Ddl Zan e la tv popolare tra Uomini e donne, Antonella Clerici, Barbara d’Urso e Geppi Cucciari
Ddl Zan, Antonella Clerici prende posizione in diretta, Barbara d’Urso sceglie la via della (quasi) imparzialità, Geppi Cucciari si schiera
La casualità, ma anche un po’ il simbolismo, televisiva ha fatto sì che proprio nel giorno in cui veniva affossato dal Senato il discusso Ddl Zan, su Canale 5 andasse in onda la puntata di Uomini e donne con il bacio del corteggiatore Ciprian e della tronista Andrea Nicole (la prima tronista nata uomo della storia del programma di Maria De Filippi).
Decisamente non casuale, invece, la presa di posizione di Antonella Clerici, pronunciata stamattina, in apertura di È sempre mezzogiorno in diretta su Rai1:
Quest’anno abbiamo davvero vinto tutto: sport, dolci, panettoni, Nobel per la fisica. Siamo al top. Peccato per i diritti civili, perché abbiamo perso un’occasione. Ma questa è un’altra storia.
Barbara d’Urso, emblema della conduzione televisiva popolare in Italia e da tempo attiva pubblicamente sui temi LGBTQI, nella puntata di ieri di Pomeriggio Cinque si è limitata (non senza fatica, a dir la verità) a fare da arbitro del talk (di fronte al video dell’esultanza in Senato del centrodestra ha detto “non voglio commentare“, mentre ha concordato con Rosanna Cancellieri sulla contrarietà rispetto alla votazione segreta), nel quale si sono confrontati favorevoli (tra questi Alessandro Cecchi Paone e Vladimir Luxuria all’esterno del Senato) e contrari (Mauro Coruzzi e Carmelo Abbate). Soltanto alla fine si è espressa, anche se con una dichiarazione molto generica e legata solo in parte al dibattito sul Ddl Zan:
Voglio dire una cosa in cui credo fortemente: l’amore è amore. Punto. Per questo combatterò per tutta la vita (…) Bisognerà riproporre la legge per la parità di diritti. Quelli che aggrediscono una persona in quanto omosessuale devono essere puniti esattamente come vengono puniti quelli che picchiano i ragazzi che hanno difficoltà e che non possono difendersi.
Molto più schierato l’atteggiamento di Geppi Cucciari, che a Che Succ3de su Rai3 ieri sera ha ospitato il deputato Alessandro Zan e ha ricordato, tra le varie cose, che il disegno di legge non riguardava soltanto le discriminazioni per sesso e genere, ma anche la disabilità.