Daria Bignardi come Kitty Walker di Brothers & Sisters?
Quante volte, innamorandoci di un personaggio di un telefilm, sogniamo che possa esistere nella vita reale? Io mi sono imbattuto in un simpatico dejavù assistendo alla splendida intervista rilasciata a Daria Bignardi da Walter Weltroni. Va detto che la prima puntata de Le Invasioni Barbariche non ha fatto il botto come nelle edizioni precedenti, ma
Quante volte, innamorandoci di un personaggio di un telefilm, sogniamo che possa esistere nella vita reale?
Io mi sono imbattuto in un simpatico dejavù assistendo alla splendida intervista rilasciata a Daria Bignardi da Walter Weltroni.
Va detto che la prima puntata de Le Invasioni Barbariche non ha fatto il botto come nelle edizioni precedenti, ma alla conduttrice va dato atto di non aver puntato su personaggi di grido come Simona Ventura o Luciana Littizzetto, privilegiando la riflessione sull’attualità, la cultura e il sociale, veri fiori all’occhiello della trasmissione.
Inizialmente ammetto di essere stato prevenuto di fronte a una chiacchierata presumibilmente ruffiana (vista la sempiterna devozione attestata da Daria all’auspicato leader del Partito Democratico).
E invece la conduttrice ha saputo destreggiarsi in una sapiente alternanza di complicità e contradditorio, reazione e rispetto dell’interlocutore, ponendo le domande giuste e intervenendo al momento opportuno senza strafare.
Sarà che alcuni suoi interventi erano diventati un po’ macchiettistici o talora forzatamente vincolati ai foglietti degli autori, il pregiudizio verso il suo stile, talvolta un po’ troppo sopra le righe, rischiave di inficiarne la credibilità.
E invece, nell’intervista a Veltroni, Daria ha dimostrato di sapere quando bisogna essere seri e sfoderare gli artigli, dando la prova di saperne di politica molto più che di tv.
Veltroni deve aver accettato l’invito per stima e inizialmente l’atmosfera seriamente benevola era dalla sua, ma quando la Bignardi lo ha incalzato per il suo tormentone ‘è importante’, come per la sua moderazione che sa di furbo o le sue velate frecciatine ironiche (contro Gad Lerner e la Prestigiacomo), allora si è compiuta una vera e propria imboscata che è nello stile autentico delle Invasioni.
E lì una riflessione mi è sorta spontanea: abbiamo un’altra donna in tv che sappia tirar fuori le palle nelle interviste di spessore come la Bignardi?
Laddove nell’informazione italiana non si è mai imposta una giornalista influente e temibile, Daria ha sopperito a quest’handicap con un talk tendenziosamente di costume, ma che in realtà penetra nel profondo dell’attualità.
Senza il fardello della deontologia professionale, la non-giornalista Daria può permettersi di essere ficcante come Kitty Walker, la protagonista di Brothers & Sisters interpretata da un’impeccabile Calista Flockhart.
Forse le due non avranno la stessa militanza politica, ma ad accomunarle nella mente contorta del sottoscritto è il coraggio nell’esprimere le proprie idee e la capacità di imporsi con schiettezza in un sistema mediatico sempre più mistificato.
Ora, proseguendo nella visione privata di un telefilm meravigliosamente attuale, posso dire tra me e me che anche noi abbiamo la nostra anchorwoman con gli attributi.