X Factor 10, i Daiana Lou abbandonano prima del verdetto del televoto (video): “Questa centrifuga ci sta facendo male!”
Clamoroso epilogo nel decimo live del talent show di Sky Uno, il duo si autoesclude prima del verdetto finale.
“Questa centrifuga ci sta facendo male, non si può partire dal memorial di un ragazzo (l’omaggio a Cranio Randagio che ha aperto il decimo live, ndB) e passare alla pubblicità delle patatine, non ce la facciamo più”, hanno detto. Arisa ha commentato: “Vi stimo parecchio, quando si va in un contenitore televisivo è un casino”. Loro hanno aggiunto: “Non vogliamo sputare in questo piatto, per noi il successo non è la via della felicità, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto ed esserci esibiti davanti a Manuel (Agnelli, ndB) e Alvaro (Soler, ndB)”. Alessandro Cattelan li ha invitati a non abbandonare la gara ma ha chiesto anche lumi agli autori sul regolamento e poi preso atto della volontà del duo di lasciare il programma.
E così i Daiana Lou sono fuori a prescindere dal televoto. Cattelan: “Non è mai capitato prima”. Fedez: “E’ un momento che non avevamo mai vissuto, mi spiace, potevate fare prima questa scelta e far entrare altri in questo programma”. Agnelli: “Loro ci hanno messo il sangue qua dentro, evidentemente in corso d’opera hanno fatto una considerazione che non potevano fare prima di conoscere questo mondo”.
Per il pubblico il duo sarebbe rimasto in gara. E loro hanno detto in risposta a Fedez: “Lasciamo il posto a loro due”. Cioè a Fem e Loomy. Ma Fem è uscito per il televoto. Loomy è salvo.
E nell’eXtra Factor Fedez ha sottolineato che la ragazza del duo non l’ha salutata e che non si può mettere in discussione il lavoro della produzione del programma. I due sono tornati nel palco e lui ha detto: “X Factor non lo avevo mai visto, ho fatto questa scelta per disperazione”.
La scheda biografica dei Daiana Lou
CARTA D’IDENTITÀ
Nome del Gruppo: Daiana Lou
Anno in cui si è costituito il Gruppo: 2013
Residente a: Berlino
Segni particolari (anche ironici/divertenti):
IDENTIKIT MUSICALE
Come si è formato il vostro Gruppo? Ci siamo conosciuti ad una jam session il 17 aprile del 2013 e dal momento in cui la chitarra di Luca si è intrecciata con la mia voce non abbiamo mai smesso di suonare e di vivere la musica insieme.
Esperienze televisive prima di X Factor: Nessuna.
Esperienze musicali prima di X Factor: Abbiamo tantissima esperienza live che ci ha visti suonare nei contesti più disparati partendo da Frosinone, Roma per poi arrivare a Berlino.
Quali strumenti suonate? Luca: chitarra e batteria. Daiana: voce, chitarra, piano e percussioni.
Mito ispiratore: Per Daiana: Amy Winehouse. Per Luca: Jimi Hendrix
Il disco o la canzone che vi mette tutti d’accordo: Selah Sue– Selah Sue
Cavalli di battaglia (uno in italiano e uno in lingua straniera): Chandelier di Sia e I say I sto cca di Pino Daniele.
Il voto che vi date come Gruppo? Non ci pensiamo proprio a darci dei voti.
Un vostro personalissimo slogan: Che alla fine è il nostro scopo ogni volta che suoniamo: “Arrivare a sentire il respiro”. Cercare di cogliere i silenzi che certe volte sono più importanti delle note che si suonano.
CARTA D’IDENTITÀ
Nome: Daiana Mingarelli
Data e luogo di nascita: 26/04/1994, Colleferro
Anni: 22
Altezza: 160 cm
Peso: 45 kg
Occhi: Castani
Capelli: Rossi
Segni particolari (anche ironici/divertenti): Tette non rinvenute
Animali domestici: Un gatto che si chiama Amy
Segno zodiacale: Toro
CURIOSITÀ
Cosa fai nel tempo libero? Canto sempre ma quando non lavoro esco in bicicletta per le strade di Berlino. Mi piace tantissimo.
Segui la moda? Direi di no.
Come descriveresti il tuo look? A detta di altri il mio stile è un po’ etnico. Ma dipende davvero soltanto da come mi sta addosso qualcosa.
