Home Notizie Danza con me: Bolle gioca al varieté ma l’incanto è (solo) nella danza

Danza con me: Bolle gioca al varieté ma l’incanto è (solo) nella danza

Roberto Bolle, Danza con me su Rai 1 il 1° gennaio 2020.

pubblicato 1 Gennaio 2020 aggiornato 9 Novembre 2020 14:41

Danza con me 2020 conferma la direzione presa già l’anno scorso: sempre più intrattenimento a far da contenitore ai momenti di danza che restano però l’unica vera attrazione, emozione, sostanza di uno show che guarda al varietà ma non ne ha l’anima. L’intenzione del direttore artistico Roberto Bolle appare evidente, ovvero quello di far esplodere il tema della danza, contaminandolo con personaggi e momenti ‘popolari’, chiamando in soccorso attori brillanti che costruiscano un racconto senza pesantezza. Seguendo quindi il pregiudizio della danza ‘respingente’, del pubblico poco interessato, nonostante sia il suo terzo Capodanno e nonostante quella chicca che fu La mia danza libera. La ricerca di un compromesso tra la prospettiva di chi fa tv e pensa che la danza sia pesante e la voglia di portare la danza a tutti propria di Bolle crea cortocircuiti: uno di questi è proprio la figura del narratore, scelto sempre tra volti leggeri e rassicuranti, qualcuno a cui affidarsi con fiducia, senza paura di addentrarsi in territori ostici.

E invece sono proprio gli attori chiamati ad affiancare Bolle i primi a far fatica ad entrare nel ruolo di narratori ‘leggeri’, anche perché devono riuscire a coordinarsi con il tono dello spettacolo, che resta quello del kolossal: lo tradisce anche una scenografia particolarmente ‘monumentale’ quest’anno, estremamente versatile e che vuole richiamare i toni essenziali dei varietà anni ’60. Personalmente mi è parsa artatamente semplice e sostanzialmente barocca, lontana da quella pulizia e leggerezza delle linee che apparteneva alla scuola di Falqui, che pure si evoca nel bel momento dedicato agli anni ’60 con Nina Zilli. Lì sì che la pulizia del bianco e nero ha esaltato la grandezza della scena, che anche altrove ha saputo adattarsi alle scelte visive del direttore artistico.

Ecco perché la sensazione è che Bolle stia ‘giocando al varieté’, per citare proprio Falqui, senza però avere gli strumenti per domarlo per tempi, scrittura, momenti di spettacolo. La freddezza è uno dei tratti distintivi del racconto – ed emerge in tutta la sua evidenza nell’ospitata di Benigni e Garrone (anche a causa di una regia che si concede dei piani di ascolto ‘ammazza-emozione’). Persino il tentato spogliarello di Benigni appare del tutto estraneo allo show.

Ecco, più che freddezza parlerei di una generale sensazione di ‘estraneità‘. L’estraneità di Bolle a certi linguaggi artistici viene fuori, inevitabilmente, là dove – invece – l’emozione invade la mastodontica scena e attraversa lo schermo quando balla. Tutta la sua potenza e versatilità artistica dirompono in ogni quadro di danza: interpretazione, partecipazione, precisione, meraviglia sono una sola cosa quando danza e non duetta con ospiti (eccezion fatta per il pezzo con Virginia Raffaele) o intervista qualcuno. Il clou è nella coreografia nella quale Bolle danza con Bolle: lì si fermano gli orologi e i respiri.

La tendenza, quindi, è quella già riscontrata lo scorso anno. Ma c’è qualche ‘correttivo’, come il taglio divulgativo sulla storia della danza affidato a Giampaolo Morelli, ahimé poco credibile nel ruolo (e a sua discolpa va detto che si sente la contraddizione di uno show che cerca la colloquialità, ma respira rigore). Un’introduzione interessante, che potrebbe essere perfezionata anche con l’aggiunta di una grafica che sintetizzi al telespettatore, dopo la presentazione, le coordinate del quadro (danzatore ospite, musiche, coreografia, coreografo). Ma ci si può arrivare. Inutile dire che la chiave divulgativa è al top con Alberto Angela che parla di Re Sole e dell’Entrechat Royal creato per lui da un coreografo italiano. Già sogno una prossima edizione con Bolle che balla e Angela che racconta: da una parte il gesto artistico per eccellenza, dall’altra una prosodia che è in sé un genere tv. Anelo.

Grande poesia poi nell’omaggio a Fellini con le musiche di Rota, il racconto di Stefano Bollani e le coreografie de La Strada. Menzione speciale per Luca & Paolo che fanno da contrappunto al racconto nelle vesti degli operai dell’iconica foto “Lunch atop a skyscraper”. Una scelta autoriale ricca di sottotesti, di evocazioni, di classe. Forse la migliore idea di tutto lo show.

