Diario di guerra, Mentana torna in onda su La7 per Israele senza Dario Fabbri: “Le Iene non c’entrano nulla, vi spiego perché”
Diario di guerra Israele: Mentana torna in onda su La7 con lo speciale, ma stavolta non c’è Dario Fabbri, di recente oggetto di un servizio delle Iene
AGGIORNAMENTO
Enrico Mentana chiarisce a TvBlog che “il servizio de Le Iene, che non ho visto, non c’entra nulla con l’assenza di Dario Fabbri a Diario di guerra”. Trattasi invece di una precisa scelta motivata già pubblicamente dal direttore del TgLa7 nei giorni scorsi. Di seguito pubblichiamo la lettera inviata da Mentana a Puglisi il 6 settembre (postata su X il giorno successivo). In grassetto evidenziamo il passaggio fondamentale.
Gentile professore, apprendo solo ora che nei giorni scorsi mi ha lanciato una serie di domande riguardanti Dario Fabbri e il suo titolo di studio attraverso X, fu Twitter. Io però ho lasciato da ormai dieci anni quel social network, e non me ne sono mai pentito. Mi è stata descritta la sua campagna, che non discuto ma certo non è fatta per appassionarmi: io, come saprà, a suo tempo non mi sono laureato. Interruppi l’università alla fine del 1979, quando il direttore del tg1, Emilio Rossi, mi fece sapere che mi avrebbe assunto come praticante. Anche di questo non mi sono mai pentito. Da 32 anni svolgo a mia volta il ruolo di direttore responsabile, dapprima nel nascente tg5 e poi nel tgla7. Non spetta certo a me giudicare se i due diversi editori abbiano fatto bene ad affidarmi la nascita del primo e il rilancio del secondo, nonostante l’assenza di un diploma di laurea. So però che ho avuto anche la fortuna di assumere molti giovani, poi affermatisi nella professione. Potrà verificare che a nessuno di loro ho mai chiesto né per chi votassero né se fossero laureati.
Così anche è stato – per venire alla sua “magnifica ossessione” – con Dario Fabbri, che ho conosciuto il giorno dell’invasione russa dell’Ucraina: non mi sono mai chiesto, né ho chiesto a lui, per chi votasse e se fosse laureato. E mai fino a oggi mi sono posto il problema, che per me non rileva: senza fare improponibili paragoni, il più grande divulgatore scientifico italiano, e primo animatore del debunking antibufale, Piero Angela, non era laureato. E il figlio Alberto, nel raccoglierne il testimone, ha scelto nella squadra del suo programma proprio Fabbri per il settore geopolitico. Durante le dirette sulla guerra – cento giorni di appuntamenti quotidiani, con una linea informativa in cui mai si è perso di vista l’elemento basilare che in quel conflitto ci sono un aggressore e un aggredito – non mi sono peraltro mai rivolto a Fabbri chiamandolo “dottore”. Del resto non ho mai chiamato così nessun’altra delle figure con cui ho dialogato in questi decenni di programmi d’informazione.
A Fabbri non ho chiesto per chi votasse o che cursus di studi avesse neanche quando gli ho proposto l’avventura di Domino, e nemmeno ho verificato se fosse iscritto all’ordine dei giornalisti. Da quando è nata la rivista di geopolitica, per un’ovvia misura di buon gusto, non l’ho più avuto ospite nel tg e nei programmi di cui sono conduttore, così come non ho più invitato Franco Bechis da quando ha accettato di dirigere Open. Ricordo peraltro che editrice di Open è una società senza scopo di lucro, di cui sono fondatore e finanziatore unico. Sono orgoglioso di aver conferito in Open a fondo perduto oltre 500mila euro di capitale per sostenere l’obiettivo di creare giovani giornalisti, con contratti a tempo indeterminato. In questi anni 20 di loro sono già diventati professionisti. Sperando di aver soddisfatto le curiosità sue e dei suoi interlocutori social, cosi come mi sono state sommariamente riassunte, la invito in caso di nuove impellenti ed epocali domande di questo tipo a scrivermi o a telefonarmi direttamente, come fanno tutte le persone per bene, quale che sia il loro titolo di studio. Buon lavoro
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Diario di guerra, Mentana torna in onda su La7 per Israele senza Dario Fabbri
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L’attacco di Hamas ad Israele riporta in onda su La7 il Diario di guerra di Enrico Mentana. Lo speciale del telegiornale è tornato oggi pomeriggio, domenica 8 ottobre 2023, alle ore 18.00. Uno spazio giornalistico per approfondire quanto sta succedendo in Medio Oriente e per fornire aggiornamenti in tempo reale. Dal punto di vista meramente televisivo la notizia è l’assenza di Dario Fabbri.
Diario di guerra, domenica 8 ottobre 2023: chi c’era
Tra gli ospiti di Enrico Mentana in studio Carlo Biffani, esperto di sicurezza, intelligence e terrorismo, Marco di Liddo del Centro Studi internazionale e, collegata da Londra, Nomi Bar-Yaacov.
Perché non c’era Dario Fabbri?
TvBlog ha chiesto a La7 i motivi alla base dell’assenza di Dario Fabbri nel primo appuntamento di Diario di guerra, ma al momento non ha ricevuto risposte ufficiali. La mancata partecipazione dell’esperto di geopolitica è legata al caso che lo ha riguardato nel corso dell’estate e che negli ultimi giorni si è riacceso dopo il servizio di Antonino Monteleone tramesso martedì scorso a Le Iene?
Breve riassunto delle puntate precedenti: l’economista Riccardo Puglisi ha adombrato sui social il dubbio che, a differenza delle varie biografie presenti in rete, Fabbri non fosse laureato in Scienze politiche. Il diretto interessato non ha fornito chiarimento per settimane. Lo ha fatto soltanto in settimana, rispondendo alla domanda diretta di Monteleone, che prima aveva incontrato e incalzato proprio Mentana, che ha contribuito alla popolarità di Fabbri ospitandolo lo scorso anno nelle puntate di Diario di guerra dedicate ai fatti avvenuti in Ucraina a partire da febbraio 2022. Il giornalista è direttore responsabile della rivista Domino, di cui Fabbri è direttore editoriale.
Interpellato dalla Iena di Italia 1 sul perché Open, il suo giornale online, non avesse operato il fact-checking, Mentana aveva risposto così: “Noi il Fact-checking su Fabbri l’abbiamo fatto, ma ciò che abbiamo scoperto sono caz*i nostri. Dobbiamo dare questa notizia? Noi diamo quello che ci pare“. Per la cronaca, Fabbri ha ammesso di non aver conseguito la laurea.
Diario di guerra andrà in onda quando?
Nel corso dello speciale odierno, Enrico Mentana ha spiegato che “non so se nei prossimi giorni ci sarà ancora Diario di guerra, la speranza è che questa guerra si trasformi in qualcosa di diverso, in una trattativa diplomatica magari stanotte al Cairo. Ma è una pia illusione, quindi è probabile che questo appuntamento lo vedrete anche nei prossimi giorni“.