Daniel Dae Kim al Telefilm Festival, tra Hawaii Five-0 e Lost. “Il film? Sono rumors, ma ci sto”
Al Telefilm Festival Daniel Dae Kim parla di Hawaii Five-0 e di Lost (sul cui film dice “Ci sto”)
Si è parlato di “Hawaii Five-0” ma anche di “Lost” all’incontro del Telefilm Festival di ieri con Daniel Dae Kim, l’attore interprete di Jin prima e di Chin Ho Kelly ora. Organizzato da Axn (il canale 120 di Sky da gennaio manderà in onda “Hawaii Five-0” in alta definizione, ma anche numerose altre serie della Cbs, grazie ad un accordo raggiunto con il network), l’attore si è intrattenuto con la stampa raccontando alcune curiosità sulla sua professione e sulle serie ha cui ha lavorato e lavora.
Dae Kim vive da anni alle Hawaii (Oahu è l’isola su cui si gira “Hawaii Five-0” e dove è stato girato “Lost”), e si reputa fortunato per questo. Uno dei vantaggi di trovar lì e non ad Hollywood, secondo l’attore, sta nel fatto di lavorare senza la paura dei commenti della stampa che, sebbene arrivino con internet anche sulle isole, il loro impatto è inferiore rispetto a quando si lavora a Los Angeles:
“Quello che succede sulla terra ferma, quindi anche il successo della serie, noi lo sappiamo successivamente. E’ bello perché non ci dobbiamo preoccupare di quello che scrive la gente. La stessa cosa vale per Lost: non avevamo idea del suo successo, quando lo abbiamo capito ne avevamo girato metà (della prima stagione, ndr). Il fatto che la prima stagione di Hawaii Five-0 abbia avuto successo ci rassicura anche perché spesso non si sa se una serie tornerà con la seconda stagione, noi invece sapendolo possiamo lavorare più tranquilli.”
Girare in esterni, però, ha i suoi pericoli, e molte sono le occasioni in cui sia Dae Kim che gli altri membri del cast si sono feriti:
“Scott (Caan, interprete di Danno, ndr) si è ferito un ginocchio e si è lacerato un tendine durante le prime settimane di riprese. In Lost giravamo spesso in giungla e ci facevamo male. Io stesso mi sono graffiato e tagliato varie volte.Ma mi piace l’azione. Ho fatto molti sport da ragazzo, e l’azione mi aiuta anche quando recito, perché attiva tutto il mio corpo. In Hawaii Five-0 mi piace fare tutto, girare anche le scene pericolose, come il resto del cast.”
L’azione è importante in “Hawaii Five-0”, ma senza la storia, secondo l’attore, non ci sarebbe stato il successo della serie (la prima stagione è stata vista da quasi dodici milioni di telespettatori):
“La storia è la cosa più importante, se c’è l’azione ma non la storia diventa tutto più vuoto. Se dovessi fare una classifica metterei prima la storia, poi i personaggi poi l’azione. E’ come una zuppa dove ci devono essere molti ingredienti.”
Uno di questi ingredienti, dicevamo, sono i personaggi. La loro costruzione coinvolge autori ed attori:
“Un personaggio di una serie tv sia la combinazione di due fattori: da una parte quello che hanno scritto gli autori e dall’altra quello che mette l’attore. Sicuramente accade la stessa cosa in Italia: gli autori scrivono un personaggio, poi vedono l’attore recitare, e quindi combinano le due cose. In Hawaii Five-0 i registi ed i produttori hanno chiesto agli attori come avrebbero voluto che agissero i protagonisti.”
La serie a cui ora sta lavorando Dae Kim è il remake di uno show degli anni ’70. La preparazione per un attore che deve interpretare un ruolo già visto, oltre che totalmente diverso da quello che aveva fatto fino all’anno precedente, è stata particolare:
“Ho guardato gli episodi della serie originale per avere un punto di riferimento ed ho passato giorno e notte con la polizia di Honolulu, ho imparato a sparare con diverse armi, sono andato con i poliziotti durante le operazioni, ed ho visto come lavoravano tra di loro in ufficio.”
Sulla seconda stagione della serie, poche anticipazioni. Scopriremo qualcosa di più sui protagonisti, ma l’attesa è per Terry O’ Quinn, che comparirà come recurring tornando a recitare a fianco di Daniel Dae Kim:
“Sono entusiasta. Terry è davvero un bravo attore. So che gli piacciono le Hawaii, quindi il fatto che torni è positivo ed il fatto di poter di nuovo lavorare insieme è un regalo e molti fan di Lost saranno felici.”
Dae Kim è consapevole di dover la propria popolarità a “Lost”. Il caso ha voluto che per un certo periodo il “vecchio” lavoro e quello “nuovo” si soprapponessero:
“Quando ho girato il primo episodio di Hawaii Five-0 stavo girando la scena della morte di Jin. Un giorno piangevo, un altro ridevo… Mi sento fortunato ad avere avuto la possibilità di lavorare in queste serie. Dopo aver lavorato tanto su un personaggio per sei anni, è stato difficile interpretarne un altro, c’è voluto un momento di transizione.”
Inevitabile qualche domanda su “Lost” e sul suo finale. Secondo l’attore la scelta degli autori di non focalizzarsi su ogni domanda posta nel corso della serie, ma sulla sorte dei protagonisti è stata giusta:
“C’è stata molta polemica sul finale di Lost. Per me la cosa più importante sono i personaggi, non tanto le singole risposte. Per me è importante sapere che i personaggi hanno trovato il posto dove potersi riposare e stare insieme.”
Ed ancora:
“Molti hanno pensato che la storia fosse esplosa in mano agli autori. Ma in una serie come Lost, dove le domande si accumulavano una dopo l’altra, non so nemmeno se ci sarebbe potuta essere una risposta che avrebbe soddisfatto tutte queste domande. In una storia bisogna dare delle spiegazioni, ma non è detto che bisogna rispondere a tutte le domande o non dare nuovi dubbi. Pensate a I Soprano ed a come hanno deciso di concludere la serie, a qualcuno è piaciuto, ad altri non è piaciuto. Gli autori hanno concluso la storia come l’hanno cominciata, sapevano come si sarebbe svolto tutto.”
Ma col cast, in che rapporti è rimasto?
“Sono amico di alcuni attori del cast di Lost, li sento ancora e sono orgoglioso di dire che sono amici miei. Penso sia normale che dopo aver lavorato per sei anni con delle persone, si resti amici.”
Un gruppo di amici che, chissà, potrebbero trovarsi insieme ancora per un film su “Lost”. Un’ipotesi spesso smentita, e che Daniel Dae Kim ha commentato così suBonsai Tv:
“Circoleranno sempre delle voci su film di Lost. Ma fino a quando non l’avrò sentito dai produttori direttamente, solo allora ci penserò seriamente”.