Crozza, la Grande bellezza della satira e del demolire Grillo via streaming (VIDEO). Peccato per la battuta infelice su Luxuria
Maurizio Crozza è stato irresistibile in Game of Streaming e nella parodia della Grande Bellezza, in Crozza nel Paese delle meraviglie del 7 marzo 2014
La Grande bellezza di Crozza sta, innanzitutto, nel vederlo su La7. Potete solo lontanamente immaginare la parodia del Trono di spade su RaiUno, per denunciare l’oscurantismo medievale del Movimento 5 stelle?
O la riproposizione della scena iniziale, supericonica, del film italiano che ha vinto l’Oscar, prima su)le note di Far l’amore e poi con un Formigoni al ralenti dopo Muovi la colita?
La satira di Crozza non è solo sul pezzo, ma è sempre più avanti di tutte, è a misura di nativi digitali, di padri e madri di famiglia pensanti, di persone non semplicemente colte o radical chic, ma intelligenti, dinamiche, attente alla doppia lettura.
La prima puntata del 2014 di Crozza nel Paese delle meraviglie è stata da antologia, per il solo fatto di coniugare un umorismo irresistibile con una fine denuncia della pochezza del nuovo che avanza in politica. Chi più troverà credibilità nei grillini, dopo essere morto dal ridere con il Mago Casaleggius o Di Battista il castigatore (sotto le lenzuola)? Chi darà fiducia allo stesso Renzi, tacciato da Crozza di aver cambiato tutto per poi rifare un governo con Alfano?
Ok, ora la stiamo buttando in politica. Ma la forza di Crozza sta nel rinfacciare al nostro Paese, con idee sempre innovative e geniali, la sua eterna sindrome gattopardesca. Peccato solo per una caduta di stile, quando ha detto che l’unica cosa giusta che ha fatto Putin è provare ad arrestare Luxuria. Il mattatore se l’è rimangiata subito, rendendosi conto che era fuori luogo, ma il sapore agrodolce di una battuta infelice è rimasto.
La Diretta della prima puntata del 2014 di Crozza nel Paese delle meraviglie
22.46 Ci mancava il collegamento con Napolitano. Chapeau.
22.38 Crozza consiglia, per farsi amico Putin, di mandargli le cassette di Colpo grosso. Una puntata da antologia, complimenti. E sfora anche. Dopo la pubblicità il complotto di Alan Friedman.
22.36 Il Senatore Razzi non è preoccupato per le notizie su Kiev (lo scambia con Chi) perché preferisce Novella 2000. Dice che tanto tutti parlano del Grande Fratello. Bellissimo il fuorionda finto, in cui Crozza minaccia la voce fuori campo.
22.27 Multa da record da 180 milioni a Roche e Novartis, segnala Crozza. Poi è la volta del senatore Antonio Razzi, un cavallo di battaglia. Ma Crozza rischia di perdere il baffetto.
22.19 Ralenti come nel film di Sorrentino. Geniale. “Ho seguito il cammino di San Francesco al contrario, dalla povertà alla ricchezza”.
22.19 Balliamo come se non ci fosse un domani. Partono i balli di gruppo. Non mi divertivo così, apprezzando una parodia in tv, da un secolo.
22.17 Panico, la festa è interrotta perché un’invitata ha trovato una ricevuta. Formigoni dice che non è possibile. AHAHAHAHH. Ah no, è un’ingiunzione di Richmond, che lo distoglie dal pavoneggiarsi con i suoi capi.
22.14 Ci mancava la ciliegina sulla torta. La grande bellezza che diventa La grande inutilità.
22.13 Come siamo passati da Manzoni a Formigoni? Uno famoso per i Promessi sposi, l’altro per le omesse spese.
22.10 E Crozza fa il verso al male del secolo peggiore dei senatori assenteisti: i senatori che pensano di essere a Nonsolomoda, come Formigoni:
“Mentre dava giudizi, riceveva giudizi sul versante penale. Ti danno associazione a delinquere e parli di fashion? C’è rischio che la prossima collezione la vedi nel 2030. Il tuo problema non è il fresco lana, ma il fresco fresco”.
22.07 Vediamo la top five degli assenteisti, in chiave Academy. Giulio Tremonti al quinto posto con il 79.25% di assenze. Al quarto posto Mariarosaria Rossi, al terzo Altero Matteoli, al secondo Niccolò Ghedini. The Winner is Denis Verdin, con il 99.95%. Per due votazioni si è rovinato l’en plein, dice Crozza.
