi, ma anche la Boschi. Il Pd l’ha fatta lunga per anni sul conflitto di interessi di Berlusconi e ora sappiamo che sono peggio di lui”

Di Battista: “Vorrei che la Boschi fosse ancora ministra perché ogni volta che la Boschi resta bullonata a quella poltrona il Pd perde consensi”.

Sulla decisione di non ricandidarsi, Di Battista: “Io vado in vacanza? No, io torno al mio mestiere”.

Di Battista sulle pensioni: “A quelle sopra i 5 mila euro netti va messo un tetto, da lì recuperiamo risparmi e iniziamo ad aumentare quelle minime. Gli italiani devono sapere che aggrediremo le sacche di potere”.

Ecco Gene Gnocchi, con la maglia “tra i due litiganti, il terzo Floris”.

La maglia che Berlusconi vuole mandare all’astronauta Nespoli nello spazio: “C’è figa su Marte?”

Gnocchi mostra anche l’albero di Natale con tutte le palle raccontate da Renzi! Travaglio si scompiscia.

Gnocchi presenta il panettone Gentiloni che “non sa di un caxxo!”.

Si torna in studio con Travaglio e Giannini. In collegamento Belpietro.

Belpietro: “Nessuno ha mai voluto vedere gli intrecci su Etruria. Se un Ministro parla con le autorità bancarie, non è già una pressione?”

Giannini concorda con i colleghi: “Non è reato, ma quello della Boschi è conflitto di interessi”.

Travaglio sulla Boschi: “Un ministro deve occuparsi della collettività, non degli affari della sua famiglia e del culetto del suo papà”.

Ecco la copertina di Gnocchi: “Il Pd va così male nei sondaggi che se si dovesse votare domani finirebbe dietro il Benevento”.

Gnocchi ironizza anche su Spelacchio: il giardiniere ad averlo progettato è… Massimo D’Alema!

Ecco Pierluigi Bersani in studio. Si parte, anche con lui, da Visco e dalle banche.

Bersani sulla Boschi: “Difende la sua correttezza con l’umiltà di tirarsi da parte oppure sta lì a dispetto di tutto? Parliamo di un ministro che deve capire la sua responsabilità. Ripeto: avvengono troppe cose in pochi chilometri”.

Bersani: “Tra Renzi e Di Maio? Scelta stravagante! Se si parla di euro è più ragionevole Renzi, se si parla di essere più assertivi sull’Europa allora Di Maio, ma devono decidere cosa dire all’Europa”.

A intervistare Bersani anche Travaglio e Franco del Corriere.

Bersani: “È un dovere cercare di parlare con tutti, ma l’alleanza con chi vuole uscire dall’euro non si può fare”.

Si passa a parlare di multe. In studio la Bertucci di Aduc.

Gnocchi è Gene Fox, il fratello di Paolo Fox.

Si torna a parlare di Banca Etruria.

Lavia sulle banche: “Il Governo non poteva fare niente di più di quanto fatto: far fallire quelle banche significava penalizzare i risparmiatori”.

Belpietro: “Ad oggi non abbiamo notizia neanche di un provvedimento per fermare il patrimonio dei banchieri coinvolti”.

Torna Gnocchi, stavolta in veste di postino.

Si parla di vitalizi. In studio Giannini, Bertucci e Rizzo. In collegamento Fornero e Cazzola.

Fornero: “Quando un rappresentante delle Istituzioni parla di equità sociale con disprezzo mi viene un brivido alla schiena, è indegna di rappresentare i cittadini”.

Cazzola: “Le risorse si trovano, ma mettere altri soldi sulle pensioni oggi significa sprecarli”.

Si cambia pagina: alimentazione a Natale. In collegamento il professor Ticca.

Ticca: “Si può benissimo festeggiare senza esagerare a tavola, è importante anche fare attività fisica e non esagerare a mangiare fuori i pasti”.

È già mercoledì. Aggiornamenti sull’incidente dell’autobus turistico in Messico: tra i morti non ci sono italiani.

Sondaggi Ipsos.

In studio il direttore dell’Ansa, che presenta il libro fotografico del 2017.

Cazzola: “Trump e il Papa sono i due leader del populismo”. Floris: “Non li metterei sullo stesso livello”.

Floris entra nella galleria borghese di Roma.

In studio Naomi Klein. Si parla della politica dello choc adottata da alcuni politici (tra i quali Trump).

Klein: “C’è un vuoto di ideologia in cui si è fatta largo la destra. Viviamo in un mondo di crisi che vanno gestite e vengono cavalcate”.

Le prime pagine dei quotidiani di domani, con Viscia Portel (che, erroneamente, legge “fallimento Pd” invece che “fallimento M5S”).

In studio il professor Tonelli, fisico che presenta Cercare mondi, il suo nuovo libro: “L’universo nasce dal vuoto”.

In studio la pedagogista Contini. Gli interessi sono emozioni?

Contini: “L’emozione che non c’è è la vergogna”.

In chiusura Fabrizio Bosso, che aveva aperto la puntata.

Finisce la puntata. Alè. DiMartedì torna in onda il 9 gennaio.