“A me i numeri non interessano, non sono mai interessati“. Oppure “Sono molto soddisfatto del prodotto“. Sono alcuni dei passaggi chiave dell’intervista rilasciata dal direttore di Rai1 Stefano Coletta al quotidiano La Stampa, il giorno dopo gli ascolti della prima puntata di Da Grande, il programma di e con Alessandro Cattelan, che domenica sera non è andato oltre il 12,7% di share (qui la recensione di TvBlog).
Per il direttore di Rai1 a pesare sul dato è stato “un evento imponderabile“, ossia “la finale degli Europei di pallavolo che su Rai3 ha fatto il 15,8% con 3 milioni 408mila spettatori“. Coletta è convinto che “Da grande avrebbe potuto fare tranquillamente il 16% in una serata normale” perché “Cattelan avrebbe potuto convogliare su Rai1 una quota di pubblico giovane e maschile, che invece si è trasferito fino al quinto set sulla nostra squadra di volley“.
Ed è proprio il 16% l’obiettivo di share per la puntata di domenica prossima (tra gli ospiti certi Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Stefano De Martino) , annunciato dal dirigente della tv pubblica, sicuro del fatto che quella di Cattelan sia stata una “prestazione nel segno di quell’innovazione a cui aspiriamo e che continueremo a perseguire“.
Quindi per il direttore Coletta Da Grande è un programma perfetto? No, “ci sono tante cose da aggiustare, tempi troppo lunghi di alcune parti da rivedere e trattamenti da mettere a punto“. “Ma – ribadisce Coletta – “la direzione è quella giusta“.
Cattelan sui social non commenta il risultato registrato dal suo programma, ma a Radio Deejay sceglie la via dell’ironia:
La pallavolo ci ha un po’ segato le gambe… Ecco, avessero fatto la finale sabato o lunedì sarebbe stato meglio…