Cuochi Senza Frontiere: basta Mengacci, più Coppa
Davide Mengacci, aggiorniamo il dato, adesso ha 60 anni e ancora non molla. Da cinque settimane è ancora suo il sabato mattina di Rete 4 con “Cuochi senza frontiere“, sfida di ricette internazionali tra cittadini italiani di origine straniera che ripropongono in chiave italiana (anzi, locale) i piatti tipici dei loro luoghi di origine.L’obiettivo di
Davide Mengacci, aggiorniamo il dato, adesso ha 60 anni e ancora non molla. Da cinque settimane è ancora suo il sabato mattina di Rete 4 con “Cuochi senza frontiere“, sfida di ricette internazionali tra cittadini italiani di origine straniera che ripropongono in chiave italiana (anzi, locale) i piatti tipici dei loro luoghi di origine.
L’obiettivo di promozione dei territori visitati dal programma viene soddisfatto per la parte alimentare dal veteroconduttore, mentre la parte culturale, paesaggistica e artistica è stata affidata ad una nostra giovane conoscenza, Michela Coppa, che in attesa di interpretare di nuovo (se le cose non cambieranno) la vicina di casa che tutti vorrebbero alla Corrida di Gerry Scotti, arrotonda il contratto con un germinale merito e bravura.
Se su Raiuno una quasi coetanea Caterina Balivo riesce ad ottenere il timone di un fondamentale (per la Lotteria, per la collocazione) programma di Raiuno quale “Festa Italiana“, perché rendere stagista alle fotocopie una ragazza che sarebbe già in grado di confrontarsi con la conduzione?
La tv è ancora una volta lo specchio della società italiana: gli anziani si incatenano ai cancelli e i giovani invecchiano aspettando un’occasione migliore (anche solo di crescita) che arriverà quando avranno perso ormai ogni speranza.