Cristina Parodi Live: studio più caldo, restyling rosso e blu. Si parla di vagina prima che di primarie
Cristina Parodi Live: nuovo studio“Ogni tanto a noi donne piace cambiare”. Il motto della signora Gori è lo stesso di suo marito spin doctor: Adesso! Così il restyling previsto per Cristina Parodi Live da gennaio è stato anticipato a oggi. Il programma ha cambiato studio nel giro di un weekend (qui il precedente). Ai colori
Cristina Parodi Live: nuovo studio
“Ogni tanto a noi donne piace cambiare”. Il motto della signora Gori è lo stesso di suo marito spin doctor: Adesso! Così il restyling previsto per Cristina Parodi Live da gennaio è stato anticipato a oggi.
Il programma ha cambiato studio nel giro di un weekend (qui il precedente). Ai colori asettici del grigio, del verde e del bianco sono subentrati i toni più caldi e decisi del rosso (per l’infografica) e dl blu (per il tavolo al centro dello studio), con un risultato generale kitsch-chic. In più, uno skyline newyorkese circondato da nuvole – molto La7 and the city – fa da sfondo più avvolgente alla Parodi.
La stessa disposizione degli ospiti denota una maggior accoglienza. La conduttrice non è più distante anni luce dei suoi interlocutori, ma si mischia tra loro. In particolare, si siede al fianco di Alba Parietti dividendo con lei l’inquadratura, quasi a rafforzare una maggior contaminazione con la tv popolare.
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Cristina Parodi Live, il vecchio studio
Altra novità che ammicca al pop è il cambio di postazione del pubblico, che ora è dietro gli ospiti e riempie lo schermo, come nelle più scafate arene generaliste.
Quanto ai contenuti, in un giorno in cui chiunque avrebbe aperto con le primarie, la Parodi punta sulla più frivola guerra dei sessi. Il suo talk è su “quello che gli uomini non dicono”, a partire dall’uso della pillolina blu anche in giovane età. Poi si finisce a parlare di organo femminile e la sessuologa conia una definizione cult di vagina:
“La vagina è un canale virtuale che si adatta e si modella alle dimensioni di ciò che viene introdotto”.
Il tutto per introdurre l’intervista a un attore italiano, tanto bravo quanto fascinoso, Alessio Boni. La Parodi lo presenta dicendo che, con la sua giacca blu, è perfettamente in nuance con il suo nuovo studio, dimostrando di andarne davvero fiera.
Insomma, per ora Cristina Parodi Live sembra virare sulla copertina femminile, più che sull’attualità o sulla cronaca. Trasformandosi in un brillante talk sociologico a più voci, su modello di quelli de Le invasioni barbariche, tenta di offrire un racconto unico della realtà, che integra il punto di vista di John Peter Sloan e quello di Paolo Limiti.
Quest’ultimo si integra a sua volta nel parterre generale, condividendo i suoi aneddoti sulla procace Lollo con tutti, anziché limitarsi ai monologhi vis-à vis con Cristina. Chissà che la rinuncia ai compartimenti stagni a favore di una linea comune più identitaria non giovi al riscontro del programma.