Tra i momenti più emozionanti della 66esima edizione dei David di Donatello, andata in onda ieri sera su Rai 1, e, sicuramente, tra i momenti televisivi più toccanti degli ultimi anni, è da ricordare assolutamente il discorso di Emma Torre, la figlia di 12 anni di Mattia Torre, che ha ritirato il premio che suo padre, regista e sceneggiatore scomparso nel 2019, tra i creatori della serie Boris (insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico), ha vinto per il film Figli, nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale.
Accompagnata sul palco dalla madre Francesca Rocca, Emma Torre ha commosso tutti con il seguente discorso:
Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Volevo dedicare questo premio a tutte le persone che mi sono state vicine… Dedico questo premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e alla mia mamma che non si arrende mai. Figli parla di famiglie sole e di bambini che nascono, per questo ringrazio le ostetriche che ogni giorno si impegnano per far nascere i bambini e i medici e gli infermieri che ogni giorno si impegnano per non far volare via le persone. Bravo papà.
Valerio Mastandrea, protagonista di Figli insieme a Paola Cortellesi, entrambi commossi, ha riservato un lungo abbraccio alla figlia di Mattia Torre dopo il suo discorso.
Poco dopo, Carlo Conti ha richiamato Emma sul palco per un’emozionante standing ovation.
Il discorso di Emma Torre, poco più avanti, è stato citato anche da Pierfrancesco Favino. L’attore, nominato, quest’anno, ai David di Donatello per la sua interpretazione in Hammamet, ha proceduto con un appello al governo:
Vorrei che si insegnasse il cinema e il teatro nelle scuole italiane. Vorrei che ai nostri ragazzi, si insegnasse a tenere in mano una cinepresa, si insegnassero le tecniche teatrali, in questo momento che c’è bisogno di stare insieme… Dal cinema e dal teatro, si impara tanta vita. E per favore, non il pomeriggio, ma durante le lezioni. Non me ne vogliano gli altri ma il più bell’intervento, l’ha fatto una bambina ed è ai ragazzi che voglio dare l’assoluta fiducia.