Cosa ti diverte? Enrico Brignano e il Karaoke di Mauer Park.
Qual è il tuo rapporto con il web? Saltuario. Quando ho tempo sto sui social o su siti di musica, ma quando non ho tempo non mi manca per niente. Uso molto YouTube per vedere i live dei miei musicisti preferiti e da qualche tempo anche Spotify.
Cosa non sopporti? L’arroganza e l’egocentrismo.
Sogni nel cassetto? Far sentire al mondo la mia musica!
Sei innamorato/a? Sì, tantissimo.
Il tuo colore preferito? Verde acqua.
Sei superstizioso/a? No.
Il tuo luogo preferito? La casa a San Procolo dei miei nonni. È disabitata ma io adoro tornarci.
Una frase, una canzone, un libro, un film che ti accompagna o che ti rappresenta: La frase che mi accompagna ogni giorno della mia vita è una frase di Amy Winehouse che racchiude un po’ ciò che sogno di fare con la musica: “Voglio che la gente ascoltando la mia voce dimentichi i propri problemi per 5 minuti”. La canzone che più si avvicina alla mia personalità è Mojo Pin di Jeff Buckley. Il libro che più mi ha sconvolta è L’ombra del vento di Zafon. E il mio film preferito è Pollo alle prugne.
Un tuo personalissimo slogan: “Niente è impossibile.” Banale ma l’ho sperimentato sulla mia pelle.
IDENTIKIT MUSICALE
A che età hai cominciato a cantare? Da quando mi ricordo.
Raccontaci brevemente le tue esperienze musicali prima di X Factor. Ho sempre cantato da quando ricordo e dall’età di 11 anni ho iniziato a cantare ai matrimoni con i miei fratelli Ivan e Flavio; ricordo benissimo all’esame orale di terza media che chiesi ai professori di poter finire un po’ prima perchè dovevo andare a suonare. All’età di 16 anni iniziai ad avvicinarmi al reggae e a comporre i primi brani. Trovai dei ragazzi con cui formai una band che si chiamava “Flea Market”: suonavamo soltanto pezzi originali scritti da me. Dopo qualche anno capii che avrei dovuto intraprendere seriamente la carriera di musicista così sentii l’esigenza di cercare qualcuno col quale coltivare questo sogno. Proprio quando smisi di cercare arrivò Luca. Iniziammo a esibirci con un repertorio acustico di soli brani scritti da me ma non eravamo pienamente soddisfatti così formammo una band con la quale suonavamo un repertorio rhythm and blues. Dopo un paio d’anni io e Luca decidemmo di cambiare formazione: Luca non era più solo alla chitarra ma anche alla parte ritmica suonata da cassa e charleston con i piedi. Questa decisione ci portò a suonare ogni settimana nella provincia di Frosinone e Roma. Dopo un anno decidemmo di intraprendere l’esperienza di busking che iniziò a Roma, poi a Berlino dove tuttora viviamo. Questo progetto che ci ha fatti crescere notevolmente e conoscere da tantissime realtà culturali importanti tedesche. Sono molto soddisfatta della nostra scelta perchè mi sento appagata e felice: senza questo stato d’animo non esisterebbe musica.
Suoni qualche strumento? Quale? Suono la chitarra, un po’ di piano e varie percussioni.
C’è qualcuno che non ha mai smesso di credere in te? Mio padre. Nonostante per quasi tutta la vita siamo stati distanti per motivi che ancora non ci spieghiamo, è la persona che ha sempre creduto che ce l’avrei fatta!
Un concerto per te memorabile: In realtà non è stato un vero e proprio concerto. Io e Luca avevamo finito di suonare ad Alexanderplatz e invece di tornare a casa abbiamo deciso di andare a bere un cocktail. Ci siamo seduti al tavolo fuori e Luca, che non riesce a stare troppo lontano dalla chitarra, iniziò a suonare una nostra canzone. Io iniziai a cantare e una ragazza tedesca che si trovava a passare lì per caso si è fermata e si è seduta per terra vicino a me appoggiandò la testa sulle mie gambe per tutta la durata della canzone. A fine canzone lei stava piangendo e mi ha abbracciata e ringraziata per poi svanire nel nulla. Quella sera ho capito, grazie a quella sconosciuta, che la musica è la forza più grande del mondo.