Ecco, a rimettere in fila gli elementi migliori dello show viene da dire che quando ciascuno fa quello che sa fare meglio non ce n’è per nessuno: la danza per Bolle, la divulgazione per Angela, il racconto ironico al piano di Bollani, l’autorialità comica per Luca e Paolo. Direi che vale la pena ricordarlo per le prossime edizioni: e già pregusto un Capodanno 2021 con uno show meno kolossal, dalla durata ridotta (due ore sono perfette per una serata-evento come questa, se si vuole che resti una serata-evento e non uno show da sabato sera) con Bolle che danza e Alberto Angela che racconta: basterebbero loro due. Le Meraviglie della Danza.

La direzione artistica di Bolle si vede anche nella scelta dei contributi: tra il Discorso de Il Grande Dittatore affidato a Luca Zingaretti, il fil-rouge degli operai genovesi Luca e Paolo e la coreografia finale dedicata alla salvaguardia del pianeta, con il 2020 anno decisivo per un cambio di rotta. Uno show che al valore artistico ha voluto offrire anche una riflessione politica. Va bene tutto, ma per il prossimo anno mi auguro un racconto meno orientato al compromesso pseudo-pop e una spinta ancora più decisa verso la danza. Come fu La Mia Danza Libera…

Roberto Bolle – Danza con me, diretta

  • 21:35

    Inizia la diretta di Danza con me. Nell’anteprima, al ritmo di Cantaloop, vengono passati in rassegna tutti gli ospiti che vedremo questa sera.

  • 21:42

    Dopo una nuova pausa pubblicitaria, il programma ha inizio alle ore 21:37. Giampaolo Morelli ha il compito di presentare Roberto Bolle e le ragazze dell’Accademia della Scala. Morelli: “Ho una grandissima ansia, Robè!”. Anche quest’anno Bolle promette uno spettacolo accessibile ma Morelli non ci crede molto…

  • 21:45

    Morelli prende lo smartphone di Bolle per scoprire i suoi gusti musicali. Appena parte la musica, le ragazze ballano automaticamente. Le canzoni sono Jingle Bell Rock, Summertime di Charlie Parker ma c’è anche Marracash…

  • 21:48

    Marracash e Cosmo si esibiscono con la canzone Greta Thunberg insieme alle ragazze dell’Accademia della Scala. Esibizione chiusa da Roberto Bolle.

  • 21:52

    Entra in scena anche Geppi Cucciari: “Roberto, tu generi vibrazioni ovunque!”. Morelli e la Cucciari introducono il viaggio di questa sera. La prima esibizione di Roberto Bolle riguarda L’histoire de Manon. Cucciari: “Una storia d’amore tra un seminarista e una fanciulla… Ma siete sicuri? Sembra Pomeriggio 5!”.

  • 21:54

    Roberto Bolle si esibisce con Svetlana Zacharova.

  • 21.54

    Momento Geppi Cucciari, che commenta i cenoni e i pranzi di questi giorni e l’arrivo della tv del dolore post feste. Momento buono per presentare Bollani.

  • 21.56

    E’ il momento dell’esibizione Bollani – Bocelli – Bolle. Bocelli canta Con te partirò.

  • 21.58

    Difficile trovare un’inquadratura dell’esibizione che li contenga tutti. E devo dire che questa scenografia sui toni del bianco da una parte mi ricorda i grandi show anni ’60, dall’altra Spazio 1999. Non mi convince.

  • 22.01

    La Cucciari lamenta sempre le battute sul fisico delle donne. Lei però fa i complimenti al metabolismo della Manni: ironico e comprensibile, per carità, ma lì non è questione di metabolismo, ma di sacrifici, lavoro, sbarra, controllo. Il metabolismo non c’entra proprio nulla.

  • 22.06

    Sempre più intrattenimento, sempre più danza di contorno.

  • 22.07

    Luca e Paolo omaggiano una delle immagini più iconiche dello scorso secolo, Lunch atop a skyscraper, scattata nel 1932 a New York. Bello come omaggio.

  • 22.09

    Sinatra Suite, con Frank Sinatra e Nureyev fu uno degli eventi del 1983. Bolle danza su un medley di Sinatra. Ma ‘sta telecamera che gira sempre e queste riprese da lontano?

  • 22.17

    Ecco il momento di Alberto Angela che racconta il legami tra Luigi IV, la corte e la danza. Mamma e come cambia il tono in un nanosecondo. Ormai la sua voce e la sua prosodia è un genere tv.