22.02 Il Senato ci costa 520 milioni di euro all’anno:
“Manco la Nespresso fattura tanti caffè. Poi avete speso sette milioni in trasporti per andare a prendere caffè in Brasile. 4 milioni per noleggio di pc e stampanti. Per non parlare dei 7000 euro in posate. Ma non le lavate?”.
Si sprecano le battute sulla sua minacciata abolizione:
22.00 Crozza ritorna singhiozzando. Dice di essere tristissimo:
“Vedete questo Palazzo qui (Palazzo Madama ndr)? Guardate com’è grande. Sembra bello da fuori, ma dentro c’è tanto disagio. Attualmente ci abitano 320 persone, molti sono stati risucchiati nel vortice della criminalità. Entro pochi mesi questi disgraziati verranno sfrattati”.
21.53 Di Battista il castigatore è impegnato a trombare, più che a inciuciare, sulle note di Je t’aime moi non plus. Irresistibile.
21.53 Crimi viene boicottato, ha l’elmo al contrario.
21.50 A grande richiesta viene invocato il Mago Casaleggius. Il Movimento 5 Stelle è stato seppellito da Crozza per il suo oscurantismo.
21.46 Crozza contro i suoi adepti: “Noi non facciamo inciuci. E’ pericoloso parlare di vostra iniziativa”. Una rete vera e propria, fisica, censura i dissidenti.
21.44 Geniale, Grillo diventa Lord Blog munito di iPad.
21.42 Grillo è come un feudatario per Crozza, è proiettato nel Medioevo:
“Il Movimento Cinque stelle è come il Trono di Spade, un movimento fantasy. Lui è più game of streaming”.
E ora Crozza fa Grillo.
21.41 Rivediamo L’ex ministro Mauro che ha mandato a fanculo tutti alle otto del mattino ad Agorà. Crozza:
“Una volta c’era solo Grillo che mandava affanculo. Prima mandava solo gli altri, ora anche i suoi”.
21.38 Battuta di cattivo gusto di Crozza, che fa credere che l’unica cosa buona fatta da Putin sia stata arrestare Luxuria. Poi dice che con Berlusconi si faceva una ciulatina e c’era meno litigiosità.
21.36 Tensione in Crimea. Crozza fa notare che i media italiani le danno poco spazio, salvo il fatto che il gas è garantito solo fino all’estate, mentre si occupano delle liti tra Belen e Barbara D’Urso.
21.36 Poi ci sono quattro indagati su cinque in questo governo, ma sono del Pd. Un’inversione di tendenza, sottolinea Crozza.
21.34 Geniale la canzone Father and Son, perché Renzi e Berlusconi sono come padre e figlio.
21.32 Italicum, a marzo 2015 nei migliori seggi. La legge c’è ma non si può usare, come il divano a casa della nonna di Crozza. L’Italia è il solo Paese al mondo a fare il Divanicum. Berlusconi rinfaccia che “Renzi lo sta diludendo”.
21.31 Crozza ancora su Renzi, in ritardo sulla legge elettorale come una donna che ti fa aspettare. Poi sottolinea l’assurdità di dover reclamare ancora la parità tra uomini e donne in Parlamento.
21.29 Crozza si chiede dove sia il cambiamento, se di nuovo si è fatto un governo con Alfano. E’ il comico che parla o l’ideologo? Ha anche fatto una battuta sul fatto che, tra tutte le repliche in cui l’abbiamo rivisto, Ballarò e Sanremo, non si è sentita la sua mancanza in prima serata su La7. Vero.
21.27 Crozza: “Avete notato che ogni stagione di questo programma cambia il governo? Prima Berlusconi, poi Monti, poi Enrico Letta e quest’anno riparto con Renzi. Non è un caso, è un accordo contrattuale di ferro tra Napolitano e Urbano Cairo. Letta in edicola non vendeva una minchia.”.
21.25 Parte il nuovo inno Renzi ft. Farinetti, Fratelli di Eataly. Più Farinetti e meno inetti.
21.22 Il Renzi versione Crozza non sa come trovare i soldi per le riforme, saranno loro a trovare lui. Basta parlare di crisi, vuole si parli di crisalide da cui esca la farfalla. Ed è pazzo di selfie.
21.19 “Io non dirò chi mi ama mi segua, ma chi mi ama mi followi”.
21.17 Si comincia manco a dirlo con l’agiografia di Renzi a tutto schermo. “Forza Renzi che sei tutti noi”. Stile Jesus Christ Superstar.