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Da noi … a ruota libera si salva per le storie, ma la scrittura è banalotta

Non convince la prima puntata del people show di Rai1, molto simile al suo predecessore La prima volta condotto da Cristina Parodi.

pubblicato 22 Settembre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:46

  • 17.30

    Una raggiante Francesca Fialdini lancia Da noi … a ruota libera subito dopo il Tg1 e le previsioni del tempo. La conduttrice agita le mani per giocare sul titolo del programma, che è francamente uno dei più brutti mai concepiti.

  • 17.36

    Dal Centro di Produzione Rai di Torino e sulle note di “Io ti aspetto” di Marco Mengoni, Francesca Fialdini debutta con Da noi … a ruota libera “per tornare a far girare la ruota dal verso giusto”. Ho già il mal di mare.

  • 17.37

    La Fialdini fa entrare in studio Teresa Bellanova, che ci tiene a farsi chiamare “ministra”, che è già stata ospitata la settimana scorsa da Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Solo che in quella occasione era ancora del Pd, adesso fa parte di Italia Viva.

  • 17.39

    Viene proposto un frammento del giuramento da ministra della Bellanova.

  • 17.40

    “Sbaglio o a un certo punto si è emozionata?”, chiede la Fialdini. Segue un’altra domanda molto prevedibile:”A cosa ha pensato in quel momento?”. Per fortuna la Bellanova porta profondità parlando delle compagne braccianti che hanno dato la vita per il lavoro.

  • 17.42

    La Bellanova racconta le sue giornate da giovanissima nei campi, nel Metapontino o nel Sud-Est barese.

  • 17.44

    La bracciante Antonietta Botta racconta le difficilissime condizioni alle quali viene sottoposta. La donna ha perso il lavoro dopo aver risposto all’insulto del titolare, ma ha necessità di tornare avendo 4 figli. Antonietta è stata chiamata “str*** di m***”. “La realtà dove lavoriamo è questa”, conclude la signora.

  • 17.46

    Al rientro in studio, la Bellanova commenta: “Il caporale è un criminale, il caporalato è mafia, hanno capito che lo strumento per ricattare è il mezzo di trasporto per i lavoratori. La politica ha il dovere di misurarsi con questa complessità, a partire da me, il Ministr… la Ministra dell’Agricoltura”.

  • 17.50

    Bellanova: “Ho avuto paura per la mia vita, ma ho saputo governarla. Magari mi chiudevo da qualche parte e piangevo”.

  • 17.53

    Fialdini: “Lei è stata attaccata per il titolo di studio che non ha. Cosa avrebbe voluto studiare?”. Bellanova: “Avrei voluto studiare qualcosa che mi avrebbe messo in relazione con gli altri”. In realtà la ministra ha la licenza media, che è un titolo di studio. Bastava parlare di diploma o laurea.

  • 17.54

    La Fialdini chiede alla Bellanova chi fosse quel ragazzo che l’ha accompagnata al giuramento. “E’ mio figlio”, risponde la ministra. “Complimenti”, replica la Fialdini. Lilli Gruber aveva detto qualche giorno alla politica: “Complimenti, è un bel ragazzo”.

  • 17.56

    La Fialdini approfondisce un aspetto poco noto della Bellanova: “Lei ha sposato un uomo del Marocco”. Bellanova: “E’ un grande amore”.

  • 17.58

    Bellanova: “Voglio far vivere l’agricoltura come settore del futuro e non più del passato, un settore di innovazione, cultura, dal quale trarre salute. Possiamo farlo se facciamo una battaglia chiamata tracciabilità, facciamo sapere al consumatore da dove viene quel prodotto. Se sta comprando un prodotto sottocosto, deve sapere che qualcuno potrebbe averci messo la vita”.

  • 17.59

    Fialdini: “Lei è ultimamente la donna del momento, ha ricevuto dei complimenti da una persona. Se volessi incontrare l’uomo del momento chi dovrei chiamare?”. Bellanova: “Lei parla di Renzi, io e lui credo che diremmo che gli uomini del momento sono quelli che lottano contro femminicidio, rispettano le donne, pensano che insieme alle donne possa costruirsi una società migliore”. L’ospitata finisce qui.

  • 18.03

    La Fialdini ospita Paola, che ha scoperto di non essere figlia unica. In realtà era stata adottata.

  • 18.06

    Entra in studio la sorella Veronica, che ha scoperto di avere da poco. La Fialdini nota delle somiglianze con il collo in quanto la foto precedente non mostrava il viso. La storia già di per sè non appassiona tantissimo, ma la Fialdini sa come affossarla.

  • 18.09

    Ecco tre fratelli su quattro.

  • 18.10

    Viene intervistata l’infermiera che ha accudito il fratello di Paola, Luca, che ha dovuto portarlo in istituto 37 anni fa. “E’ come se avessi lasciato mio figlio”, spiega la donna.

  • 18.12

    Veronica piange. Fialdini: “Cos’è che ti commuove?”. Veronica: “E’ pazzesco amare qualcuno senza ricevere nulla in cambio”.

  • 18.13

    La Fialdini ripete che Luca è stato portato dall’infermiera all’istituto. La donna ci ritorna con l’inviata. Musica di sottofondo scontatissima.

  • 18.14

    Fialdini: “Se qualcuno ha capito chi è Luca ce lo faccia sapere”. In realtà davamo per scontato che lo avessero trovato.

