Daniele Pecci spara a zero su Canale5: prima producono Crimini Bianchi, ma poi vogliono una serie più leggera
Daniele Pecci, attualmente in tv con Crimini Bianchi, ha rilasciato un’intervista molto interessante Vanity Fair. Se ne parla ormai da qualche giorno, ma non è tardi per estrapolarne alcune risposte particolarmente pesanti date dall’attore. Va precisato che Pecci al momento dell’intervista era fresco di “declassamento” dalla prima serata di Canale5 alla seconda di Italia1, non
Daniele Pecci, attualmente in tv con Crimini Bianchi, ha rilasciato un’intervista molto interessante Vanity Fair. Se ne parla ormai da qualche giorno, ma non è tardi per estrapolarne alcune risposte particolarmente pesanti date dall’attore. Va precisato che Pecci al momento dell’intervista era fresco di “declassamento” dalla prima serata di Canale5 alla seconda di Italia1, non certo un successo per la sua carriera dopo gli ottimi colpi messi a segno con Orgoglio e Il bello delle donne. Eppure il telefilm, come avevamo avuto modo di dire, non ci era affatto dispiaciuto. Una regia originale, una buona recitazione da parte di molti dei protagonisti e delle storie che non mancavano di pathos, ci avevano positivamente impressionato. Pecci non si aspettava il fallimento della serie tv:
Il pubblico ha inequivocabilmente rifiutato la serie, e mi è dispiaciuto. Le polemiche dei medici, prima e dopo la messa in onda, potevo anche capirle, ma gli attacchi dei politici dopo la prima puntata mi sono sembrati assurdi. La cosa più sconfortante, però, è stato l’ammutinamento della rete […] Canale 5 da una parte ha prodotto la serie, dall’altra voleva trasformarla in qualcosa di più leggero, meno duro e reale. Perché? Volevano forse negare che esiste la malasanità in Italia? Una fiction non può affrontare temi seri che sono sotto gli occhi di tutti? […] Noi non avevamo la presunzione di indicare soluzioni: il nostro scopo era denunciare dei casi limite come da sempre fanno il cinema, la musica e la letteratura. Se in questo paese, però, la fiction deve raccontare solo favolette, io non ci sto più. Meglio recitare negli adattamenti di storie fantastiche o di grandi romanzi
Gran parte della colpa ricadrebbe proprio su Canale5:
Canale 5 ci ha messo in palinsesto il mercoledì, contro le partite di Champions. La prima puntata era prevista il 17 settembre, poi spostata al 24 perché coincideva anche con il temibile debutto di “Carramba, che sorpresa!” su raiuno. Peccato, però, che il 24, oltre alla seconda puntata dello show della Carrà, ci fosse l’anticipo di campionato, e non la champions, cosa che ha coinvolto ancor più squadre italiane, quindi più appassionati. […] Gli spot promozionali della serie sono stati trasmessi a luglio e agosto, ma quasi mai a settembre. Così facendo si è ammazzato l’interesse. Chi si era incuriosito ha pensato di averla persa. Le polemiche che hanno preceduto la messa in onda, invece, pensavo fossero orchestrate da Pietro Valsecchi, il produttore. Che non è mai stato entusiasta del progetto.
Accuse pesanti alle quali la rete non pare aver ancora replicato. Il flop di Crimini Bianchi sarebbe quindi imputabile alla scarsa pubblicizzazione e alla messa in onda allo sbaraglio, specchio di uno scarso interesse proprio della rete nei confronti di un progetto troppo “pesante”. L’intervista prosegue con alcune domande personali all’attore, che in questa sede interessano meno (sottolineiamo comunque la dichiarazione riguardante il suo status di single, almeno per il momento), ma non manca un’ultima stoccata da parte dell’attore verso il piccolo schermo (e il suo pubblico?): pur credendo nei margini di miglioramento della tv, il suo livello qualitativo è ancora troppo basso e pertanto cercherà di dedicarsi il più possibile al cinema. Cosa che però fino ad ora gli è riuscita poco a causa dei grossi pregiudizi dei grandi registi verso i personaggi con una grossa gavetta televisiva alle spalle.