  • 22.18

    Giacca, cravatta e pochette nel taschino. Che eleganza. Comunque ho deciso: questa scenografia penalizza e non esalta, come invece quelle degli anni scorsi. E il led non basta.

  • 22.20

    E così Alberto Angela racconta come è nato il nome Re Sole: una notte di danza ininterrotta a simboleggiare il re che scaccia la notte. E si parla dei coreografi che insegnarono passi nuovi al Re, che doveva sempre eccellere, come l’Entrechat Royal.

  • 22.22

    Ed ecco Roberto Bolle in versione Re Sole per una coreografia a lui dedicata. E la scenografia tra proiezioni, luci, ed effetti rende Bolle non più protagonista, ma ‘elemento’.

  • 22.24

    Sicuramente una soluzione scenica versatile, ma la trovo davvero too much. Nella versione bianca la trovo artefattamente semplice.

  • 22.26

    Pubblicità.

  • 22.31

    Roberto Bolle e Virginia Raffaele ballano la tradizione dei concerti di Capodanno. E niente, il nero è di una eleganza stratosferica in tv.

  • 22.32

    O meglio provano a ballare, ma l’orchestra non c’è. E inizia lo sketch. “Arpeggiami”…

  • 22.34

    “Sviolinami”…

  • 22.34

    Carina l’idea, ottima l’esecuzione. La Raffaele è sempre una spanna sopra.

  • 22.36

    E alla fine il valzer c’è…

  • 22.36

    E anche la marcia di Radetsky pre-variazione.

  • 22.37

    Continua il racconto di stampo divulgativo di Morelli. Ma lasciateci Angela… Intanto si racconta il passaggio da porteur a danzatore, grazie a Nureyev.

  • 22.39

    Roberto Bolle e Virna Toppi. Comunque una grafica con nome del brano, titolo della scenografia, ballerini in scena e coreografo potevano anche metterla.

  • 22.44

    Cucciari e l’intimo color carne. Ma anche lo spiegone sui ruoli invertiti in quella coreografia, con la donna cacciatrice e l’uomo preda.

  • 22.46

    Luca Zingaretti entra in teatro. E interpreta il discorso de Il Grande Dittatore, di Chaplin. “Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi….”. Perfetto per questo inizio anni ’20.

  • 22.50

    Pubblicità.

  • 22.58

    Omaggio alla tv anni ’60 con Nina Zilli e il Geghegeghegè. Ecco, molto più bello in bianco e nero ‘puro’ questa scenografia, con un omaggio vero al varietà della Rai monopolista.

  • 23.04

    Momento danza Cucciari – Bolle con Testa Spalla di Don Lurio, in versione ‘guai passati’: cervicale, gambe gonfie, colpo strega, cataratta. Vabbè. La prova danza coreografia però c’è tutta: una roba da esaurimento che solo Don Lurio poteva pensare.

  • 23.07

    Il tempo della fiaba con Bolle.

  • 23.08

    Prologo per l’arrivo di Benigni e Garrone.

  • 23.11

    “Con Roberto Bolle qui vicino faccio ingelosire tutti, uomini, donne… Posso abbracciarti?” dice Benigni.

  • 23.12

    Un momento ‘freddissimo’, con un montaggio freddissimo, applausi che sanno di fintissimo (ma non lo sono), con piani di ascolto su Garrone che straniscono.

  • 23.14

    Benigni si spoglia per mostrare gli addominali, prima di ballare con lui. “E’ come andare da Cracco e non fare una carbonara”.

  • 23.15

    Alla fine il ‘ballo con Bolle” è un sollevamento.

  • 23.16

    Io adoro Morelli, ma in versione divulgatore coreutico è complicato vederlo. Intanto ecco Bolle tornato al classico con Svetlana Zacharova con La Bayadère. ERA ORA.

  • 23.22

    L’idea migliore è questa di Luca e Paolo. Lo dico.

  • 23.23

    “Stai iniziando a familiarizzare con la danza?” chiede Bolle a Morelli. Beh, sarebbe anche vicina l’ora di chiusura.

  • 23.24

    “Impara a morire un po’ più cinematograficamente”: siparietto sulle ‘morti buone’ da imparare. Non era meglio Luca e Paolo?

  • 23.27

    Ma perché? Perché?

  • 23.30

    Roberto Bolle balla con Roberto Bolle. E qui si fermano gli orologi. Bella l’idea e la realizzazione. E mi ricorda uno dei momenti più belli della prima edizione.

  • 23.33

    Che bellezza! Per coreografia, musica, messa in scena. Ecco, questo è quello che vogliamo. La danza, nella sua essenza. Pubblicità.

