Dieci Cose, conferenza stampa con Flavio Insinna e Federico Russo

Tra qualche minuto inizierà la conferenza. Intanto ecco lo studio.

Inizia la conferenza.

Ospiti prima puntata: Bebe Vio, Mario Calabresi, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Nino Frassica, Claudio Lippi, Alessandro Borghese, Elio e Le Storie tese, Gialappa’s Band.

Ci saranno anche gli Street Clerks e la magia dei Catapult.

Il direttore Fabiano leggere la lettera scritta da Dario Fo alla Rai a marzo scorso, in occasione dei suoi 90 anni (la tv pubblica propose una programmazione ad hoc).

Fabiano: “Alle 14 oggi su Rai1 lo spettacolo Callas di Dario Fo con Paola Cortellesi”.

Fabiano: “Dieci Cose è il primo prodotto seriale di intrattenimento della stagione. È un prodotto che si inserisce alla progettualità del sabato caratterizzata da tante diversità e da un elemento in comune, ossia il livello della proposta. Negli scorsi 5 sabati ci sono stati eventi culturali”.

Fabiano: “Dieci Cose è uno show particolare in cui alle parole si unirà tanto spettacolo. È un meccanismo semplice: chiunque può partecipare e divertirsi a stilare la propria lista di dieci cose. È un gioco semplice e coinvolgente. Ma è anche difficile, perché trovare dieci cose che hanno segnato la propria vita non è banale”.

Fabiano: “Flavio Insinna è un pilastro di Raiuno. Federico Russo è la novità che proponiamo. La coppia si era creata 5 mesi fa a Stoccolma per l’Eurovision. Vogliamo portare su Rai1 talenti come Federico”.

Fabiano: “La scenografia, bellissima, sarà un pezzo importante dello spettacolo”.

Fabiano dà il benvenuto su Rai1 a Duccio Forzano: “È anche autore del programma, è un regista che si fa sentire”.

Fabiano: “Dieci cose inizierà alle 20.35, come successo nei sabati precedenti”.

Leonardo Pasquinelli di Magnolia: “Rai1 ha il coraggio di innovare. Chi cerca nella nuova Rai la voglia di fare cose nuove la può trovare”.

Leonardo Pasquinelli di Magnolia: “Dieci Cose è difficile da catalogare, dal varietà al talk show. Il programma nacque un po’ di tempo fa, alla presentazione del film di Veltroni su Berlinguer. Veltroni lo conosco da tempo, abbiamo sempre litigato perché lui odia i reality. Gli proposi una roba, lui disse ‘no, grazie’. E mi propose Dieci Cose, ossia l’idea di festeggiare personaggi famosi attraverso le cose che hanno caratterizzato la loro vita”.

Pasquinelli: “Dieci Cose è un programma originale, non si base su formati già esistenti, è nato a Roma. Siamo grati alla Rai di poter lanciare un nuovo formato. Il nostro obiettivo di fondo è di portare il modo di fare spettacolo italiano nel mondo”.

Insinna tiene a omaggiare la squadra Rai e quella Magnolia che lavorano al programma.

Insinna: “Dieci Cose è un meraviglioso sasso lanciato in uno specchio d’acqua: il sasso fa 10 cerchi, anzi 20. I protagonisti sono Cattelan e Buffon”.

Insinna: Per me è un modo per imparare a sottrarmi, a levarmi con piacere. Contano le cose di chi viene a raccontarle. Con Mario Calabresi, inserito da Buffon nelle dieci cose, abbiamo parlato senza retorica di perdono e di cose alte. Pensare che tutto questo avviene il sabato sera mi ha reso orgoglioso di far parte di questo progetto”.

Insinna: “Dieci Cose è una festa, è un’altra occasione che la Rai mi dà. Dieci Cose non è la nostra festa, mia o di Federico, ma la festa con gli italiani”.

Russo: “Io e Flavio ci siamo conosciuti a Polignano, ospiti di un festival letterario. Ci siamo poi ritrovati a Stoccolma”.

Russo: “Tra le mie dieci cose metto il sabato sera di Rai1. Ho ricordi del varietà di Rai1, di quando guardavo la tv con la mia nonna Lucia. Fantastico, Scommettiamo che…” Insinna: “Da nonna Lucia a nonno Flavio!”.

Russo: “Il varietà è un genere che amo, ho sempre voluto fare questo tipo di programma. È un varietà 2.0, è una festa. L’ambizione è che diventi un gioco collettivo”.

Russo spiega che verranno mostrati lati inediti degli ospiti. Poi annuncia: “Io e Flavio balleremo nella prima puntata”.

Claudio Fasulo, responsabile intrattenimento Rai1: “La chiave vera di questo show è l’introspezione che può generare. Dieci Cose è un gioco di società che fa bene alla mente. Dopo cena con gli amici pensate alla vostra vita e alle cose più importanti. Non per forza positive. È questa la chiave più bella e potenzialmente contagiosa. L’attività social non a caso è imponente”.

Fasulo: “Buffon e Cattelan sono una coraggiosa prima coppia da raccontare”. Definisce Bebe Vio “un campione, un colosso” e assicura che “vi farà buttare il telecomando”.

Domande. Quali sono le Dieci Cose chieste agli ospiti? Russo: “Chiediamo agli ospiti di raccontarsi in 10 cose”. Fasulo precisa: “Sono le Dieci Cose più importanti della mia vita”.

Dieci Cose è ispirato al questionario di Proust? Pasquinelli: “No, lì si va per categoria, qui si può parlare di tutto”.

Pasquinelli conferma che nel programma c’è anche l’elemento della memoria e del ricordo.

Perché proprio Dieci Cose? Fabiano: “11 era brutto”. Pasquinelli: “Così. 10 è un numero impegnativo, dopo la sesta e la settima inizi ad andare davvero a fondo. Ma andare a fondo nella vita fa veramente bene”.

Nostra domanda sulla sfida con Tu sì que vales. Fabiano: “La scommessa è di allargare il nostro portafoglio di prodotti seriali. L’ascolto sarà un dato importante, è chiaro. La concorrenza del sabato è molto complicata. Ma non faremo scelte sul futuro in base al fatto se il programma batterà la concorrenza. L’obiettivo è mostrare la capacità dello show di proporre al pubblico un’alternativa di intrattenimento. Non ci baseremo solo sui numeri”.

A dicembre partirà il quiz musicale con Amadeus, il sabato sera su Rai1.

Russo: “La presenza sui social non si limita soltanto alla messa in onda del sabato sera”.

Fabiano: “È un falso mito che il pubblico più giovane non sia davanti alla tv il sabato sera. Il fatto che Amici vada in onda il sabato e faccia quei numeri qualcosa significa. Anche i nostri recenti eventi del sabato sera hanno avuto grande partecipazione social”.

Fabiano: “Gli ascolti sono fondamentali, ma non sono l’unica forma di misurazione. Saranno sempre molto importanti. Un editore pubblico che non ha grande pubblico non fa bene il suo mestiere”. Sull’indice di gradimento: “Esiste, la Rai ci lavora da anni. Noi e i nostri omologhi abbiamo però ancora trovato un metodo e un criterio che abbia la stessa forza di quello della misurazione degli ascolti”.

Insinna ha attivato la diretta su Facebook e invita i giornalisti a salutare in favore di smartphone.

Veltroni aveva pensato da subito ad un varietà? Pasquinelli: “Sì, voleva fare un varietà. Penso sia la prima volta che una sua idea diventa un programma tv”.

Finisce la conferenza.