DiMartedì | Puntata 13 dicembre 2016

Tra gli ospiti di stasera Luigi Di Maio del M5s, l’ex ministro del governo Monti Elsa Fornero e il giornalista Giovanni Minoli.

Floris annuncia una “sorpresa” di Maurizio Crozza. La puntata però si apre con l’intervista a Giovanni Minoli, secondo cui il governo Gentiloni è parso un po’ depresso.

La previsione di Minoli su Renzi: “Farà le primarie del Pd e si candiderà primo ministro ma con una nuova investitura”.

Maurizio Crozza.

Crozza: “Boschi promossa a sottosegretario, proprio quello che volevano gli italiani. 40% ha votato sì a Renzi, 60% no, la Boschi merita un premio”.

“Gentiloni come carisma politica in una scala da 1 a 100 lui era quello che lavava la scala”.

Crozza imita per la prima volta Gentiloni, ma mette le mani avanti: “Il mio è un tentativo disperato, ma anche il suo lo è”.

Crozza saluta Floris, questa potrebbe essere la sua ultima apparizione su La7 (nel 2017 passerà al canale Nove di Discovery): “Non so neanche se ci rivediamo”.

Luigi Di Maio ospite in studio.

Di Maio: “Il governo Gentiloni è l’emblema della scorciatoia, la gente ha bisogno di meritocrazia”.

Per Di Maio, il governo Gentiloni è “un tradimento del popolo italiano”: “20 milioni hanno votato No, qualcosa significherà?”.

Secondo Di Maio, “non c’era bisogno di nominare un altro governo”: “Il governo Gentiloni farà misure dannose”.

Di Maio non ha dubbi: “È necessario abolire la pensione dei parlamentari e vedrete che si va subito al voto”.

Su Renzi, “gioca il gioco di chi dice che lascia la politica ma non la lascia veramente”.

Ora anche Aldo Cazzullo e Massimo Giannini in studio.

Di Maio ribadisce che il M5S vuole andare subito al voto e che per la legge elettorale bisognerà aspettare la sentenza della Consulta.

Secondo Cazzullo, dare al M5S il governo del Paese è un “azzardo”.

Di Maio sull’assessore Muraro al Comune di Roma: “Si è dimessa dando un segnale di discontinuità in un Paese dove nessuno si dimette”.

Sugli immigrati, Di Maio: “Arrivano in Europa, è necessario la distribuzione tra tutti i Paesi e capire chi deve restare e chi va mandato via”.

In studio Vittorio Zucconi e Massimo Franco. Montanari in collegamento.

Montanari: “Renzi ha lasciato la politica ma ora sta a noi uscire dallo stagno”. Zucconi:” Renzi deve andare a casa? Dipenda da noi, non da lui, che può fare quello che vuole”.

Montanari: “Serve subito una legge elettorale che dia la stessa maggioranza a Camera e Senato”. Zucconi: “Bisogna andare a votare, ma non possiamo immaginare che le elezioni risolvano tutto”.

Zucconi: “Quelli del M5S dovrebbero parlare di ciò che vogliono fare, adesso dicono solo che il Pd fa schifo”.

Franco nota che Renzi non ha raggiunto nessuno dei tre obiettivi che gli erano stati posti: riforme, indebolire il M5S e far ripartire l’economia.

Montanari: “A Renzi piacerebbe avere il Paese in ostaggio però a 17 milioni di poveri non interessa il futuro dell’ex Premier”.

Elsa Fornero in collegamento: “Non carichiamo il governo Gentiloni di aspettative che non può sostenere”.

Fornero: “Il governo Renzi ha inspiegabilmente smesso di fare una seria spending review. Si può ripartire da lì”.

Pierluigi Pardo in studio. E torna Vittorio Zucconi. Si parla di comunicazione e di look dei politici.

Pardo su Renzi: “Con il suo stile informale è molto simile a Salvini”.

Zucconi su Renzi: “Il suo limite, rispetto a Berlusconi, è stato sembrare artefatto nella sua cordialità”.

Secondo Pardo, “Berlusconi è stato il personaggio più divisivo della storia di questi anni”.

Un servizio sul vitalizio: i parlamentari vanno in pensione dopo 4 anni, 6 mesi e un giorno di legislatura.

In studio Sotis e Giannini. In collegamento di nuovo la Fornero.

Fornero sul contribuito di solidarietà: “Sarebbe equo che fosse riconfermato, i politici dovrebbero spendersi per mantenerlo”. Sotis: “Non sarà mantenuto”.

Pensioni, Giannini: “Il blocco dell’adeguamento è ingiusto, è una norma odiosa”.

Fornero: “Ho votato sì al referendum, ma con sofferenza”.

Fornero apre alla proposta del M5S sul reddito di cittadinanza: “È una misura di civiltà, senza distribuire soldi a pioggia”. Giannini: “Fornero grillina”. Lei: “No, Fornero indipendente”.

Fornero: “I voucher possono essere utili, ma ne facciamo un uso sbagliato”.

In onda un servizio dedicato al lusso nella ristorazione e nello shopping.

Viene riproposta la copertina di Crozza della settimana scorsa.

Susanna Camusso e Ilaria Sotis in studio, Maurizio Belpietro in collegamento.

Belpietro: “Bisogna trovare 20 miliardi, il rischio è che scattino le clausole di salvaguardia”.

Secondo la Camusso, la legge di bilancio “non determinerà la crescita del Paese”.

Si parla di voucher che per la Sotis “potrebbero diventare la legittimazione del caporalato”. Camusso: “Bisogna denunciare il lavoro in nero, è reato lo sfruttamento e il lavoro forzoso”

Il giudizio della Camusso sul governo Gentiloni: “È una fotocopia del governo precedente, abbiamo bisogno di novità”.

Aggiornamento in diretta di Vicsia Portel dalla redazione. Poi in studio Enzo Bianchi.

Bianchi: “Negli ultimi 10 anni c’è stato un impoverimento forte, le persone ci chiedono il cibo e non più i soldi”.

Bianchi: “La ricchezza non va demonizzata, ma quando la ricchezza non è distribuita diventa iniqua”.

In studio il presidente dell’Istituto Internazionale diritto umanitario, Fausto Pocar.

In studio anche Meric Akay, figlia del giudice Onu arrestato in Turchia per aver scaricato una app.

Finisce l’ultima puntata dell’anno di DiMartedì. Alè.