Home Reality Show Dalla fiction al reality: The CW ordina The Hunt, ispirato a Hunger Games, History racconta i nuovi Hatfield and McCoy

Dalla fiction al reality: The CW ordina The Hunt, ispirato a Hunger Games, History racconta i nuovi Hatfield and McCoy

I network americani per creare i propri reality strizzano l’occhio alla cinematografia e alla serialità.

pubblicato 14 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:22

Le reti italiane quando hanno bisogno di format da lanciare pescano all’estero, prevalentemente dall’America. I network americani quando hanno bisogno di nuovi programmi spesso pescano dalle produzioni cinematografiche e televisive: The CW ha ordinato un reality game ispirato al film The Hunger Games (a sua volta trasposizione cinematografica del primo libro della trilogia di Suzanne Collins), mentre History ha deciso di sfruttare il successo della pluripremiata miniserie Hatfields & McCoys trasformandola in un reality.

The CW, che si è incaponita nel cercare ditrarre vantaggio dal successo al botteghino di The Hunger Games (se The Vampire Diaries ha funzionato grazie alla Twilight Saga, perché non riprovare?), dopo aver sviluppato, risviluppato e infine cassato The Selection, ha deciso di passare dalla fiction al reality ordinando The Hunt, un reality game ispirato al film, ma senza spargimenti di sangue, che si svolge nel corso di un mese e che mette di fronte dodici coppie provenienti da dodici contee differenti. Ogni team, oltre a dover sopravvivere in mezzo alla natura selvaggia, procacciandosi cibo e acqua, e trovandosi un rifugio dove potersi riparare dal freddo e dalle intemperie, dovrà tentare di catturare i membri delle squadre avversarie. L’ultima coppia rimasta in gioco vincerà il premio in denaro e tanta gloria.

History, invece, ha preferito giocare in casa e, dopo aver raccolto premi su premi per la miniserie Hatfields & McCoys, ha deciso di raccontare la storia dei due clan, un po’ alla Jersey Shore, seguendo le vite dei loro discendenti. Attenzione: i nuovi Hatfield e i nuovi McCoy, una sessantina, a differenza dei loro avi che hanno lasciato cadaveri un po’ ovunque (per la loro faida sono morte almeno una dozzina di persone), il 14 giugno 2003, durante il quarto Hatfield-McCoy Festival, hanno firmato una simbolica tregua per chiudere ogni ostilità. Sarà interessante scoprire quale taglio vorrà dare la produzione per raccontare delle famiglie che oggi non hanno più il potere (e la cattiveria) di una volta.

Le produzioni italiane a questo punto, per essere al passo coi tempi, potrebbero creare dei reality dedicati a qualche ex cinepanettone o seguire le avventure di una famiglia tipo Cesaroni. No?