  • 23.38

    Bolle ringrazia Morelli e Cucciari. Morelli doveva fare la parte di quello che pensa che la danza sia vecchia (ma gli hanno affidato la parte del divulgatore), Geppi doveva giocare con la danza.

  • 23.39

    Bollani al piano per festeggiare i 100 anni di Fellini, con le musiche de La Strada in sottofondo. Divenne un balletto.

  • 23.40

    Ed ecco un pezzettino de La Strada, con Bolle. Che musica stupenda, che meraviglia. E la poesia di Fellini c’è tutta in questo passo a due tra Gelsomina (Silvia Azzoni) e il Matto (Roberto Bolle).

  • 23.46

    Torna Bollani al piano: ecco, questa altalena tra Bollani, Fellini, Bolle e La Strada è una vera chicca.

  • 23.53

    “La danza è un fuoco” dice Bolle sulla trave degli operai. Un finale spento, senza excelsior finale. Si torna dopo la pubblicità per il best of.

  • 23.58

    No, non è il best-of, è un ‘bis’, un after show per usare una ‘convenzione’ ormai fiorelliana. Una coreografia sul tempo e sul clima.

  • 00.03

    Ancora Bocelli, al piano, che canta Il mare calmo della sera, a tema, mentre sullo schermo scorrono immagini di Bolle che danza.

  • 00.07

    Ed ecco anche Bolle sulla trave degli operai.

  • 00.08

    “Alla prossima”.
    Alla prossima, ovvero al 1° gennaio 2021.

Danza con me, Roberto Bolle inaugura il 2020 di Rai 1: anticipazioni e ospiti

Ospiti, show, effetti speciali e tanta classe: Roberto Bolle torna nel Capodanno di Rai 1 per il terzo anno consecutivo con Danza con me, in onda questa sera, mercoledì 1° gennaio 2020, alle 21.20.

Lo spettacolo, prodotto da Rai 1 in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl, vede come ogni anno un lungo processo di preparazione e una notevolissima lista di ospiti, pronti a mettersi a disposizione dell’étoile che a più di 40 anni resta uno dei cavalli di razza della danza internazionale.

Se da una parte Bolle sta studiando da uomo di tv (ricordiamo l’esperimento di Questa notte mi ha aperto gli occhi, su Sky Arte di qualche mese, sempre targato Ballandi), dall’altra la tv ne ha fatto un testimonial dell’arte in tv, un divulgatore di Tersicore che, a suo modo, segue le orme di Alberto Angela, tra gli ospiti di questa serata-evento su Rai 1. Un modo anche per lanciare la nuova stagione di Meraviglie, al via sabato 4 gennaio su Rai 1, ma anche per rendere piacevole il Capodanno ai tanti fans di Angela e del suo programma. E non dimentichiamo che Bolle non è solo l’anima dello show, ma ne è anche  ideatore e direttore artistico del format. Il trait d’union per tutto lo spettacolo e per i suoi ospiti è la danza, da sperimentare in prima persona, con effetti e soluzioni sempre diversi.

 

Roberto Bolle – Danza con me 2020, gli ospiti

Ad affiancare Bolle nella conduzione di Danza con Me 2020 ci sono Giampaolo Morelli e Geppi Cucciari, cui è demandato il compito di fare da ‘narratori’ e di tessere il filo del racconto tv, diviso tra contributi video e momenti di vario tipo. Prendono il posto di Pif, che l’anno scorso non è riuscito a compiere la missione come ci si aspettava.

Tra i momenti più attesi il trio Bolle – Bocelli – Bollani, con l’etoile che danza con Nicoletta Manni, Prima Ballerina della Scala di Milano, mentre Bocelli canta uno dei suoi successi accompagnato al piano da Bollani.

Tra gli ospiti Roberto Benigni e Matteo Garrone, freschi di Pinocchio, con Bolle che balla sulle note del Premio Oscar Dario Marianelli, autore della colonna sonora del film.

Ospiti anche Nina Zilli per un omaggio alla tv anni ’60, Marracash e Cosmo per un’incursione nelle forme più contemporanee della danza con  Bolle ei giovani ballerini dell’Accademia Teatro alla Scala. Torna Virginia Raffaele (sempre portatrice di talento e di una Carla Fracci da manuale), attesi anche Luca e Paolo, mentre per la prima volta si uniscono a Bolle anche il già citato Alberto Angela e Luca Zingaretti, quest’ultimo con un omaggio a Charlie Chaplin.

Roberto Bolle – Danza con me 2020, come seguirlo in tv e in live streaming

Roberto Bolle – Danza con me va in onda questa sera, mercoledì 1 gennaio, dalle 21.20 su Rai 1, Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su RaiPlay, dove poi sarà disponibile on demand.