Cosa ti piacerebbe si dicesse di te come artista? Ciò che ha detto Manuel Agnellinella fase di Bootcamp ancora mi rimbomba nella testa: “Non ho fatto altro che ripetere ai concorrenti che erano inutili, a voi non mi sento di dire che siete solo utili, voi siete INDISPENSABILI per la scena musicale odierna. C’è assolutamente bisogno di un messaggio come il vostro”.
Cavalli di battaglia (uno in italiano e uno in lingua straniera). I say I sto ccà di Pino Daniele e Chandelier di Sia.
Canzone portata alle Audizioni: Chandelier di Sia
Il voto che ti dai come cantante: Non mi piace giudicarmi da sola.
Le cinque canzoni più importanti della tua vita:
Mojo pin – Jeff Buckley
Some unholy war – Amy Winehouse
Am I the one – Beth Hart
Your heart is as black as night – Beth Hart e Joe Bonamassa
Because – Beatles.
CARTA D’IDENTITÀ
Nome: Luca Pignalberi
Data e luogo di nascita: 29/07/1987, Anagni
Anni: 29
Altezza: 178 cm
Peso: 69 kg
Occhi: Azzurri
Capelli: Biondi
Segni particolari (anche ironici/divertenti):
Animali domestici: Cane Buddy
Segno zodiacale: Leone
CURIOSITÀ
Cosa fai nel tempo libero? Gioco a calcio a 5.
Segui la moda? Non seguo mode o tendenze del momento.
Come descriveresti il tuo look? Il mio look é abbastanza sobrio, non eccentrico.
Cosa ti diverte? Mi diverte passare del tempo con le persone considerate border line call società… Mi sento a mio agio con loro. Però anche Maurizio Crozza.
Qual è il tuo rapporto con il web? Cerco di non dipendere dai social network e di non utilizzarli in maniera esagerata; uso il web per informarmi.
Cosa non sopporti? Non sopporto la prepotenza, gli egoisti chi vogliono per forza trarre vantaggi dalle situazioni, chi non rispetta la collettività in tutte le sue forme.
Sogni nel cassetto? Lo indosso ogni giorno facendo il lavoro che ho sempre sognato.
Sei innamorato/a? Sì, sono innamorato.
Il tuo colore preferito? Azzurro.
Sei superstizioso/a? No… Assolutamente non superstizioso.
Il tuo luogo preferito? Il mio luogo preferito è la mia casa a Berlino.
Una frase, una canzone, un libro, un film che ti accompagna o che ti rappresenta: “L’intelligenza parla, la saggezza ascolta.”
Un tuo personalissimo slogan: Il mio slogan che condivido con alcuni amici é troppo volgare per essere scritto!
IDENTIKIT MUSICALE
A che età hai cominciato a cantare? Ho iniziato a suonare a 11/12 anni.
Raccontaci brevemente le tue esperienze musicali prima di X Factor. Ho iniziato a suonare nel coro della chiesa, poi ho trasferito tutta la spiritualità nella musica. Ho suonato in diverse band rithm’n’blues-soul, in trio cover di Hendrix, e negli ultimi anni ho intrapreso il percorso di busker suonando ovunque.
Suoni qualche strumento? Quale? Suono la chitarra e contemporaneamente la batteria con i piedi.
C’è qualcuno che non ha mai smesso di credere in te? Ho la fortuna che tutte le persone a me care mi hanno sempre supportato ed incoraggiato.
Un concerto per te memorabile: Quello di Ben Harper. Sotto un temporale estivo ha zittito la band e ha continuato a cantare urlando senza microfono a bordo palco facendo letteralmente piangere tutti noi nel pubblico.
Cosa ti piacerebbe si dicesse di te come artista? Il suo messaggio è semplicemente emozionante ed universale.
Cavalli di battaglia (uno in italiano e uno in lingua straniera). Seven nation army – White stripes e La Bambola – Clandestino medley.
Canzone portata alle Audizioni:Audizioni: Chandelier di Sia.
Il voto che ti dai come cantante: Non posso e non potrei mai darmi un voto.
Le cinque canzoni più importanti della tua vita:
Lover you should’ve come over – Jeff Buckley
No woman no cry – Bob Marley
Little wing – Jimi Hendrix
Get it while you can – Janis Joplin
I’d reather go blind nella versione di Beth Hart.