Cristina Parodi ospite d’elite a Mattino Cinque (che avrebbe potuto condurre)
Il contenitore mattutino di Canale 5 arranca da settimane. Tolto il boom di Avetrana, che ha portato Panicucci e Del Debbio a cifre da record del 20-25%, l’ascolto di Mattino Cinque è tornato a navigare sul 14-15%, finendo per essere letteralmente doppiato dalla seconda parte di Uno Mattina e da Verdetto Finale, entrambi spesso sopra
Il contenitore mattutino di Canale 5 arranca da settimane. Tolto il boom di Avetrana, che ha portato Panicucci e Del Debbio a cifre da record del 20-25%, l’ascolto di Mattino Cinque è tornato a navigare sul 14-15%, finendo per essere letteralmente doppiato dalla seconda parte di Uno Mattina e da Verdetto Finale, entrambi spesso sopra al 30%. I contenuti sono talmente stantii e prefabbricati da non lasciare mai il segno e la conduzione di Federica Panicucci, che pure brilla per misura, manca di appeal e peso specifico.
Se in più aggiungiamo che la bionda conduttrice quest’anno è anche tra gli autori, evidentemente non sta portando una cifra (stilistica, oltre che numerica) che risulti interessante per il telespettatore. E tutto questo, nonostante il restyling adottato (studio più grande aperto al pubblico e blocchi tematici distinti per ogni giorno della settimana).
Non è un caso che Mattino Cinque non sia più andato al sabato come inizialmente previsto (che fine ha fatto invece la promessa ospite semi-fissa Platinette, sparita dopo la prima puntata?) Andrebbe ricordato, invece, che la d’Urso chiuse la sua stagione di Mattino Cinque 2008-2009 con una media del 23,8%, riuscendo a dare spesso filo da torcere alla concorrenza e a risollevare una fascia che prima era totalmente inesistente.
Numeri a parte, accade che nel salotto più alla buona della tv, quello che ormai accoglie gli ex gieffini snobbati da Pomeriggio e Domenica Cinque (che hanno virato verso il people show e l’infotainment riducendo il talk da reality) arrivi lei, l’ospite d’elite che non ti aspetti: Cristina Parodi. La giornalista più elegante della tv generalista, tornata da qualche anno alla conduzione serale del Tg5, è talmente superiore da risultare sprecata intorno a un tavolo con, tra gli altri, Beppe Braida e Alessandro Rostagno.
Le Breakfast news odierne trattano di casi attuali di maternità e la Parodi esprime il suo modesto parere, come sempre con garbo e classe da vendere. A quel punto ti chiedi come faccia la tv commerciale a “sottoutilizzare” uno dei suoi volti identitari più amati e credibili.
E’ grazie a Cristina che Verissimo ha portato a successo la formula del rotocalco leggero su Canale 5, applicandolo al concept di salotto posato eppure foriero di grandi ascolti. Ai tempi la Parodi riusciva a sguazzare ogni giorno nel caso Lecciso-Albano, o nel passato “esoterico” della Hunziker, senza mai una caduta di stile. Uno stile che, a quanto pare, è un marchio di fabbrica stampato nel Dna, visto l’analogo straripante successo capitato “per caso” alla sorella Benedetta.
Se il suo Cotto e mangiato è diventato un fenomeno di (buon) costume, è perché anche lei è riuscita a farsi amare dalla gente senza diventare ‘massaia’ a tutti i costi. La forza delle Parodi è di riuscire a essere nazionalpopolari pur con le buone maniere da signora bene, il che per una tv commerciale sempre più ‘cafonal’ è una manna dal cielo. Entrambe sono la dimostrazione vivente che non bisogna avere paura della parola ‘gossip’ e ‘popolare’ se sai esserne sempre “all’altezza”.
Per questo la Parodi a Mattino Cinque riesce a oscurare chiunque, a farsi rimpiangere per il suo savoir faire e a far sognare un suo ritorno alla conduzione, magari in coppia con la sorella. Certo, subentrare a Mattino Cinque alla d’Urso sarebbe stato un tantino umiliante per il suo curriculum .
Ma un suo approdo a Matrix, per svoltare l’approfondimento di seconda serata in gonnella, non sarebbe male. La Parodi è una grande risorsa artistica per Mediaset: peccato che abbiano solo saputo farle fare The Bachelor in prima serata (ma qui bisognerebbe sgridare Giorgio Gori, suo marito nonché produttore dell’uxoricidio).