Da Vinci’s Demons, su Fox il giovane Leonardo Da Vinci diventa eroe in cerca del proprio passato e sognando il futuro
Su Fox (canale 111 di Sky) Da Vinci’s Demons, la serie tv che racconta la giovinezza di Leonardo Da Vinci, prendendo spunto dalle scarse informazioni su quegli anni e realizzando un historical drama a tinte mystery.
Più che i telespettatori degli altri Paesi, gli italiani dovranno fare uno sforzo nel vedere “Da Vinci’s Demons”, la serie tv in onda da questa sera alle 21:50 su Fox (canale 111 di Sky). Perchè il Leonardo Da Vinci rappresentato nel drama scritto da David S. Goyer (che in tv ha portato “FlashForward”, mentre al cinema è stato artefice della trilogia di “Batman-Il cavaliere oscuro”) non è propriamente quello che siamo abituati a conoscere e di cui abbiamo letto sui libri di scuola.
Il Leonardo di Goyer s’ispira, innanzitutto, agli anni della giovinezza del celebre inventore toscano, anni di cui si hanno effettivamente poche informazioni a riguardo: la possibilità di immaginare cosa possa aver vissuto il giovane Da Vinci in quegli anni permette a Goyer di realizzare un historical fantasy, che usa sì le nozioni base della storia del Rinascimento italiano, ma le riadatta ad un contesto più fantasioso, intrecciando la vita del protagonista a misteri e complotti.
Leonardo (a cui dà il volto Tom Riley) è un giovane appassionato delle sue idee, trascinatore, furbo e playboy. Il suo genio diventa l’arma con cui riesce a sedurre donne di rango superiore al suo ma anche a convincere uomini potenti delle sue capacità. Sfruttando quindi le vicende che portano l’avvicinarsi di uno scontro tra Milano e Firenze, Da Vinci si propone cone ingegnere militare, ottenendo così i finanziamenti necessari per sperimentare le sue idee.
Tra queste, una lo ossessiona: una macchina per permettere all’essere umano di volare. Sembra essere questo l’elemento dominante dei pensieri del protagonista, che arriva anche a mettere a rischio l’incolumità del giovane assistente Nico (Eros Vlahos), personaggio ispirato a Niccolò Macchiavelli, pur di trovare la formula che gli consentirà di entrare nella storia.
Ma seguendo la tagline che i produttore hanno dato allo show, ovvero “His story is a lie” (“La sua storia è una menzogna”, che viene anche proposta unendo le prime due parole in “History is a lie”), ecco arrivare la parte mistery del drama, quella che porta, come detto, noi italiani a dover mettere da parte le nostre nozioni ed a sognare un Leonardo più nelle vesti di un eroe prescelto piuttosto che in quello di un inventore geniale. Senza svelare troppo, il protagonista sarà coinvolto in un mistero che avrà a che fare con un antico ordine, trovandosi così a dover indagare sul suo passato ed in particolare su un episodio di cui ha rimosso ogni ricordo ma che lo ha segnato.
“Da Vinci’s Demons” non è una serie istruttiva, e per questo può permettersi determinate libertà: da qui le esperienze di Leonardo, comprese quelle amorose, che coinvolgeranno anche la bella Lucrezia Donati (Laura Haddock), vicina a Lorenzo De Medici (Elliot Cowan). Ma a colpire, così come evidenziato da Arianna, è l’aria da eroe che viene attribuita al protagonista.
Il Leonardo di “Da Vinci’s Demons” sembra combattuto tra una missione -quella di dimostrare il proprio talento a chiunque lo metta in discussione- ed un percorso interiore tipico di ogni eroe alle prese con i propri demoni. Il futuro che disegna e che immagina diventa così, per Leonardo, un modo per allontanarsi da quel lato oscuro che sembra richiamarlo a sè ogni qual volta che sembri abbassare le difese.
La serie tv, girata in Scozia (le computer grafica è presente e ben visibile nella ricostruzione di Firenze), lancia così un modo inedito di intendere il genio toscano senza cadere nel ridicolo ma reinventando il personaggio di Da Vinci, sfruttando la sua fama internazionale per attirare più pubblico possibile. Una missione che sembra riuscita: la prima puntata di “Da Vinci’s Demons”, su Starz, è stata vista da un milione di telespettatori nella premiere, che sono diventati 2,1 milioni nel primo weekend di programmazione, segnando il record di serie tv col miglior debutto per la rete, tanto da essere già stata rinnovata per una seconda stagione.