I nuovi programmi con i quali Giovanni Floris debutterà su La7 si intitoleranno Diciannovequaranta e Dimartedì (continua la moda dei titoli composti da parole attaccate). Ad annunciarlo è l’agenzia Ansa, mentre la conferma arriva direttamente dal sito ufficiale della rete di Urbano Cairo. Il primo andrà in onda a partire dall’8 settembre, dal lunedì al venerdì, e tenterà di fare da traino al tg di Enrico Mentana. Il secondo esordirà martedì 16 settembre in prima serata, in concomitanza con la partenza di Ballarò, da questa stagione condotto da Massimo Giannini.
La redazione di Floris è al lavoro dai primi di agosto nella nuova sede negli studi EliosStudios di via Tiburtina a Roma che ospiteranno anche i due programmi, prodotti dalla Itv Movie di Beppe Caschetto. Gli autori e gli inviati di punta di Ballarò hanno seguito il giornalista nella sua nuova avventura su La7; ma a Diciannovequaranta e a DiMartedì lavorano anche alcuni giovani. In totale la squadra dovrebbe essere composta da una trentina di persone: i redattori sono Lavinia Orefici, Isotta Galloni, Felicia Mammone, Luca Calvetta, Emanuela Pendola, Lucia Magi, Lorenzo Caroselli, Carlotta Garancini, Filippo Sciucchini, Raquel Garcia Alvarez, Luciano Cerasa, Francesca Caria, Giulio Taliercio, Claudia Nanni; per la produzione Fulvia D’Ottavi, Annalisa Aniballi, Germana Fusco, Luca Santarelli; gli inviati sono Filomena Leone, Andrea Scazzola, Uski Emilia Audino. Federico Taddia consulente.
Diciannovequaranta sarà dedicato all’analisi della notizia del giorno, con contributi esterni e probabilmente anche ospiti in studio. Il modello di riferimento della striscia quotidiana dovrebbe essere Il fatto di Enzo Biagi. Per quanto riguarda Dimartedì, dovrebbe trattarsi del talk show tradizionale (ma l’idea è di inserire elementi di innovazione), con le presenze di Maurizio Crozza (a lui sarà affidata la consueta copertina satirica) e di Nando Pagnoncelli, per i sondaggi Ipsos.
Lo studio, ipertecnologico, sarà un ambiente a 360 gradi, con il pubblico sui quattro lati e al centro l’arena con gli ospiti e numerosi schermi e monitor alle pareti.
Scenografo Marco Calzavara, direttore della fotografia Marco Vignanelli, regista Duccio Forzano. Il quale, al Velino, ha spiegato:
Mi sono confrontato con Giovanni sulle idee di racconto. Stiamo andando in un’altra direzione rispetto al ‘mercatino’. Giovanni ha cambiato rete e volta pagina.