  • 18.17

    Tocca alla storia di Pino, meccanico di officina che … si presenta in studio da Beatrice. Fialdini: “Come devo chiamarla?”. Beatrice: “Beatrice? Vedi Pino per caso”. La sua storia di transgender era stata raccontata nel 2013 da Fuoristrada di Elisa Amoruso. Si tratta della regista di Chiara Ferragni Unposted.

  • 18.22

    Fialdini: “Corteggi le donne da Pino o Beatrice?”. Beatrice: “Entrambe, così prendono due piccioni con una fava”.

  • 18.24

    Fialdini ospita Cecchi Paone: “Tu sei stato uno dei primi a fare outing”, dice all’indirizzo del conduttore. Si dice coming out. L’outing è quando uno lo dice di un altro. Cecchi Paone nemmeno la corregge.

  • 18.27

    L’inviata cerca di carpire le reazioni del quartiere. Questa storia è veramente bella.

  • 18.28

    Cecchi Paone, scherzando sull’orientamento di Beatrice: “Non ti posso corteggiare in questa confusione generale”. Un conto è l’identità di genere, un altro l’orientamento sessuale. Da Cecchi Paone ci si aspettava maggiore chiarezza sull’argomento e non una battuta su una rete che non è molto abituata a raccontare queste storie.

  • 18.31

    Beatrice ha avuto una storia per 15 anni con una donna. Fialdini: “Possiamo chiamarlo amore?”. Beatrice: “No, me lo ha fatto scoprire una ragazza che non mi corrisponde, non è 14 anni là, 10 anni lì. Adesso so cosa sia l’amore, devo dirle grazie. Io non mollo, ma lei ha mollato”.

  • 18.33

    Pubblicità. Ospite molto interessante, capace anche di divertire con il suo colorito romanesco. Per ora la trasmissione raggiunge la sufficienza, ma si salva per due storie su tre. La struttura è alquanto deboluccia.

  • 18.40

    Ultime battute. La Fialdini invita Beatrice a fare un appello alla donna da lei amata: “Mi hai dato tanto”. La conduttrice dà appuntamento a domenica prossima.

Non convince Da noi … a ruota libera, il nuovo people show condotto da Francesca Fialdini che ha preso il posto de La prima volta di Cristina Parodi, al quale è praticamente identico. Se in quest’ultimo programma si raccontavano storie di vita con il pretesto della prima volta, nella trasmissione andata in onda si raccontano storie di vita comune “a ruota libera“, espressione ripetuta fino allo sfinimento dalla conduttrice con il rischio di provocare indigestione al telespettatore. Per fortuna che l’orario è più vicino alla cena.

Al di là del titolo, uno dei più brutti mai concepiti da un autore televisivo, la Fialdini si distingue per una conduzione troppo ingenua e prevedibile: chiede a Teresa Bellanova se fosse emozionata in occasione del suo giuramento, le chiede del figlio e le fa i complimenti come se l’ospitata della Ministra delle Politiche a Otto e Mezzo non fosse mai andata in onda, per poi dirle che non ha il titolo di studio (quando avrebbe dovuto dire “diploma”, visto che la Bellanova ha la licenza media, che fino a prova contraria è un titolo di studio). Si è fatto un gran parlare della bassa istruzione della ex sindacalista ora nel governo, ma la sua presenza in studio ha mostrato una formidabile oratoria (e anche una buona conoscenza del mezzo televisivo). Bene tuttavia che si sia toccato l’argomento del caporalato.

Da sbadigli la storia dei quattro fratelli, con l’abusata Gocce di memoria in sottofondo. Molto meglio il finale con la transgender Beatrice, meccanico che prima si faceva chiamare Pino. Il tema del transgenderismo è stato tutto sommato affrontato bene, nonostante la Fialdini abbia confuso coming out e outing, ma anche qui la differenza l’ha fatta l’ospite che ha appassionato e divertito il pubblico con il suo colorito romanesco. Non ha aggiunto nulla l’ingresso di Alessandro Cecchi Paone, che avrebbe potuto almeno spiegare la differenza tra identità di genere e orientamento sessuale (Beatrice ama infatti le donne).

Da noi … a ruota libera, anticipazioni puntata 22 settembre 2019

Dopo i bassi ascolti de La Prima Volta con Cristina Parodi, tocca a Francesca Fialdini presidiare lo slot successivo a Domenica In di Mara Venier: alle 17.35 – in contemporanea con il debutto di Domenica Live su Canale 5 – parte oggi su Rai1  Da noi … a ruota libera, people show realizzato in collaborazione con Endemol Shine Italy. TvBlog seguirà la prima puntata in diretta.

La trasmissione racconta storie di vita raccontate da gente comune o personaggi noti: ed è con persone di questa seconda categoria che prende il via il programma, ospitando il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova (Italia Viva), divenuta popolare dopo gli attacchi ricevuti sul suo outfit blu elettrico il giorno del suo giuramento nel governo Conte-bis.

 

Da noi … a ruota libera: dove seguirlo

Da noi … a ruota libera va in onda alle 17.35 su Rai1 ma è disponibile anche in livestreaming su Raiplay o sulla Guida Tv dello stesso sito.

 

Da noi … a ruota libera: Second Screen

Da noi … a ruota libera non dispone di canali social. In compenso si potranno utilizzare i profili Facebook, Twitter e Instagram di Rai1 per commentare il programma.