Del Debbio candidato governatore in Toscana, Meloni: “Magari, sarebbe perfetto”. Un endorsement che innesca una riflessione
A Tagadà Giorgia Meloni promuove la candidatura di Paolo Del Debbio alla presidenza della Regione Toscana: “Magari, sarebbe perfetto”. Un endorsement che innesca una riflessione su eventuali “incompatibilità” con la conduzione di Dritto e Rovescio. Il precedente del 1995 (contro la Lega)
L’avventura di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio potrebbe terminare anzitempo. Condizionale d’obbligo dal momento che la previsione è legata all’ipotesi di candidatura del conduttore alla presidenza della Regione Toscana.
Una voce fino a qualche settimana fa, divenuta col passare del tempo un’idea fondata che, oltre a Matteo Salvini, trova d’accordo anche Giorgia Meloni.
“Magari ci cascasse – ha affermato la leader di Fratelli d’Italia a Tagadà – la Toscana è una partita molto impegnativa, è un’altra regione dove la sinistra ha un sistema di potere consolidato molto forte. Bisogna individuare un bel candidato e Del Debbio sarebbe perfetto, magari lo volesse fare, io sarei assolutamente a favore. Nel caso di Paolo non sarebbe un candidato di partito; è un profilo che mi piace indipendentemente da chi lo indica. Un profilo meno di partito sarebbe un profilo vincente in Toscana”.
La Meloni tenta quindi di collocare il giornalista nella categoria dei civici. La storia politica di Del Debbio, tuttavia, racconta un’altra storia con il volto del giovedì di Rete 4 che fu tra i promotori della fondazione di Forza Italia nel 1994 e, l’anno seguente, addirittura candidato come governatore, sempre in Toscana.
Il duello con Vannino Chiti non fu fortunato. Del Debbio – sostenuto da Forza Italia, Alleanza Nazionale e Ccd – ottenne il 36% dei consensi contro il 50% del rivale. Da segnalare come la Lega si trovasse a sorpresa sul versante opposto, al fianco del Pds. D’altronde erano passati pochissimi mesi dal ribaltone di Umberto Bossi che causò la caduta del governo Berlusconi.
Tornando alla tv, ci si domanda a questo punto che tipo di contraccolpo potrà generare questo corteggiamento, con Del Debbio accusato a più riprese di faziosità e partigianeria. L’ultima polemica in ordine di tempo è stata innescata da Pierfrancesco Majorino (“lei conduce e fa politica“, fu la critica mossa in diretta).
Certo è che, pure un semplice endorsement da parte dei due esponenti di punta del centrodestra, un discorso su eventuali “incompatibilità” lo innesca.