DiMartedì | Puntata 17 ottobre 2017

Sta per iniziare la puntata.

Consueto lancio-flash di Floris.

Roberto Fico del M5S in studio.

Si parte da Visco. Fisco: “Finalmente anche il Pd ci dà ragione sul suo cattivo operato”.

Fico: “Di Maio comanda? No, nel M5S non comanda nessuno. Con lui c’è dibattito”.

Floris incalza Fico anche sull’avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca Appendino. Quindi ferma l’intervista, che riprenderà dopo con Giannini, Franco e Giorgino. Ora Gene Gnocchi.

Gnocchi ironizza sul decimo compleanno del Pd (“coinciso con la fine del centrosinistra”) e su Fico: “Casaleggio e Associati. Ma chi caxxo sono questi associati?”.

Gnocchi anche questa settimana lancia il suo ‘partito’: Il Nulla.

Marco Travaglio in collegamento.

Floris parte dalla legge elettorale con Travaglio: “È piena di forzature, una simile è stata bocciata in Bulgaria”.

Travaglio sull’avviso di garanzia alla Appendino: “Il debito l’ha fatto Fassino e l’avviso di garanzia lo mandano a lei”.

Alla discussione si aggiungono Emiliano, Belpietro, Sallusti e Calabrò.

Sallusti: “Ho ascoltato Travaglio dire un sacco di sciocchezze, ormai parla come i grillini, senza contraddittorio”. Replica: “Me ne dica una, così posso rispondere”.

Sallusti sostiene che Travaglio abbia ridimensionato i guai giudiziari della Appendino. Travaglio: “Mai detto”. E ricorda che “il tuo padrone”, ossia Berlusconi, è stato condannato per falso in bilancio.

Sallusti a Travaglio: “Il tuo padrone è Grillo”. Replica: “Non ho padroni”.

Emiliano sul Rosatellum:” Fa paura”.

Entra in studio Rosato. Che fa notare a Floris come quasi tutti gli ospiti che finora hanno parlato siano critici sulla legge elettorale.

Rosato rivendica che la legge elettorale è la più votata nella storia parlamentare. Travaglio: “Scritta coi piedi”.

Per Travaglio, Rosato ha “truccato le regole elettorali a 6 mesi dal voto”.

Sallusti torna a dire che Travaglio ha un padrone, cioè Grillo. Travaglio gli ride in faccia e ribadisce: “Non ho nessun padrone”.

Rosati: “Non c’è un costituzionalista che abbia detto che questa legge sia incostituzionale”.

Pubblicità.

Si riparte dall’intervista a Fico, con Giannini, Franco e Giorgino. E dal caso Visco.

Fico interpellato anche sulle dinamiche interne al M5S, compresa la candidatura a Premier di Di Maio.

Fico interpellato anche sulla Rai e sulla sua battaglia perché Fazio e Vespa non intervistino politici.

Pubblicità.

Si parla di pensioni. Un servizio introduce il tema. In collegamento Elsa Fornero. In studio Myrta Merlino, in collegamento anche Emiliano.

La Merlino chiama l’applauso dello studio per la Fornero “capro espiatorio”.

Si passa ai vitalizi, altro tema classico di DiMartedì.

Pubblicità.

Un servizio spiega che ai parlamentari stipendio e diaria (circa 9 mila euro netti) non sono né sequestrabili né pignorabili.

Fornero: “Non lo sapevo”.

Ospiti ora Alessandrucci, Cazzola, Luisa di Milano Finanza e Damiano.

Si aggiunge in studio anche Licia Colò.

Si parla di diritti ‘nascosti’.

Cazzola: “La Alessandrucci è più bella di me, che può interrompere?”. In coro lo studio: “Sì”.

Rocco Tanica confermato anche questa settimana. Ecco il suo notiziario: Tanica news.

È già mercoledì: Vicsia Portel legge le prime pagine dei quotidiani di domani.

Sondaggi. Gentiloni la personalità che potrebbe unire il centrosinistra, secondo gli intervistati.

Paolo Mieli in studio: Il caos italiano è il suo nuovo libro.

Damiano Tommasi in studio: ex calciatore, oggi è il presidente dell’Associazione italiana calciatori.

Floris interpella Tommasi sul tema dell’immigrazione.

In studio Pierluigi Battista: il suo nuovo libro si intitola A proposito di Marta.

Il candidato alla Regione Sicilia Claudio Fava in studio.

Si chiude, come di consueto, con la pedagogista Contini. Il tema è la gestione delle emozioni.

Finisce la puntata. Alè.