Crozza non molla l’imitazione di Giambruno. Senaldi: “Ringrazio Maurizio, mi fa più bello di quello che sono”
Crozza non rinuncia all’imitazione di Giambruno nonostante il suo ritorno dietro le quinte. Senaldi elogia il comico per la parodia: “Gli sono riconoscente. Estremizza il tutto e dice assurdità che io non direi mai”
Andrea Giambruno non condurrà più Diario del Giorno. Ma nonostante il suo ritorno dietro le quinte, Maurizio Crozza non rinuncia alla parodia lanciata un mese fa. Nella puntata di venerdì di Fratelli di Crozza, il comico ha infatti immaginato un Giambruno costretto a stare nell’ombra a vantaggio di una collega che però viene puntualmente disturbata dal giornalista, alla continua ricerca di riflettori.
Come sempre, il finto Giambruno è stato affiancato dall’imitazione di Pietro Senaldi, chiamato a duettare come sempre con l’ex compagno di Giorgia Meloni. E proprio il condirettore di Libero, quello vero, ha commentato la gag, promuovendo la performance di Crozza.
“Io non ho mai detto nulla di ciò che mi attribuisce, ma lo devo ringraziare perché mi ha fatto più bello di quello che sono”, ha affermato a Un Giorno da Pecora. “Gli sono riconoscente. Secondo me ha colto un po’ lo spirito, ovviamente estremizza il tutto e dice assurdità che io non direi mai”.
In merito a Giambruno, Senaldi si è lanciato in una parziale assoluzione: “Con lui ho un rapporto professionale. L’ho messaggiato, immaginavo attraversasse un brutto momento e volevo dirgli che mi era umanamente dispiaciuto per quello che era successo. Poi l’ho incontrato per caso in aeroporto e l’ho salutato affettuosamente. Era abbattuto, ma vitale. Lo conosco e credo che le sue non fossero delle avances. Credo appartenga al suo modo di scherzare, ha voluto mettere in imbarazzo la stagista, ha questo fare un po’ guascone, ma non credo sia un molestatore seriale. Immagino che in questo momento voglia stare via dai riflettori e non è sbagliata come scelta”.
Non è mancato un parere sul comportamento adottato dalla premier: “C’è un punto di vista privato e non ci metto il naso. Penso lo abbia lasciato per dovere istituzionale, è molto presa e sente la responsabilità del suo ruolo. Penso non volesse un fronte aperto anche in casa; si è tagliata questo braccio e penso le sia costato molto, credo che l’abbia fatto più per rispetto al suo ruolo di premier che perché le cose in casa non funzionassero”.
Infine, ecco un appello a Crozza per le future imitazioni: “A lui dico che offro tanti spunti, anche da solo”.