Da oggi la Rai, su Rai Storia si festeggia il compleanno della Tv di Stato
Il 3 gennaio del 1954 sono iniziate ufficialmente le trasmissioni della Rai e Rai Storia celebra il compleanno con uno speciale in prime time.
La Rai ha appena compiuto 64 anni e Rai Storia li celebra riproponendo lo speciale “Da oggi la Rai”, con Massimo Bernardini, in onda mercoledì 4 gennaio alle 21.10 sul canale 54 del DTT.
Un appuntamento che torna in programmazione all’indomani dell’anniversario dell’inizio delle trasmissioni regolari della Tv di Stato (dopo essere stato trasmesso in occasione della giornata mondiale della tv, lo scorso 21 novembre) e che mira a ricostruire la fase sperimentale, quella che portò alla progressiva definizione del servizio pubblico. Dal 1949, con i primi test a Torino, al 1954 il documentario di Michele Astori, Alessandro Chiappetta e Enrico Salvatori, e diretto da Graziano Conversano, ripercorre le fasi iniziali di un viaggio che continua ancora, con nuove tecnologie e diversi contenuti. Le nuove tecnologie sono state usate anche per riversare alcuni materiali d’epoca, come i primi documentari che la Rai produsse per spiegare il funzionamento e il linguaggio della televisione, ora restaurati con procedimento di telecinema in HD.
Il doc recupera materiali di repertorio, filmati inediti e testimonianze dirette, come quelle dell’attore Giorgio Albertazzi, di Nicoletta Orsomando, dell’attrice Isa Barzizza, prima diva del cinema a prestarsi al nascente mezzo, e di Elda Lanza, la prima presentatrice della tv, oggi giallista di successo. Un documento che svela anche alcuni retroscena poco conosciuti, come l’esistenza del Gruppo Cisalpino, una cordata di industriali del nord che avevano intenzione di aprire una televisione in Lombardia e dar vita a un modello di TV commerciale ante litteram, mettendo così a rischio l’idea stessa del monopolio. A bloccare l’iniziativa ci pensò, tra il 1951 e 1953, il ministro delle Poste del VII Governo De Gasperi, Giuseppe Spataro, favorendo la RAI attraverso la missione di servizio pubblico che si fondava sull’idea che la tv dovesse unire linguisticamente e culturalmente il Paese. Per l’arrivo di tv private si dovette aspettare il 1979.
Un compleanno procrastinato, quindi, per la Rai. Ma c’è sempre tempo per fare gli auguri. Ce n’è sempre bisogno.