Da oggi, lunedì 12 ottobre, il Tg1 vara le nuove rubriche “Focus”
Il Tg1 prova a fare qualcosa a cui s’era disabituato negli ultimi minzolinianimesi: lavorare sui contenuti. Parte oggi, lunedì 12 ottobre, “Focus” che riunisce le nuove rubriche del notiziario “ammiraglio” della Rai riproposte in versione moderna e rinnovata. In tutto, le edizioni, sono quattordici, dai libri alla politica, dall’arte alla tecnologia, dallo spettacolo alla gastronomia.
Il Tg1 prova a fare qualcosa a cui s’era disabituato negli ultimi minzolinianimesi: lavorare sui contenuti. Parte oggi, lunedì 12 ottobre, “Focus” che riunisce le nuove rubriche del notiziario “ammiraglio” della Rai riproposte in versione moderna e rinnovata. In tutto, le edizioni, sono quattordici, dai libri alla politica, dall’arte alla tecnologia, dallo spettacolo alla gastronomia. La novità sta anche nella diffusione durante la giornata: si parte al mattino, nel Tg1 delle ore 8, con replica nell’edizione della notte. Si tratterà di: “Mostre & eventi” (lunedì, dedicata all’arte e condotta da Maria Rosaria Gianni), “Persone” (martedì, Angelo Angelastro), “Note” (mercoledì, sulla musica, Leonardo Metalli e Alberto Matano), “Atlante” (giovedì, sulla politica estera, Nicoletta Manzione), “Prime” (venerdì, su cinema e teatro, Gianni Maritati e Paolo Sommaruga). A queste si aggiungono “Storia” (Roberto Olla) e “Fa’ la cosa giusta” (Giovanna Rossiello), in onda dopo il Tg1 delle ore 9.
Quindi altre sette rubriche che chiuderanno il Tg1 delle ore 13,30: “Doctors” (lunedì, sulla medicina, Manuela Lucchini e Laura Cason), “Tendenze” (martedì, la società e i suoi cambiamenti, Carlotta Mannu e Roberta Badaloni), “Turbo” (mercoledì, le automobili, Francesca Grimaldi), “Techno” (giovedì, la tecnologia, Francesco Di Mario e Marina Nalesso), “Terra e sapori” (venerdì, la gastronomia, Anna Scafuri e Claudia Piga), “Doreciakgulp” (sabato con Vincenzo Mollica) e “Billy” (i libri, Marco Frittella e Alessandra Di Tommaso).
Le redazioni “interne” di tali rubriche possono essere concretamente la risposta a un’informazione sempre più legata e pilotata come quella italiana. La speranza è sempre l’ultima a morire.